venerdì 13 marzo 2009

Quello che ora - ignoro...

Quello che ora - ignoro…

Sarebbe bello che - anche tu
Guardassi nella mia stessa direzione…
Lo stesso infinito
Le stesse stelle

Apparirebbe il tuo sguardo
In quella sfera che – pallida – riluce tra gli alberi

Esisterebbe ancora di più - l’attimo
Se tu - ti ponessi in ascolto della notte
Riparandoti dal freddo - così – come fa la luna
Che si ripara dal vento solare
Senza accusare disagio
Per aver viaggiato nella notte

Nessuno osa sfidare il gelo – né il vento
L’aria è ancora pungente
Così - come lo è il mare – poco distante
E’ deserta la riva
E l’onda - è solo spuma bianca che ridice

Non saprò mai – se anche tu
Osservi quello che io - considero
Né - avrò riprova delle tue emozioni…

Quando la sera - tornando a casa
Con le mani in tasca - frughi - per quell’ultima sigaretta
Aprendo quella porta – chissà cosa ti porti dentro
- io non lo saprò mai…per chi ti spendi -
Quale attenzione avrà catturato il tuo sguardo
In quale emozione è rimasto impigliato

No
Non saprò mai - quale rumore ti distrae la notte
Né quale memoria ti terrà compagnia
Ed è solo fantasia - per questa mente - sperare…
Sognare
In quel battito vigoroso
Uno solamente
Forte
Silenzioso
Per conoscere quello che ora ignoro

4 commenti:

DR ha detto...

Una poesia veramente bella. E mi è molto piaciuta l'analogia dello "sguardo impigliato". Nel complesso un desiderio forte e non esaudibile che trae la sua immensa forza proprio dal non poter essere appagato...

Asia ha detto...

L'amore amato - Ami - non è mai vissuto. Per questo suscita molto interesse...restando caro alla fantasia. Grazie dell'affetto.

Norge ha detto...

Amare è comprendere, capire e condividere le stesse passioni. Sai quante volte anch'io ho guardanto il cielo cercando una luce, un segnale, qualsiasi cosa, che potesse chietare il mio cuore. Molto sentita .... una poesia veramente bella. Ciao F.

Asia ha detto...

Norge, grazie di aver sostato qui...