Tempo fa
Fra le benedizioni di una famiglia unita
Ebbi una gioia perfetta
Paragonabile al gioioso vento della Primavera
Agevolata non poco dalla Sorte
M’è di conforto ritornare ai ricordi
Le condizioni successive
Sono state altre
Non sempre agevoli
Ma ancora avvincente
Non mi nego all’amore
Né agli antichi affetti
Valicherò il pensiero
Superando distanze
Come allora - Oggi
Edificherò un tempio alla Natura
Rivelando il suo fascino
Culla a questo cuore migratore
Lascerò il querceto all’amato Colle
Alla campagna amata le stoppie di luglio
Le sue brevi piogge
A quest’amore
Le nuvole basse di oggi
Mi avvarrò della malinconia – discreta amica
Per distinguere i colori del vento
Catturerò albe
Tramonti
Sarà ancora ieri (per quanto possibile)
Soffierà ancora la solitudine
E nella quiete – per te coglierò la brezza
Compresa la gloria dell’ultimo raggio
Che non è sole
Non sono sole
Non ti potrà incendiare
Renderò fluido il messaggio
Servendomi di contrasti
Essenza – presenza
Contemplazione
Un’attesa paziente
Una vita ancora da ordinare
Imperiosa e dolce come non mai
Mi avvarrò di questa sola luce
Preziosa
Che nessun pittore può cogliere
Familiare solo all’anima
Che ha più occhi di una libellula
Nel nome della sola percezione
fm
domenica 17 luglio 2011
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2 commenti:
poesia leggera come le ali di una libellula e tuttavia densa, costruita parola per parola, emozione dopo emozione
Grazie Daniele è una profonda considerazione. Grata al tuo cuore. Differisco il mio "grazie" nel tempo per trattenere più a lungo il piacere della tua amicizia. Franca
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