venerdì 21 agosto 2009

Essenze Campestri




T’invio questo fiore
Proviene da una terra senza nome
Mi ha raggiunto il suo profumo
In questo disagio dell’anima

Era in Marzo
Non potevo offrirtelo
La primavera era appena introdotta
Le sue radici non avevano ancora radicato

Oggi
Posso inviartelo
Non ricordo il suo nome
Mi piace pensare che sia di nessuno
Mi piace donarle un nome nuovo
Che meglio si adatti ai tuoi occhi

Chissà se anche lui soffre per la recisione
Se anche lui ha nostalgia del prato
Di quel paesaggio naturale
Dove un remoto seme
Si è abbandonato all’ambiente
E Gea – ha fatto di tutto per salvarlo
Cullandolo tra il vento
Irrorandolo con piogge pure…

L’ho cercato a lungo
La mia avidità in fatto di fiori è nota

Così
Trovandolo - l’ho protetto anch’io
L’ho nascosto in uno spazio fresco
Fiorendo – si è conservato per te

Mi è sembrato perfetto
Agli occhi miei profani – tutto è perfetto
Tu – non rifiutarlo
Soprattutto - non gettarlo

E’ consacrato
All’amore delle essenze campestri



fm

2 commenti:

Max'61 ha detto...

Ciao Asia, molto belli questi versi epistolari. Max

Asia ha detto...

Sì, effettivamente fanno parte di una raccolta d’epistole che ho voluto rispolverare in questi giorni quali "Lettere di compleanno" – ovviamente dedicate...Grazie Max - a presto leggerti. asia