martedì 10 novembre 2009
A te che mi sei caro
Per te
Andrò alle radici di tutte le cose
Camminerò alla ricerca di quel mondo sublime
Dove gioia e dolore entrambi nutrono il cuore
Dove i chiari scuri vivono inseparabili
Dove il pianto e il sorriso trovano origine
Per te
Estrarrò ancora dalla Natura l’incanto
Nell’ascoltare il mare
Tacerò
Di fronte a quel ritmo fluttuante
Rimuoverò con cura gli ostacoli
Rimuoverò i sassi
Sarò torrente fragoroso
Trascinerò via le pietre grosse
Libererò il tuo cuore dalla schiavitù che ti possiede
Sarò forza persuasiva
Inebriante
Trainante
Diverrò ogni cosa per qualsiasi persona
Sarò un viaggio sempre nelle strade dell’anima
Per te
Osserverò il Cielo non ancora mutato nella sera
Cercherò di farti raggiungere da nuovi palpiti
Nel linguaggio più semplice
Che della selva spoglia è ritmo silente
fm
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2 commenti:
molto bella, mi piace l'uso dell'anafora (la ripetizione di quel "per te"): mette ordine e indica convinzione.
Sì Renoir, A dio piacendo, sarò un viaggio sempre nelle strade dell’anima. Il mio affetto. Asia
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