giovedì 10 dicembre 2009
Ti indicherà quei folti
Su lidi solitari
Lacera e nuda – incontrerai quest’anima
La distinguerai per le sue ali spezzate
I suoi occhi luccicheranno al sole
Sommessa come una bambina
In questa dipendenza affettiva
Ti sarà carezza
Polvere amica
Ti indicherà quei folti verdeggianti
Hai appellato la sua mente intelligente
Sensibile il suo cuore - Grazie
Non se lo aspettava
Era con te - viveva per te
Ancora oggi è così - fonte dissetante
Secoli i giorni
Ere le notti
Sfiora i falaschi della Rocca
Con mani carezzevoli
Tra i rami spogli qualche pennuto pigola
Accompagnandola nel lento albeggiare
Echi – echi – echi
Non turbate la quiete
Non c’è pianura o colle
Che l’io non riconosca in loro quella via campestre
Nessun passante
Solo farfalle e nugoli di insetti
(a distanza e sopra questa testa)
Un canto è percettibile
Una voce modulata in lontananza
Un canto per non morire dentro
Ascolta
Non si identifica tra i poeti questa donna
Ma vorrebbe per sé l’ispirazione
Frustrante è questa solitudine - Musa
Nonostante le melodie elargite
Vanifichino l'io forte ancora
fm 2003
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3 commenti:
Ciao Asia, .... un canto, un pianto ... sono l'eco che si ode in questa bella poesia. Max
eh no, asia, qui ti sbagli: questa donna è davvero tra i poeti, e di valore...
Cari Amici, grazie. Il mio affetto Vi segue. Asia
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