domenica 22 luglio 2018

Esserci





 
Avide di tempo
Le ore rincorrono l’alba
A noi restano gli sguardi
Ancora senza leggervi dentro

Consuma in fretta la vita
Senza scrupoli - procede
E’ pegno l’onestà in questo credo
Convalidato da labbra mute

Dalla tua promessa - esserci
In quel tuo patto
Giustificato dal cuore

 

 

 

martedì 17 luglio 2018

A Felix delle Mimose





Mio caro Felix delle Mimose,

il tempo non è stato cortese con te, né clemente con noi, soprattutto per l’amata padroncina che ti amava come un figlio. Sì, diceva il suo primogenito.

Eri ancora giovane, venti anni sono pochi per morire. Troppo pochi quelli impegnati allo svago.

Veramente pochi, considerate le attenzioni. Non voglio rimproverare nessuno. Ti abbiamo accolto nei modi più consoni alla tua stazza, più confortevoli e accoglienti. Infinite cure, incommensurabili le attenzioni della tua Patrizia. Ricordi?

Bastava un fischio per farti scorazzare quando soggiornando al paddock ci venivi incontro festoso con la tua bellissima criniera al vento. Eri bellissimo, elegante, muscoloso, un gran Cavallo.

Felix delle Mimose, hai vissuto bene, ambivamo alla tua presenza, confidavamo di condividerla più a lungo possibile.

Mi sbagliavo, ci sbagliavamo: l’Uomo Propone, Dio dispone.

Non avevamo questa percezione.  Anche se delicato, cagionevole, dicevamo sempre, le troppe attenzioni guastano, le coccole viziano. Non era così, evidentemente.

 Sempre tu a fare quel patto con la vita: vivere.

Ecco la tua ultima sofferenza, se vogliamo breve, poco più di due giorni, nonostante le assicurazioni dei veterinari, tu soffrivi, cercavi la tua mamma adottiva, mettevi il muso sotto le sue ascelle, chiudevi gli occhi perché non vedessimo la tua sofferenza, sei stato un cavallo generoso, buono, giocoso.

Non meritavi questo, per prima tu, e nemmeno noi che di saccheggi ne abbiamo subiti tanti, troppi.

Ora lasci un vuoto incolmabile.

Le bambine chiedono a gran voce di Felix delle Mimose, sollecitando la mamma a venire da te, è un triste daffare, dir loro che tu sei volato in cielo, non lo comprendono ancora.

Troppo piccole per gli addii.

Addio Felix delle Mimose, riposa in pace.

Se è vero che hai conosciuto la sofferenza è oltremodo vero che, hai conosciuto il grande amore. Non è mai venuto meno, e se qualche volta hai sofferto qualche nostalgia, perdonaci.
                                                       Con amore, la tua famiglia.

domenica 20 maggio 2018

Un vuoto incolmabile

 
 
 
 
Quanto distante sei mamma
Io non lo so
Non ci credo ancora alla tua assenza
Ancora adesso - guardo nel vialetto
Nella speranza di vederti arrivare
Di scorgere la tua immagine
Sono cinque anni che dilato le pupille
Ricacciando indietro le lacrime
Dolore troppo intimo perché dissipi sotto il sole
 
Loris ti ha seguito
Mamma è con te?
Forse ora è assieme a te e papà
Forse
Io non ho questa fede
Ho solo un vuoto enorme
 
E della nostra vita sono legata
Solo all’amatissimo ricordo di noi
 
 
 
 


martedì 15 maggio 2018

“Prima” “Vera”






“Prima” “Vera” 

Mentre la mia anima combatte con l’alieno
La primavera sta uscendo dalla scena
Con i suoi acquazzoni - i suoi verdi smeraldo
Colori seminati ovunque - qua e là …
Persino in cielo l’arcobaleno diffonde gradazioni
Spargendo fili di rugiada nelle albe serene 
Lasciando a noi - a me - in modo del tutto informale
Di occuparcene in modo pressoché preciso
Trascurando quanta polvere c’è dentro ad ogni palpito
Ma né alieno - per quanto mi riguarda - né altro
Può cancellare le pennellate lasciate dall’esuberanza di  “vera”
Che - nelle sue soste cicliche invade la natura

Donandoci un deferente batticuore nell’osservare la sua bellezza

 

 

 

 

 

domenica 15 aprile 2018

Sempreverdi per te



                   

Quando si è incerti
Spesse volte ci si sottrae alla vista fra gli alberi
Nascondendo lo sguardo all’interlocutore nemico
Forse per timore di non trovare rifugio
Si cerca la passeggiata fra i campi   
O  meglio ancora fra i castagni - asili tranquilli qui …

Lì - puoi immaginare senza un pretesto
Lì - puoi riunire i tuoi pensieri - passarli al vaglio della ragione
Lì - puoi affidare i tuoi singhiozzi al vento

Ora - i rami hanno le gemme
Alcuni più solerti con la stagione - hanno già le foglioline
Il ciliegio è in fiore

Nonostante la pioggia
Nonostante il freddo passato
Sono vivi
Vivi - proprio come me
Che non avverto la penombra della sera
Né annovero le primavere vissute

Sospingo pensieri e ombre lontani - lontani
Attendendo verifiche
Che siano lune bianche e notti stellate
Che siano raggi caldi da abbracciare
Che siano tulipani - gigli di campo
Nidi  per  i giovani pennuti

In questa primavera assodata
Sempreverdi per te 
           


sabato 17 marzo 2018

Tripudio alla Primavera





Ogni giorno colgo la tua presenza
Spesso anche di notte
È una festa per il mio cuore
Saperti vigente

E ogni giorno
 - indifferentemente dal dì di festa -
Amo decorare la mia casa con dei fiori
Quasi a voler ostentare i colori della primavera

Anche per gli uccellini è così
Hanno un gran daffare
Ogni loro cinguettio è un inno all’amore
Alla gioia della vita
 
Consapevoli del tripudio alla primavera
Lasciano al Cielo
La diurna Provvidenza