sabato 27 febbraio 2010

Scorci colorati





















Stringendo a me questo investimento
Fugo la notte
La voce inspiegabile dei fantasmi
Arricchendo la stanza
Di scorci colorati

Senza mai uscire da quella intimità
Né perdere di vista il mondo
Le sue tante voci
Incerte e dolorose

Sosta - in questa memoria
Attraverso il mesto sentire
Conoscitivo
Complesso
Che vuole reale e viva la vita
Stravincere

Su quel mondo piccolo sommamente chiuso
Dissimulatore
Estremamente agli antipodi
Da questa realtà oltremodo testata

Momenti che parlano
In anticipo
Consapevoli delle sensazioni dell’anima



fm

venerdì 26 febbraio 2010

Al massimo dopodomani



















E’ una consapevolezza questa comune sofferenza
Che pone accenti su fatti concreti
– compiacendoci -
Ricusa a priori risonanze
Echi
Sensazioni

Spoglierà questi sentimenti
Nel farlo sarà serena
Metterà a nudo le nostre anime
Non cambierà nella sostanza – ma nella forma
Obiettando
Non più terra straniera
Né saluto distratto

“…supplirà all’eterna veglia”

Con ragionevolezza
Con libertà
Con delizia

Annoverando alle nostre anime questi sostantivi
Domani - al massimo dopodomani



fm

giovedì 25 febbraio 2010

Come foglie soffici
















Questi pensieri bussano a te
Desiderano fare la tua conoscenza
Nonostante ti accertino qui
Nel confuso cogliere

Attimi di attesa
Lunga
Sofferta
Di fronte ad un pubblico distratto

Prima di te
Avevano a cuore l’Infinito
Ora
Avvertono l’esigenza di nascondere quelle ricchezze

La tua anima è altrove
Distante sempre
Loro
Ne ravvisano la fuga
Interrompono qui i silenzi

Abituati a quella
Sorte miope
Si impegnano con le parole
In questa concretezza fatta di sogni
Immediatamente
Condividendone con te il peso
E quanto hanno di più caro

Accetti?



fm

martedì 23 febbraio 2010

La tua presenza è qui



















La tua presenza è qui
Come una vegetazione ricca
Mi piace guardarla
Mi piace sfiorarla
Conquista

Si affaccia da un panorama amato
Recensito
Stimato
L’incontro io nei tuoi occhi
Esposti al sole caldo della tua città
In prossimità di un margine

Alla presenza di quel belvedere mozzafiato
Ricoperto da esemplari di fiori rari
Mi accompagnano i tuoi pensieri
La poesia che vi leggo dentro

Avvicinando te
Avvicino i carpini bianchi
I sempreverdi
I tigli

La primavera è qui
Nell’esuberanza migliore
Vuoi in città - così come nei tavolieri
Presente con le sue stagionali
Le rifiorenti
Distese verdi i prati
Accostati da me alla tua immagine
Lambenti questa mia



fm

lunedì 22 febbraio 2010

Tutto indiviso
























Allontanandomi dalle fatiche del giorno
Silenziosamente
E senza disturbare la notte
Scivolo nel sogno

Ho qualcosa di te
Da non disperdere
Sradicato dalla tua ombra
Vive qui
Collocato tra le autostrade del cuore
Nel rimbombante silenzio

Tu
Se puoi
Non disdegnare quest’energia
Raccontale sempre tutto
Indiviso
Soltanto per lei
In una volta sola



asia

domenica 21 febbraio 2010

Grande amore

Ricercherò
Nella stesura di questo scritto
La poesia

Non posso procedere oltre
Né sperdere l’antico accento
Né distoglierò i miei occhi
Dal profilo nitido dei tuoi monti

Non l’antica favola cantata dalla nonna
Non posso disperdere quel mondo
E’il mio

Passerà la notte - e forse un’altra ancora
Su questo dedalo di pensieri
Su queste profondità
Insindacabili

Con il tramonto
Spartirò il mio bene
Rannicchiandomi
Alla sola luce di una stella
Aspetterò consensi
Tremando

Nonostante il pigolare piano del querceto
Nell’infinito canto notturno
Io
Piccola e feribile



fm

Qualcosa...



















In questo spazio qualcosa che non migra...
Felice pomeriggio lettore.


asia

sabato 20 febbraio 2010

Cercherò l’Eden – mio Sire




















“ Mostrati d’esser in Eden, il giorno di Dio ti coprirà di ogni pietra preziosa,
rubino – topazio – diaspro – crisolito – onice – giada; zaffiro – turchese e smeraldo, e d’oro era l’opera dei castoni e dei tuoi incastri in te”




Ne avrò cura anch’io
Andrò da sola verso la ricerca
Mi avvarrò di questa volontà
Stringendo amicizia con me stessa

Diletta terra
Eden di Dio - sgabello dei Suoi piedi
E’ una fame profonda questa mia - tale è la sete
Modesta è la conoscenza
Accettala com’è
Non eleggere questo slancio - ma non declinarlo

E’ un vanesio sentimento quello che ho nel petto
Se l’abbandono – mi lascerà morire
Così non simulo – né sconfesso

E’ un giardino dorato quello che ricerco
Non mi lascerò sedurre dagli impedimenti
Non idealizzerò
Chiunque potrà farlo – non io

Per parte mia - cercherò di non trascurare nulla
Tutto è vissuto in questo cuore con vocazione profonda
Con devozione - contemplerò ancora il Suo giardino

Si opporranno queste mani a chi vuole deturparlo
Tutte le cose passeranno al vaglio
Per me - per voi - agirò in difesa
Erigendomi a ostaggio

Non desisterò – piuttosto - insisterò
Disporrò con cura gli obiettivi
Conseguirò quei risultati
Massimizzando quest’amore

Imparerò ad accogliere la parte più difficile da ospitare
La penosità più ampia - la meno remunerativa
Quale compagna per un raccolto fruttifero
Per il più minuto degli empori





fm

giovedì 18 febbraio 2010

La via dell'osservazione



















Quel qualcosa che dentro di te esiste
Che nelle tue stelle trova la sua origine
I segreti dell’infinito nel tuo essere
In un atomo
Un dono attraente
Un dono
Ereditato per tiranneggiare il tramonto
Ed io non ho più occhi
Né voce per parlare


fm

mercoledì 17 febbraio 2010

Sorridi anche se ti si spezza il cuore






















Dentro questo malessere
Riconosco una patologia invasiva
Di quelle che non arrivano ad una diagnosi precisa
Mi ha colta di sorpresa

Subdola nei silenzi
Occupanti illeciti del mio spazio
Priva di una qualsivoglia rimessa
Contagio insolente
Mi possiede rapida
Avara del tempo mio migliore

Mi consuma dentro
Spilorcia di parole
Tirata
Mi trascina - di ora in ora
Nella soffocante palude
Nella non volontà di disertare

Scarsa propensione
Pressoché nulla
Tu lettore sperimenterai queste impunità
Tacite
Fedeli
Che ti riconoscono ”amico”
Nei contrasti di un tramonto
Nei cieli tersi di un’alba
Carichi d’aneddoti

Dei quali questa mente si fregia
In speciali avvenenze


fm

lunedì 15 febbraio 2010

Quel frapporsi





















Benché piacevole il viaggio
Mi accingo a rientrare dalla passeggiata nell’anima
Lungamente accolta
Nella lieve sosta fra la passata giovinezza

Solo gli impegni misuravano il tempo
Che incurante mi tratteneva briosamente
Ancora oggi sono piacevolmente riconoscente

Ravvisando nella solitudine attuale
Quelle parole relativamente nuove
Limitatamente incomprensibili
Talmente volute - da allontanare le ore

Immaginate per proporre un affetto
Come un germoglio sotterraneo per la primavera
Sostenute come traguardo amabile
Come obiettivo da raggiungere

Senza mai dubitare – incontro la vita
Impassibile - scelgo quel suo interloquire



fm

Ettari di rose















Il suo profumo si espande per ettari.




fm

sabato 13 febbraio 2010

Terra occupata

















Su di me un volto
Quasi a scompigliare questa volontà
Un alito leggero muove i miei pensieri
Intuisco quella presenza anonima

Una luce illumina i ricordi
Ondeggianti come veli sottili
Tra lo spazio di un flash

Un brivido
Dentro e fuori questa mia pelle
Tremolii di muscoli
Schegge
Infilate a hoc in questa memoria

Terra occupata
Da un guado in lontananza



fm

giovedì 11 febbraio 2010

Amami

Arresa – di fronte a questo limite
Invoco la musa
Ho sostato davanti ai grandi
Un gesto dovuto – laico

Affascinata da tanta memoria
Ne ammiro ogni espressione
M’inchino
Verso coloro che seppero
Cogliere quel mondo
Nelle Omeriche narrazioni

Anch’io scorgo quei pascoli
Così – come scorgo i paesaggi invernali
Le rovine di una Roma antica
All’interno di una cornice
La mia memoria

Utilizzata a ripetere quella nota
Con la stessa anima
In un altro giorno
Accordabile
Come fosse un notizia multimediale

Tu amami



fm

Segreti





















Talvolta
Vivo nella sensazione
Di detenere un segreto
Importante
Nascosto tra le pieghe di un sorriso

Con cura
Chiudo ogni feritoia
Qualsivoglia via di fuga
Difficile
Sottrarsi a quella volontà

Che mi vuole presente
Magari nell’enunciato di una poesia
Nel respiro del vento
Nel verificarsi di un evento

Stento
A credere nei fantasmi
Mi muovo disinvolta
Ma intanto
Le mie labbra tremano

Fragrante
E’ quel qualcosa che è rimasto dentro
Segreti
In questa vita imperfetta




fm

lunedì 8 febbraio 2010

Non rinviare la lettura
























Poniti in ascolto di questo dolore
Comprendine il bisogno
Gustane il sapore
Di come m'insegna a morire

Non hai bisogno di conquistarmi
Sei già la mia bandiera
Ricordi?
Abbiamo avuto sconfitte
Molte per la verità
Troppe

Oggi no
Oggi ti cinge quest’abbraccio
Oggi sì
Sei con me

Ti cerco in ogni essenza bella
E’ stato difficile
Non ho ancora la vittoria
Combatto ancora per non assecondare l’esclusione
E’ così
Incerto il piede

Ma tu - vieni più vicino – di più

Riesci a sentire questo canto?
Quello che ha dentro il cuore?
E’ ancora lontano il trionfo
Leggi queste poche righe
Non rinviare la lettura

Conosci l’argomento
Si accorda con il tempo
Rifletti
Si può essere tutto – o niente
Non vederti costretto
Direi di no

Ma non congedarti dagli occhi
Né dal cuore
Né da questa anima che avverti bella



fm

La casa dei doganieri di Eugenio Montale

"Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.

Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.

Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende…).
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta."




fm

venerdì 5 febbraio 2010

Quali indicibili gioie

Solo presso di te è notoria
Questa trasparenza simile all’essenza
E come tale – chiederà asilo ai colori
Alla luminosità di un’alba
Alle gemme di aprile
– chiederà il profumo -

Sfiorerà i fiori più belli
Assisterà al loro iniziale schiudersi
Sarà un’esplosione di colori

Curerà personalmente l’ubicazione
Colorerà l’ambiente
Povero e spartano

Non lascerà nel vaso quel fiore impallidire
Non morirà - per certo durerà eterno
Terrà in debita considerazione
La caducità di questo ornamento

Costantemente celebrerà Dio
Per le tenue sfumature
Quali indicibili gioie
Che in queste corde riflettono



fm

giovedì 4 febbraio 2010

*****

E’ una necessità questo guardarmi dentro
Ubbidiente all’io che fertile torna
All’esplorazione
Indistruttibili reciprocità lo accompagnano
Incrollabili in questa esistenza
Che appena può torna alla sua terra
Sola e a testa alta ne cura i fiori

La poesia lo precede di un passo
Pur non svelandosi sempre
Nell’insondabile esistere
Che prolungato nel tempo
Fedele vive - ascoltando i silenzi
Intrattenendosi spesso con loro
Dimentica l’inesistente

Rinnovando consensi per quel segreto
Si lascia sfuggire ancora una stilla
Là – dove la rugiada più non brilla



fm

martedì 2 febbraio 2010

Testimone l'attimo

Il sole è ancora incandescente
Il suo raggio perpendicolare
Penetra ogni cellula di me
Raggiungendo la minuta impalcatura

Mi guardo intorno
Con la sensazione di condividere questo momento
Quasi fosse una confidenza
Tacita
Riservata
Sensibile
Testimone l’attimo

Reso possibile da un desiderio
Struggente
Cagionato dalla bellezza della campagna
Con i suoi colori mutevoli
Dall’oro delle spighe
Al giallo dei girasoli

Percepito qui
Valicando le emozioni
Filtrate dal cuore
Attraverso il belvedere degli occhi
L’attento distillare della mente

Con i pensieri ancora chiusi per la paura
Che possano raffreddarti
Mentre cerco di conciliare questa vita
Soffocando quel desiderio

Impasto questo sentire
Affondando
Le mie radici in te


fm