lunedì 30 novembre 2009

Vendo miei sogni



















Solerte
Discreta nel pensiero erro
Mentre la notte sconfinata appare
Busserò ancora alla tua porta Poeta
Sperando di non essere ignorata

Come soffio mi sento in questa sfera
Caduca foglia io nel sire autunno
Collassata stella
Desidero riposare con ragionevolezza
Nel mare butterò le pene
Muovendomi nella passione
Nell’afflizione amica

Fili di seta sostengono il mio cuore
Impastato nell’argilla
L’anima ho forgiato nella bianca creta
La stessa impalcatura
Assieme le fragili arterie nelle mani del mio ceramista

Ti ho udito sussurrare il suo nome
Ti ho udito pregare con voce mesta
Ti ho udito evocare l’amore
Ti ho udito piangere per lei
Mentre accondiscendente io
A casa ti aspettavo

Ora vendo i miei sogni
Quando manca il meglio
Il resto non ha senso
Ho pregato - anch’io ho chiesto agli dei
Dov’è la ragione?
Dov’è il mio cuore?
Dov’è la mia stessa vita?
Nessuno mai ha occupato così il mio spazio

Poi - piano ti ho chiesto dove sei?
Voglio soltanto te
Perché non mi hai lasciato
In quel mondo beato
Felice nell’oscurità assoluta

Ora vendo i miei sogni
In questa sottile sanzione



fm

giovedì 26 novembre 2009

Vado incontro alla Vita



















Vado incontro alla vita
Alle sue incognite
Con le stesse mani che hanno vezzeggiato la terra
Con gli stessi abiti della festa
Con la determinazione
Di chi l’ha sperimentata
Di chi si è posto in ascolto della stessa natura
Delle sue tante voci
Di chi ha guardato alle stelle

Passandoti l’accordo
Le stesse affinità
Le tolleranze
Sotto a un cielo ancora più stellato
Nella mano incorporea di Dio

Sciogliendo quel nastro annodato di neve
Accogliendolo qui
Vincolo - traboccante di sole


fm

Là - dove le note sono familiari al vento


















Ho indicato alla dimenticanza
Ogni eccedenza
Eccelle quest’attenzione
Nel segnalare i dettagli
Nonostante l’alto costo
Non impedirà la fuoriuscita

Conferendogli
Conoscenza
Stima
Odori
Nuove fragranze

Ombre cortesi
Nelle mute presenze
Sfide
Che si propongono al commiato
Senza volontà


fm

martedì 24 novembre 2009

Qualcosa rimane


























Ostinata
Voglio ancora perdermi in attimi di poesia
In ogni fiore ritrovo il tuo colore
Disconoscendo i ricordi
Disfacendoli
Quasi fossero immagini indistinte

Impossibili da contenere in questa vita
Meglio appoggiarsi alla Natura
Per crescere
Espandersi
Ravvisando in Lei alcune riflessioni
Necessarie e utili
In questa terra straniera

Dunque - dov’è la forma?
Dov’è il tuo bene?
Dormi al suo fianco
Come un corso d’acqua nel proprio letto
Debordi
Avvalendoti dei suoi fianchi
Argini al tuo sommergere
Nella città assopita
Tra mura antiche e conventi

Ora - ti nascondi arrossendo
Per ciò che ti sembrava amore
Mentre ritorni alla vita
Cogliendo le malinconie
Dell’anima la sofferenza

Somigliava all’amore quel trasporto del cuore
Si avvicinava
Dissacrante povertà

Nessun rimprovero per quel tuo credere
Nessun rimprovero
Per non aver esercitato il controllo
Lo sa bene chi sa inchiodare la banale carne

Sfruttato attrarre
Germoglio
Sulla scia del declino



fm

lunedì 23 novembre 2009

E’una stanza ampia - un soffitto alto























Disponi di un vasto scenario
Di un travestimento continuo
Mutevole ogni giorno
Tra una nuvola grigia e una soffice nebbia

Sono diversi i tuoi giorni
I miei li avvolgo tutti uguali
E’ un freddo silvestre
Quello che fa risplendere la luna questa sera
Sebbene l’aria congeli le mie mani
Lo ritengo piacevole

Lo respiro
Impregnato com’è di te del tuo profumo
Lontana dai ripari - Languo
Di fronte al muto e silenzioso immaginare




fm

giovedì 19 novembre 2009

Alla pupilla dei miei occhi




















Mio bene
Non dispenserò il mio cuore

Né puoi chiedermelo tu
D’ora in poi si accontenterà degli interminabili silenzi
Indovinerai il mio futuro?
Dimmi - Lo farai?
Ho avuto un curioso affetto
Anima mia - il tuo
Così come questo cuore presagiva


“Puoi lasciare quel tuo fiore quanto basta per guardare il mio?!”



Puoi?

mercoledì 18 novembre 2009

"Ho visto un'anima pascolare la valle"



















Insieme ammirammo la storica vallata
I tetti lontani
I fiumi
La restante Natura
Distesa ampia tra le Arenarie

Ogni luogo
Ogni momento
Sembrano esistere nuovamente…
Senza una minima confusione
Senza possibilità di errore

Un sole leggero incipriò il mio volto
Donandogli colore
Mentre tu – con naturalezza mi stringevi a te
Sfioravi il mio volto

Casualità…

Non scorderò più lo scintillio degli occhi
Né i gesti
Con ferma autorevolezza
Tu - determinavi il malinconico commiato

Il tutto nell’effluvio del biancospino
Destinato a vivere oltre questo tempo



fm

martedì 17 novembre 2009

A Fabrizio
























Fabrizio

Sei andato lontano
Così pensiamo noi che restiamo
Non ci hai avvisati del tuo andare
Dove sei risplende una luce in più
A noi non resta che la contemplazione
Di ciò che era la tua giovane vita
Privata ormai di quell’involucro
Per la tua mamma è una superficie arida, la terra
Così per la tua giovane moglie
Per me che ti ho conosciuto fanciullo
Accarezzo l’icona giocosa del ragazzo
Trattenendo per me il giovanile ricordo


fm

lunedì 16 novembre 2009

Ho saputo da te















Tu – così presente…
Inesplorati spazi mi offrono i tuoi occhi
Profondi e teneri
Con un degno scopo nella vita

Non ho potuto leggere nel tuo pensiero
Impotente
Prendo cognizione dai tuoi scritti
Incapace di assecondarli
In questa incompetenza

Passo la sera in compagnia di un’altra sofferenza
Intensa - di tutto rispetto
Non ho infondatezze con me
Avverto il tuo pensiero percorrersi
Interrompere le attese
Stupefatto osservarmi
Ho saputo da te

Mai offuscato vivi nei miei sogni
Prosperando in magnificenza
Conquisti ogni spazio
Fra favole e tenerezze




fm

sabato 14 novembre 2009

Un pensiero semplice...

























“Il sommo bene è immortale e non conosce fine, non dà sazietà né rimorso perché la mente retta non cambia, non prova odio per sé stessa, né modifica ciò che è stato ottimo” Così, mi avvalgo di Seneca…


fm

venerdì 13 novembre 2009

giovedì 12 novembre 2009

Io non ho...


















Io non ho quella facoltà
Di rendere credibile il tuo giorno
Non conosco la tua favola
Posso solo dirti – non disperare
Anche se l’idea ti affascina
Non darti tormento

Vorrei aggiungere che
Ognuno di noi vive la “sua prova”
E’ il tributo all’Immenso
Ancestrale retaggio al Dio degli spazi infiniti
All’alchimia dei sogni

Dove il risveglio può essere faticoso
Sensazioni strozzate sul nascere
Scene di particolare intensità
Da portare con noi - policrome bellezze
Affidate alle premure di un’anima
Nell’arco di un momento
Il tuo

Mentre osservi dell’altro
Con buone possibilità di farlo sopravvivere
Come affettuosa relazione
Vincolo
Annunciante un altro giorno ancora



fm

mercoledì 11 novembre 2009

In questo esistere





















Trattieni per te le tue emozioni
A motivo di me
Proteggi l’improbabile
Concentrati qui
Alita ancora la voce

Non assecondare il nemico
Né gli sguardi
Rivendica l’affetto
Allontana il tuo cuore da ogni possibilità
Distenditi isolato

Ti guiderà una luce
E’ la stella che orienta ognuno di noi
L’amato sole sorgerà anche su questa tenerezza
Su di un cuore vivo
Affaccendato solo su di te

Non ha mai rimproverato la musa
Considerando dono l’ispirazione
Pur disgiunta dalle nostre mani
In questa esistere separati






fm

martedì 10 novembre 2009

Sin dove giocano i pensieri

















Non perderò il mio sogno
Radicato com’è nello scrigno
Più volte attraversato dai ricordi
Testimone l’esile rete

Non ci riuscirà il tempo
Né l’età
Non la pioggia
Veglierò sul nido
Sin dove giocano i pensieri

Disposti come ospiti
Annessi alla ragione si avvicendano
Unendoti
- Esistono -
Nello spazio più riservato
Prudentemente
Ogni qual volta tu mi vieni a trovare

Nessuna esibizione
Alcuno spigolo è celato
Mentre il cuore si espande
Sai
"Ci sono persone che sfiorano
questa vita gradevolmente”



Come foglie soffici






















Questi pensieri bussano a te
Desiderano fare la tua conoscenza
Nonostante ti accertino qui
Nel confuso cogliere

Attimi di attesa
Lunga e Sofferta
Di fronte ad un pubblico distratto

Prima di te
Avevo a cuore l’Infinito
Ora
Avverto l’esigenza di nascondere quelle ricchezze

La tua anima è distante
Ed io ho ravvisato quella fuga…

Interrompo i silenzi
Abituata a quella Sorte miope
Impegno queste parole immediatamente
Condividendone con te il peso
E quanto ho di più caro

Dimmi che non sei addormentato




Asia

A te che mi sei caro


















Per te
Andrò alle radici di tutte le cose
Camminerò alla ricerca di quel mondo sublime
Dove gioia e dolore entrambi nutrono il cuore
Dove i chiari scuri vivono inseparabili
Dove il pianto e il sorriso trovano origine

Per te
Estrarrò ancora dalla Natura l’incanto
Nell’ascoltare il mare
Tacerò
Di fronte a quel ritmo fluttuante

Rimuoverò con cura gli ostacoli
Rimuoverò i sassi
Sarò torrente fragoroso
Trascinerò via le pietre grosse
Libererò il tuo cuore dalla schiavitù che ti possiede

Sarò forza persuasiva
Inebriante
Trainante
Diverrò ogni cosa per qualsiasi persona
Sarò un viaggio sempre nelle strade dell’anima

Per te
Osserverò il Cielo non ancora mutato nella sera
Cercherò di farti raggiungere da nuovi palpiti
Nel linguaggio più semplice
Che della selva spoglia è ritmo silente



fm

sabato 7 novembre 2009

Buonanotte Voce



















Innumerevoli commensali


Al di là di questa distanza
Nell’etere
Si mescolano i rumori
Effluvi

Silenziosamente
Convoco le mie energie
Desiderosa
Di risvegliare in me ciò che è assopito

Cercando nella penombra
La tenerezza
Sottile spiraglio
In questa vita severa

Buonanotte voce

fm

venerdì 6 novembre 2009

Uno scorcio di Autunno

Ancora un' Ape...

“ Non i sogni - ma le stelle - governano la vita”
























Penso a te
Penso all’affetto che ho per la tua persona
Per la tua anima
Allo sconfinato sentire

I fiori rallegrano la primavera
La mia stessa vita
Che si decora di petali e stami
Mai nessuno più caro al mio cuore
Che - inesplorato ti vive

Non dirmi che è sbagliato
Non ha fatto nulla di eccezionale
Ha seguito solo la mia anima
Che di te ha assunto le fattezze
Non ha altro
Solo la tua tenera icona

Spiace contrariarti
Se quest’affetto è superbo ai tuoi occhi
Insegnami un’altra verità
Educami
In questo particolare momento della vita
Contro questa invasione indebita
Guidami

In queste peculiarità
Afferrami per mano
Altrimenti - affidami al tempo
Incerto e aspro
Dove l’onestà lotta con il sopruso

E le stesse rivendicazioni
Per me religiosità profonde
Radicano
Nell’attuale indifferenza
Male - ancora più profondo

Il mio prato ne soffrirà
Così anche l’azzurro
Dando di sé un’immagine indistinta

E’ solo un cuore
Precipitato sotto i tuoi piedi
Sorvegliante ancora delle tue vicende



fm

giovedì 5 novembre 2009

La magia dei colori

Riparo ombreggiato

La Vostra cecità ottusa ha favorito quest’anima
Abitante silente dei boschi
Che riposo ha trovato
Tra le remote arenarie

Non ha cucine - né dispense
Per cibo soltanto petali e bacche
Tra i cespugli percorre la strada

Rifiuta le teiere e gli argenti
Le sottili porcellane
I suoi scaffali più amati
Sono tra le bianche rocce

Un dì sfuggirà alle mani della vita
Riposerà un dì …
Dormirà serena

Sarà un’Ape a tenerle compagnia - un’Ape
Un’Ape ancora ronzerà sul tenero fogliame
Fra i fili d’erba
E la restante bucolica vita

Un’Ape si chiederà cos’altro c’è oltre la Vita
Per certo ricorderà per te questa espressione mite
Pensierosa
Lo sguardo umile e le attese

Dove sarà, regnerà la pace
Le farà da coltre la profumata fioritura
Sarà riparo ombreggiato al suo cuore malato
Accarezzato dal vento
Auspicando per sé quella carezza amica



fm

*****





















Molte le stelle disseminate nell’infinito
Nessun nome importante qui
Intense le immagini  - tra un'ape e un fiore
Tu - l’essenza

 

Natura

mercoledì 4 novembre 2009

Nella gola del fiume

Ho ammirato con te quelle tue Valli
Il territorio boscoso nella zona bassa de fiume
Pianeggiante a tratti nella media collina
Mentre a Oriente
I Monti salutavano l’ultimo raggio

Tenero persiste in me il ricordo
Il caro saluto
E’ uno spaccato di vita - mi ripetevi
Agricoltura ovunque
Zolle di terreno scuro - altre - lasciate incolte


Evidente la pastorizia
Stradine campestri costeggiano alture e fossi

Mi parlavi di Carpini - d’Aceri bianchi e Lecci
Di fiumi di ghiaia - di mare prosciugato - di Arenarie
Nella gola del fiume
Rumoroso silenzio
Come un vulcano prende vita in questa essenza

Esiste una strada che non ho percorso?
Ascolto il peso delle ore
Mentre dipano questo tempo
Affiorano qui – crinali - pendii - fossi
Onice – fossili e rocce

Tratteggianti per me sotto i tuoi piedi
Li ammirerò con gli occhi dell’amore
Sai - è ospite amato in questa vita
Non li trascurerà - ne sono certa
Né consentirà oltre al solitario errare
Nella gola del fiume


fm

martedì 3 novembre 2009

Sorprendimi…






Raccontami dunque di quel fascino
Raccontami di quelle tue facoltà
Raccontami le tue ultime follie
Di tutto ciò che era inutile ”Dicevi”
Di tutto ciò che ti è stato utile poi

Sorprendimi
Con delle figure fittizie
Frutto delle immaginarie scene variopinte
Colori
Vagheggiati nel sogno di un poeta

Raccontami di quelle risoluzioni
Che – inavvertitamente colmavano i tuoi vuoti
Raccontami
Guida questa cecità oltre ogni limite

Raccontami della tua vita
Della tua scienza
Dei dolori vissuti
Delle gioie trattenute
A me puoi…

Mi è difficile riconoscere un agguato
Troppe volte ho confuso questa vita
Appellandomi all’istinto

Quale ultimo scambio
Nell’ambiente adiacente
Incapace - a volte -
Di comprendere
“L’alba e il meriggio in uno”
Tu - sorprendimi




fm

Debolezze inesplicabili






Dentro di me il tepore della speranza
La tua ombra - ancora calda sopra la mia pelle
Soffi malinconici come di vento
Annunciante l’autunno

Echi nell’anima
Incomprensibili smanie
Lungo il versante del guado
Assordanti nel loro mormorio

In disparte
Nel silenzio povero di parole
Il mio cuore piange
Debolezze inesplicabili
Estese con generoso slancio

Costeggiando della collina i fianchi
Avvolta in un velo sottile
Stranamente insofferente
Eccentricamente silenziosa
Respiro piano

La stessa aria che a te opprimeva




fm

lunedì 2 novembre 2009

Avverto l'eco distinguersi...




Avverto l'eco distinguersi
Non ho cambiato la serratura
E se ben ricordo
Ti ho donato le chiavi qualche tempo fa

Ho imparato a parlare con i fiori
A immaginare la tua presenza qui
Comunicando con la tua stessa ombra

Quando vuoi - puoi approdare
Avverto già l’eco distinguersi
Come se volesse indicarmi il punto
Noto soltanto al destino

Se credi puoi rimanere
Non chiedermi la disponibilità
Sarebbe una gioia leggendaria
Variazioni...

E’il mese delle autorizzazioni


fm

Un saluto al Cielo



"Io ho bisogno di Poesia" (A. Merini)



Nessun accenno
Né accento apparenti incoraggiano questo sogno
Eppure esiste
Esisti tu
Con dolce evocare
Ricordo la tua voce

Così
D’improvviso
Non puoi svanire
Quantunque tu sia il solo ad osservare il canto
A cercarmi dentro
Sebbene tu conforti questo sonno
La stessa esistenza

Vi sono silenzi che tolgono la vita
Certa che almeno in questo tuo stare in disparte
Esiste un inevitabile incontro

Qui - sarebbe apprezzato un gesto
Ma se è una richiesta avida
Perdona questa Poesia

Un saluto al cielo può essere di ritrovo

fm

domenica 1 novembre 2009

Cercala con gli occhi




E’ solo un’espressione commossa
Ha con sé il suo profumo
Negli occhi il colore della festa

Frusciava amabilmente quella carezza
Mentre le accarezzavi i capelli
Esistenza
Orgoglio devastato…

Avverte forte questa tua latitanza
Affetto profondo
Il cuore non conosce i segreti

Fazioso
Per tutto ciò che lo riguarda
Ti accompagna
Mentre sogna un futuro




fm