venerdì 21 agosto 2009

E mi perdo nel Suo “Walzer Grande”






La Sorte - ignora il mio recapito
Mentre qui – l’anima fa male
Intercetto la musica per scamparla
Ascolto il Suo Walzer Grande
Mi perdo nel Walsen in Eb…

Ne ascolto le note – ne ammiro le visioni
Con la mente sfioro le chiome degli alberi…
Colgo le note che accarezzano questo male
Corre l’immaginazione
Si tuffa in quel mondo lontano
Sconosciuto

Ne contemplo il cielo
Così puro
Così distante
Mi viene in soccorso il pensiero
Muove verso me
È un argomento nuovo
Si abbandona alla mia riflessione…

Non chiede una storia – ora non più
Rivolge solo indietro il pensiero
Traboccante di te – così amabile - così assoluto
L’ascolto nel suo porsi lieve
Immediato e nitido
Si inoltra la fantasia…

Non osa avviarsi verso alcun aiuto
Prosegue dal lato del mistero
Che - con fare raccolto
Si offre scelto
Per questo inedito vagabondare…





2 commenti:

Max'61 ha detto...

Ciao Asia, molto introspettivi, sensibili e delicati questi versi che "la sorte" ... nel suo "vagabondare" Ti ha ispirato. Max

Asia ha detto...

Il mio grazie Max, per aver varcato la soglia di questo sito, che idealmente nasce da una gioia guardata – oramai metabolizzata – tanto da risultare un dolore per averla dispersa. Così – non solo immutate – ma tonificate - permangono musica e natura. Qui - la mia poesia. Grazie ancora.asia