sabato 10 aprile 2010
Perdersi dentro l’Infinito
Esercito il pensiero
Acciocché la notte non mi sia straniera
Dopo aver attraversato il giorno
Lasciato gli alberi al colle
E le foreste
Al diurno gorgheggio
Vita tra i monti
Popolati da piccole creature alate
Da orme leggere
Fronde sottili
Dove il piccolo roditore
Stanco riposa
Ah ricordi - soprattutto voi
Succede ai ricordi – riproporsi
Ascoltati come linfa vitale
Che si agita nell’anima
Come la carezza del vento in primavera
Senza ottenere il permesso di andare
Dove andrà mai il vento?
Dove riposerà malfermo?
E’ un cuore grande quello che ama
Non si esaurirà con il tempo
Nutrito da un latte fertile
Non rabbrividirà
Davanti al freddo della scarsità
Si stringerà attorno
Colpevole di essere ancora infante
Nonostante le prove
Malgrado tutto
Sebbene l’io grintoso
Proverà ad innalzarsi più in alto
Per perdersi dentro l’infinito
Straordinaria voce
fm
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