Queste mie mani
plasmano la creta
Come chi vive la sua arte
Vivono appieno la fatica - l’amore
Non sono deboli
Sono mani devote
alla terra
Che curano il
solco quasi fosse anima
Sono mutate nell’aspetto - più forti
Straordinariamente forti
Ma ancora tenere e delicate
Sempre più attratte da quella fuggevole carezza
Sempre più desiderose delle piccolissime vette
Non tralasciano
le intense emozioni
Osservate qui - nella loro fragilità
Non sono nate per riposare
Mai state regali
Nondimeno - ti accarezzano come tali
L’amore alita in loro
- lo sento accrescere nelle vene -
Sempre più accarezza questo sentire
Che serpeggia
come un fulmine in natura
Con squarci di vita e sensazioni
Meraviglie - e
ancora…
Ti ho qui
- parlo di te alle vette imbiancate -
Rivelo di te al fiume che scende
All’inflessibile vento
Sei ancora qui in queste mie mani
Sempre tu in questa veglia del cuore
Sempre tu nel bellissimo suono
Hai fatto giorno
nell’anima
In te hanno trovato tempo e conforto le parole
Nel dire ponderato
Hanno vissuto
appieno questo tempo
Tenero è sibilante al richiamo
In questa
incontrata solitudine
“I violinisti
hanno alzato gli archetti”
asia