No -
non c’è conforto
Invano
cerco quel sorriso
Nonostante
le sue mani stringono ancora le mie
E le
labbra accennino a qualche parola
Non
c’è conforto - Qui prevale il dolore
Il
mio limite
Continua
il sottile scardinare
Perfetto
- per un corpo già dolente
Vivace
e senza tenerezza
L’avido
dolore ti sottrae alla vita
Scevro
di eleganza ti accompagna
Con espansione
affamata
Ti
possiede fedele - Perché?
Perché
proprio a te? A noi?
Tra le
tue sofferenze cerco la memoria
Attingendo
all’esistenza
Alla
nostra vita
Al
lavoro
Al
pensiero intimo
Alle
profondità di cui tu ne andavi fiera
A quel
sogno interrotto troppo in fretta
Già –
troppo in fretta
Ho paura
– penso a te – alla tua forza
Alle persone
che hai amate – che abbiamo amato
Penso
a quel silenzioso mondo che ci ricongiungerà
tutti
Ma intanto
– stringo a me quel vincolo
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