giovedì 30 aprile 2009

Mamorie...


Memorie


…Custodite all’interno di questo sentire
Come sculture eteree
Contribuiscono con la loro forza
Ad affascinare
Come piccole divinità
*****
Come questi gialli bottoni

Genziana alata...


Mi chiedo se non è già poesia...

*****
Per gli occhi del mio amore

mercoledì 29 aprile 2009

Rubavamo la pace alla luna

Dove andranno a finire i miei sogni
Ora che te ne vai?
A volte
Invadono la mente
Anche dopo...
Conferendo importanza a questa mensa
Li ho invitati personalmente
Insieme
Invito colui che vuol fare ritorno
Nel silenzio di questa vastità...
A voce bassa
Formulerò dei codici
Per quelle risposte che avresti voluto significare
A domande inattese
Segreti condivisi
Inverosimili affinità
Ricordi?
Rubavamo la pace alla luna
Balsamo
Al nostro sentire
*****
Non punirmi per gli istanti devoti - restano tutti...

“…Cerco di raggiungere tenute di nuvole”



Ho concesso all’anima
Il diritto di piangerti
Quel tempo necessario
Per lasciarsi ancora sorprendere
Nuovamente…

Con occhi svegli
Su atmosfere irreali
Muovo questo incanto
Icona immobile

Ti rivivo ancora…

Proprio come quella sera
Senza ottenere di più…
Con fare sognante
Accendo un’altra sigaretta

Gesti pigri
Lenti…
Intuizioni…
Qualcosa nel futuro
Qualcosa di mio
Intrattenimenti
Si aggirano nell’aria…

“Sai - confido sempre nel Paradiso -
Ma non posso svelare il segreto d’una stella…
Non è dato a me - conoscere il suo futuro”

martedì 28 aprile 2009

La Città del Vulcano...

Un saluto per caso…
Un buongiorno buttato lì
Timidamente
Entrambi gelosi delle nostre solitudini
Anche lei - come me
Riservato
Introverso

Per improvvisare una qualsiasi discussione
Nemmeno sul tema appena trattato
"La Città del Vulcano"

Troppo solo nel suo sapere
Solo
Assegnato alla sua scienza
Sedotto
Soltanto dal quel belvedere
Timido cratere
La sua piccola creatura da studiare

Per me
Un pio raccoglimento
Dove l’anima si spiega - ascoltando
In comune
L’amato lago di Albano

Ho spiato la sua solitudine
Professore
Lo rifarei
Per nulla al mondo
Mi sarei voluta perdere quella devozione
Così silente
Nella mestizia eterea
Contrapponeva una forza sostenuta...
Nutrita
Emersa
Nell’interessante conferenza

Frugo ancora tra le sue carte
Cerco di cogliere il suo prezioso pronunciare
Mentre parlava
Ho ascoltato il sibilo del vento
Ho rivissuto l’antica magia

Tutta la delicatezza dell’anima
La forza della conoscenza
L’amore nel trasfonderla
L’umiltà nel protenderla
Sensazioni
Emozioni
Difficilmente
Mi capiterà di dimenticarla
Con umiltà
Sarò una
Tra le sue tante allieve





P.S.:
A lei mi accomuna il nome
e l’amore per la Natura.
Il mio grazie.



Non trascurerò la tua visione...

Proseguirò ancora per molto in questo riferire…
E molto ancora rappresenterò…
Non fosse altro
Racconterò di una vita
Di quell’atto di benevolenza
Di provvidenza
Spesa
A beneficio di molti

Non abuserò dei suoi sogni
Li rivivrò - attraverso i miei
Iniziando dall’infinito
Non chiedetemi in quale modo
O meglio – attraverso quali passi

E’ un percorso disabitato
Lui è qui
Il mio sguardo l’ha individuato
E’ l’occupante discreto in questa immensità
Nello straordinario silenzio
Si muove

Immagini
A poca distanza da me
Abitano i miei sogni
Regalandomi la vita
Amichevolmente
Teneramente

Viaggia nell’anima senza essere visto
Come un’ombra, lo vivo
Esiste
E sono nostalgia profonda – le sue attenzioni…
Di questo
Convincerò me stessa
Poi tu – lettore

Nasconderò le lontananze
Afferrandone i gemiti più sordi
Le annullerò
Con le numerose veglie del cuore
Di questo petto

Troppo spesso in collisione con l’anima
Sarò arrendevole
Di fronte all’ospitalità più sacra
La tua

*****
Tu - come un giorno d'estate...

domenica 26 aprile 2009

“Tale è il tuo verso a me - divin poeta"







Poi - calati in questa terra
Osserva le radici profonde di questo fiore
Non è mai nato
Né ha mai visto la luce del sole

Un po’ alla volta
Portati giù
Finché la terra
Scopra le sue radici
Sin dove i bulbi assimilano la forza

Ricordati di ammirare la sua piccola corolla
E’ solo accennata
E’ solo accennata
E’ un bocciolo rifiorente
Ammirane i piccoli e minuscoli petali
Il loro delinearsi nei tenui riflessi

Ricordane la forma
Le diverse colorazioni - secondo il suolo
Lui si adatta alle circostanze
E’ una sua peculiarità
Chiudersi e schiudersi a comando
Così - al soffio vitale della tua anima
Al tocco lieve delle tue mani

Piegati
Lo sentirai attraverso l’olfatto
Molto di più
Sulla tua stessa pelle
Non svanirà l’essenza
Portala con te

Ti sarà governo - Portala con te
Ti assomiglierà nello spirito
Portala con te
Come una percezione
Come un intendimento

Immaginala qui
Di fronte a te - come quella sera noi
Con quel sorbetto al limone
Che io non sapevo degustare
E’ così che voglio nascere un’altra volta
Un fiore solitario
Per catturare la tua attenzione


Un fiore - il più bello
Il meno visto
Il più rifiorente
Con radici profonde
Profonde da non temere nessuna siccità

Che non tema più l’arsura del giorno
Né ghiacci nell’oscurità
“Tale è il tuo verso a me - divin poeta"
Tale è il tuo verso a me


fm

venerdì 24 aprile 2009

Vola...



Vola l’immaginazione
Sorprendendomi ogni volta
Di come il richiamo - animi questa volontà…
Volentieri - avrei osservato con te
Gli alberi stormire nella sera
Di buon grado
Avrei ascoltato
Il sussurro delle moltitudini…
Alla sola luce della celeste sfera
Che riservata
Illumina il tuo viso nella notte

giovedì 23 aprile 2009

Omaggio al mio Poeta

"Occorre che il poeta,
il poeta dal seme fecondo,
somigli alle foreste,
verdi,
fresche,
rofonde,
piene di canti,
amate dal sole e dal vento,
incantevoli,
in cui d'un tratto s'incontra un leone."
Victor Hugo
*****
Tu - dormi e sogna...

Allo spleen della Rocca



 
E' un vagito odoroso di lui
L’illuminazione dell’anima
Nel linguaggio muto del cuore
Reso perfetto dal chiarore della luna
Stasera
Signora delle mie illusioni
 
 
 
Ami, le speranze che si schiudono sotto le stelle e si serrano all'alba.

mercoledì 22 aprile 2009

Earth Day '09

Confido in quel pensiero elevato
In questo viaggio
Non affretterò i miei passi
Non cercherò ricchezze
Il cuore
Di suo - è già grande
Non rimprovererò la povertà
Nell’infanzia si è resa ricca
Momenti straordinari
Coccolata dalle voci care
Mostravo la parte migliore
L'innocenza
*****
“Green Generation Campaign"

martedì 21 aprile 2009

Che senso ha...

 
 
Mio Caro Ami
 
Svellendo le sfumature più intime
Dei nostri sentimenti

Istituendo rapporti non fondati sul possesso
Ma sul rispetto - nonché
Sull’accoglienza reciproca
Scopriremo quella forza
Imparando l’amore

La felicità è solo una parte dell’amore
Egli - come tale – ha il suo fardello
Ciò nonostante
 - gli esseri umani hanno bisogno di dare
e ricevere affetto –

Vivendo continuamente disgiunti
Ma tu - non allontanarti troppo…
 
 
 

lunedì 20 aprile 2009

Tutto - per un sorriso che sfiori le nuvole...


Darei tutto quello che ho…
Forse è poco
Darei la mia stessa vita
Prendila…nel pacchetto
Ti donerei la primavera di aprile
Ruberei per te le fragranze di maggio
Affiderei nuovi nomi alle stelle
Invocherei sul tuo colle la rugiada
Portandoti primule
Viole
Regalandoti sassolini levigati dalle onde
Sabbia
Bianche conchiglie
Tutto questo
Per vederti sorridere
*****
"...l'amore che si dona, si restituisce", si riceve

domenica 19 aprile 2009

Pernotti nell'anima

Pernotti nell’anima
Quel desiderio errante
Quella voglia di crescere che hai
Mi scuote dentro
Ho voglia di piangere stasera
Fermare il corso degli eventi
Spiegare le ali per volare da te
Senza esitare
Diventare briosa
Mentre la sera volge al tramonto
Vegliare…
Pernotti nell’anima
Ed è più grande questa certezza
Quando ti eclissi dolcemente
Ho voglia di te stanotte
Ed è un groppo alla gola
Che m’impedisce
Di pronunciare parole
Non ho più date
Un solo nome mi esplode dentro
In queste membra intorpidite
Offro il mio bene
Ad un Dio straniero offro queste pene
Quale primizia per un peccatore
E’ dunque sopraggiunta la notte nella mia sera?
La speranza tarda…
Forse è soltanto un’ombra
Quel tuo sguardo sincero…
Eppure
Improbabile fingere
*****
...Un po' di luce alla penobra di tutte le infinite possibilità

sabato 18 aprile 2009

Auguri

Guardatevi Dentro
Confidatevi con il soffio vitale
Rimanete in ascolto
Di quella parte di voi più intima
La più estrema
La più confinata

Non ammutolite
Di fronte all’anima
Diffidate della noia
Uccide il pensiero più nobile

Infinite bontà
Vi ha riservato il Cielo
Celebrate l’incanto
Sempre
Nella Natura
Nell’Infinito
Spazio
Tra voi e l’etere

Superate ciò che vi si oppone
Mostratevi nell'estensione più equa
Siate misura di ciò che è giusto
Di ciò che è bene
Difendete l’idea
Rendetela originale
Inviolabile
E nessuno
Potrà spegnere
Il ricordo di oggi



Per Emanuela e Gianfranco
Sposi
Con tutto l'affetto e le felicitazioni che la circostanza impone

venerdì 17 aprile 2009

Così spendo il mio amore - senza pretese

Così spendo il mio Amore
Senza pretese
Mi affollo verso di te
Senza vincoli
Nei cortili della tua esistenza
Pittoreschi affreschi
Incessantemente sorpresa
Resto
Abito le tue ampie terrazze
Vivo i tuoi spazi
I tuoi monti
Gli alberi
I piccoli laghi
La splendida Cattedrale
D’istinto
Mi affaccio sul mare…
Tra lo stridere intenso dei gabbiani
Rivivo il passato
Dettagli
Di un popolo ormai andato….
Involucri calcarei d’ammonite
Qui trovano favore…
Frammenti
Tracce di un passato lontano
Immortalità
Nembi
Di un magnetico divagare
*****
"Lascerò il cuore in vista..."

giovedì 16 aprile 2009

Maria



Maria

E’ volata là…nel cielo più alto
Dove i cirri la trasportano veloci
È pressoché inutile - chiedere loro di riposare
La tengono stretta
La loro perla rara

Si accorda con l’aria
Maria
Lei stessa era assolta
Pensando al suo trascorso
A com’era
Mi sembra di vagheggiare…

Non è possibile che sia accaduto a lei
Qui si disperdono i giorni
A uno a uno
Mentre si conta la non presenza
Si dissolvono i dì

Esule
E’ tua figlia Raffaella
Per me
Un’amica attenta
Profonda

Franco è solitario
Utilizza il tuo amore
Per tacitare il suo cuore

Piange Gianluca
“Il tuo unico amore”
Mentre
Tra le luminose stelle
Cerca di avvistarti nell’infinito
Affidando
All’etere il tuo nome

Né si dà pace Andrea

Gli amici
Sono anch’essi disadattati
Tant’era la tua forza
Ricevuta in anticipo
Quasi a voler propendere
Per quella vivacità…
Troppo presto predata

Ti sia lieve il sonno
Maria
Il tuo ricordo
Qui
Vive

*****
Il tuo affetto agli amati pettirossi

Raggiungimi...

Raggiungimi
E’ un appello del cuore…
Raggiungimi
Spendi per me il tuo tempo migliore
Ti regalerò il mio mondo
-…E’ una sfera verde - semplice
A te chiederò di placare il mio pianto
Stringiti a me
Non resterai disoccupato
Ti sarò conforto nella disperazione
Osserva
Dietro tanti sorrisi
E ingannevoli menti aperte
Si celano molti sconforti
Ora raccontami: parlami di lei - della tua scienza
Di come ti ha conquistato l’anima
Di quelle miriadi di stelle
Per me solo trapunta
Parlami di quell’Inizio Cosmico
Di quella Valle silente e polverosa
E se è vero - che a lei - resterai fedele
Non pronuncio il suo nome: la sento rivale
Ma tu - sentiti a tuo agio con me
E soprattutto - non sentirti in colpa
Che colpa può avere chi ama?!
Anche la scienza ha il suo volere
E’ signora esigente – pretenzioso amore
Anch’io - come Shakespeare - ho due amori
Per favore…Andiamo
Lo sai bene tu - che come il Grande
Mi sarebbe di conforto il primo…
L’altro mio bene?
La tua anima...
Indivisibile alla mia
*****
La tua anima - indivisibile alla mia

martedì 14 aprile 2009

Ispezionando il tramonto...



E’ tardi…ma è ancora presto per la notte
Non rinnego questa mia vita
Perché dovrei?
Pur non risolvendo i problemi che
Probabilmente
Resteranno insoluti

Sono ancora ansiosa di conoscere
Gli ammassi celesti
Vorrei poter andare verso quelle infinità...
Vorrei non poter fare ritorno
Ispezionando
Con abilità e peso
Il tramonto

Valutare le probabilità di riuscita
Migliorare queste capacità…
Con impegno profuso
Sottendere a mete ambiziose

T’invito nel mio mondo
T’invito a diffidare dell’ozio
T’invito a prendere lezioni dal tempo

E' ancora tersa la sua aria
E’ ancora limpida l’acqua
E’ ancora generosa questa terra

E’ un amore smisurato - questo mio
Desidero che ti giri intorno
Per darti un senso…
Quale offerta gratuita del cuore
*****
"Diffida dell'Ozio"

lunedì 13 aprile 2009

Verso il Mare...

Ha guardato verso il mare
La distanza non ha lacerato l’incanto
A questa vita - è fatto divieto
Perdere di vista il tuo pensiero
Un po’ appartata
Con aria sospettosa
Nel silenzio – per non essere vista
Ha considerato ancora il cielo

L’osservazione è stata profonda
L’amico raggio era al tramonto
I suoi raggi
Filtravano attraverso un drappo grave
Dipingendo la superficie piatta e luccicante
Di un rosso dorato
Nessuno si è accorto di questo scrutare
Nessuno ha notato l’assenza
Nonostante il pallore del viso
Nonostante la tua presenza qui
Non smetterà mai - di cercarti nell’Immenso
Ritroverà
Quel tuo parlare sommesso
Attraverso i silenzi del cuore
Preziosi
Tesseranno ancora aliti
Intrattenendoli
Qui
Magia
*****
"...passerò a guado il dolore"

sabato 11 aprile 2009

Il giorno del dolore


Ho ascoltato
Il lamento della Terra
Lungo
Violento
Rimbombante
Sconvolta
Ho guardato la luna
Con piedi incerti
Circospetti per la paura
Ovunque silenzio - qui alla Rocca
Il gemito ha risvegliato il latrare dei cani
Lassù
Le luci erano distanti
E l’ispezione - restò insoluta
Ho pensato al mare
Alle sue paure
Spaventata per un altro Tsunami
Ho immaginato un’altra tragedia
Pochi secondi
E una città è abbattuta
Si avvicinano alle crepe - i tenuti in vita
Cercando con le sole mani
La vita che geme
In molti
Invitati ad uscire dalle loro case
Una catastrofe
Si è consumata una sciagura
La Terra
Reclama la vita
L’Abruzzo ne fa le spese
Lo speaker annuncia la tragedia
La più grande - in questo nuovo millennio
C’è bisogno urgente di soccorsi
Silenzii
Apprensioni
Arriva il terrore
L’andatura si fa più incerta…
Si cerca tra le macerie
Per molti - viene meno il respiro
Lì – qualcuno ha un nome
Qualcuno ha un nome
Il dolore dilaga
Si potenzia il sogno
In questa settimana di passione
Dolore
Solitudine
Appare subito evidente
Quanto remota è - l’illusione
Pur incoraggiando la speranza
Non è stata sufficientemente prodiga
Non ha tenuto in vita - la vita
Si contano le anime…
Forse duecento…poi si perde il conto
Ad oggi - duecentonovantatre
Ho le lacrime agli occhi
Per favore
Quel qualcuno
Smetta di aggiornare la lista
Un compito gravoso
Troppo
Ah, dolore
Torni regolarmente qui
In questo mio pensare…
Torni ancor più espansivo
In questo presente
Con quale coraggio
Dimmi
Con quale coraggio ti riproponi?
Affronterò
Con chi di dovere - l’argomento…
Non amo queste notizie
Io amo l'amore
La vita
Non dovrebbe andarsene
Con questa ferocia
La vita ama gli aspetti più comuni
Ama il colore
Ama andarsene
Trattenuta dagli affetti
Ho perso gli occhi
Nel guardare quei piccoli fiori
Non ancora sbocciati
E’ stato un pungiglione troppo duro
Per le loro piccole mani
Ancora spoglie del domani
Non oserò chiedere quale sofferenza
No
Chiederò se c’è un Autore
Che ha potenziato
Questa forza improvvisa
Non mi arrenderò
Invocherò la scienza

La scienza
Si fa presto ad avviarsi…
Qui
Rimane impresso l’ampio piazzale
Dove ognuno di Voi è stato mondato
Nel fuggevole saluto
Nessuno Vi ha chiesto perdono
Per la probabile distrazione…
Lo faccio Io
Nessuno
Potrà riscattare per Voi
Le giuste attese dell’Esistenza…
Nessuno
Potrà donarvi più il sogno
Né l’amore
Né la vita
Ed Io
Invano guarderò per Voi
Il primo fiore della primavera
*****
Vi sia lieve il riposo

In quale dove

Appartengono a me i miei pensieri
Anche quelli che un dì mi repressero
Dispongo di loro come dei commensali
Per questa mente silenziosa
Sei la mia Musa
V’è solo un pretesto
Tu per sempre
M’interrogo spesso su cosa stai facendo
In quale dove…
Presso chi ti trattieni
In questo nuovo silenzio
Non bado a reclami
Intorno a me non c’è nulla…
Nutro in te la fiducia
Che non ti lasci plasmare
A volte
L’amore - non distingue il fervore…
Voglio poter sperare nella tua posizione
“…Amante del giorno
Del sole che ascende
Sei l’amico con cui sono felice…”
Che crede nell’antico ideale
Sei la mia musa
Il mio fiocco di neve
La mia tenacia
La mia fatica
Non temo per me
Che mi spingo lontano
Verso i confini dell’infinito
Ho soltanto paura per te
Che generoso ti doni
Mentre inganni il tuo tempo
Prezioso ai miei occhi
In un sentimento fugace
Bevendo pozioni
In un angolo
Scomponendoti in lacrime amare
*****
Felice Pasqua Lettore - chiunque tu sia...

giovedì 9 aprile 2009

Niente di importante...solo piccole cose


Immersa nella malinconia
Respiro l’odore della pioggia
Riacquistando
La ragionevolezza
Con il cipiglio di chi ha sperimentato la gioia
Colpita
Mi vesto ancora di te
Incamminandomi
Lungo
I boulevard della sera
Tu
Accendi quella stella

mercoledì 8 aprile 2009

Un simbolo per Voi nella mestizia del mio dolore

“ …Quando ne avrete la forza, diteci, come state e cosa possiamo fare per Voi.
Per confortarvi ed esservi utili. Avrete la precedenza su tutti.
Preziosi e sofferti Amici.
Permettete a questa donna una preghiera… prima che venga il suo gelo.
Patteggerà per le reliquie
Finché pietose nevicate inducano a ritornare a Casa”. (ED)
*****
Il simbolo della Primavera - per non dimenticare le vittime dell'Abruzzo

martedì 7 aprile 2009

Memorie caritatevoli...



Sdraiata
All’ombra di una roccia ascolto il silenzio
Gli occhi muovono in diverse direzioni
Scorrono l’ambiente
In un assolo
Mi racconto alla bianca sfera

Che sospesa - nel vasto scenario - riposa
Respiro l’odore del fieno tagliato
E la polvere - depositata sopra le mie scarpe
Mi racconta il trascorso
Un dilettare oggi - disabitato

Un precedente che oggi denigro
Altro non è stato che un polveroso incanto
Uno sbaglio cromosomico
In questa riserva mentale

*****
Nell’immobilità assoluta
Talmente voluta che - avverto la tua presenza
Come un fiocco di neve
Contemplata nell’anima di un picco
Fredda e presente
Apparentemente priva di vita
Qui si racconta…

Egualmente viva - io
Simultanea – l’ascolto vicino
Affaccendata a vestirsi di te
Si denuda
Stretta alla nostalgia
Abbraccio la mia roccia

Eliminerò le memorie caritatevoli…
In collisione con l’io - tra realtà e sogno
Senza avvenire
Sarei voluta andar via…ma mi addormento un po’
Sonnecchio

A farmi indugiare
E’ l’ombra del tuo affetto
So che ci sei
Riconosco la tua anima – anche se circoscritta
Presente sempre
Nel suo valore più alto

*****
Un polveroso incanto - il passato



lunedì 6 aprile 2009

Dove il cuore non sa fare ritorno...



Vorrei poter viaggiare con te
Andare lontano…
Esplorare ciò che non conosco
Di questo mondo a me caro
L’Antartide

Ammirare insieme con te
I cirri più tersi
Le loro particolari trasparenze
Filamenti
Come veli per spose
I ghiacciai più grandi
L’azzurro più trasparente degli iceberg alla deriva
Assieme
Osservarne il silenzio
Interrotto soltanto dal rumore dei loro tuffi

Provare con te queste emozioni
Lunghe per la restante vita
Annotando nuvole rosa
Rincorrendo pinguini
Sul pack
Osservare foche
E ancora
Al limitar dei ghiacci
Scrutare Orche
Balene

Sempre noi
Tra le nevi più bianche
Ai miei occhi più pure dell' immenso Universo
Possibilmente
Noi
In quell’emozione
Lambire i cuccioli di foca
Così teneri
Nei loro occhi nocciola
Nella pelle soffice e candida

Per poi
Prendere in prestito la luna
Vestirla del nostro stesso osservare
Di questo stesso sentire
In quell’angolo di mondo
Dove l’emozione sa resistere a lungo
E il cuore non sa fare ritorno
*****
"Un'emozione lunga un viaggio"

venerdì 3 aprile 2009

"Tutti abbiamo momenti di polvere - poi le profondità..."

Seduta
Davanti al mio desiderio
Lo osservo con l’anima negli occhi
Mi siede di fronte
Protetto dalla parete
E’ lì…
Non ha scampo
Nessuna via di fuga
Ed è ancora la sua voce a cingermi

Lui
Parla di possibilità
Di piccole confidenze
Di probabili eventualità tra noi
Mi chiede
Che veste indossa l’incontro...

Che importanza ha
Che importanza può avere
Se il sibilo del vento più non gli racconta

Non ha notizia
Che non lo piegherò mai - al mio volere
Il patto è - che non chieda a me di metabolizzare
Infatti
E' quasi voler cercare vita nell’oceano
Non sono esperta di navigazione
E le onde - sono sacre al dio degli abissi
Invano
Chiederò perché m’è tutto vinto
Inutilmente

Timida verso questo tempo
Dacché l’essenza sua m’è ritrattata
Ne avverto il privilegio
Irrinunciabile
Per questa stessa vita
Non servirà il succedaneo stordimento
Né acquisti privi di reale necessità…
Un male esistenziale che non avallerà mai quest’amica

Nessun rifiuto per parte sua
Nessuna esitazione…
Pronta a donare tutto
Tutto è obbligato in questa nostalgia
Tutto
E qui ritorna come dono
Il sogno


giovedì 2 aprile 2009

Verso un Eden più vasto...

E’ sconvolto il Mondo
Difficilmente
Si abituerà al vuoto della non più presenza
In questa smarrita solitudine
Senza un guida
Il Mondo intero osserva verso l’Alto
Verso quei gradini d’alabastro
Dove le ali restano immutate
Dove l’odio non può entrare
Dove la stessa lode è sommessa
Dove non esiste conformismo
Né banalità alcuna
Dove gli stessi pensieri non sono
Non sono
E’ beatitudine nell’Eden di Dio
Molti soni i punti di contatto
Molti
Migliaia di pagine
Per ritrovarsi nello stesso amore
Non resterò miope
Santità
Ora che ho un soccorritore in più
(oltre al mio più umile genitore)
Ora che preziose al mondo
Sono divenute le Tue pietre miliari
E’ una catarsi
Prematuro è allontanare il pianto
Lo stesso dolore
Lo sguardo
Ancora ricade su questo mondo inquieto
Lo stesso che
Tu soccorritore presso Cristo Gesù
Hai amato
Guidato
E’ una piccola insignificante gratitudine
Questa mia
E’ tale
Per ignoranza ed incapacità espressiva
Piango il dolore
Nella mestizia di una stanza
Domani
Consegnerò il tuo messaggio all’anima
Padre
Domani
Gli abissi della solitudine saranno meno vasti
Non sono ultimate in questo canto le apparenze
Al Tuo pensiero
Santità
Tutto diventa Grande
Nell’ irreparabile commiato

mercoledì 1 aprile 2009

Buonanotte

Cercherò di dormire un po’
Non guardarmi
Vorrei riposare all’ombra del tuo pensiero
Considerato che
E’ difficile per questo cuore
Sostare nell’oscurità

Ha trascorso viali invalicabili
Sempre al vaglio di un tesoro
Filtrando ogni possibile viaggio
Rivelando la sua forza
Condividendo l’anima con l’Universo

Ti veniva incontro…

Mentre tu - probabilmente
Al riparo di un giudizio affrettato
Ti comportavi in maniera del tutto convenzionale
Orbo del torto

Ora

Non ricorda più dove ha incontrato l’amore
Anche se tutti i giorni - si spende un po’di più…

Raffinatezze
Senza conoscere proroghe
Anche a costo di suscitare scompigli

Per favore non dire...
Trattieni il riposo


Buonanotte Bene

Effimera Bellezza

Ho visto tessere un discorso
Sui fili tenui
Delicati della bellezza
Come parlarne?
L’addolorato
L’oppresso
L’appassionato
Si dimenavano
In ossequio alla loro ragione
Tutti
Riferivano
E' benevola
E' gentile
E’ possente
Impetuosa
E’ mansueta
E’ moderata
Tutti
Additavano è là…
Sulla soglia dell’alba
Altri dicevano
Si affaccerà sul davanzale del prossimo tramonto
Sorriderà
Per me danzerà coprendosi di foglie cadute
In questo sire autunno
Ma l’estasi si offese
Il cuore non fu più infiammato
Il dardo si ritirò beato
Gli angeli in cielo protestarono
Appassì la rosa nel giardino
Io
Spettatrice inerme
Osservai
La vita stessa è bellezza
I tuoi occhi Ami sono bellezza
I tuoi sogni sono bellezza
Il tuo cuore generoso è bellezza
Tutti
Vogliono calzare l’effimera bellezza
Tutti
Desiderano possedere e vestire i suoi panni
Mi chiedo
Chi indosserà gli abiti dello sgraziato?
In cuor mio ti svelo
Non c’è bellezza che tenga
Davanti al tuo sorriso
Così tenero e amico
Grazie