martedì 3 aprile 2012
Perfezione malata di sé
Per un secondo ignoro me
Illudendomi di essere sempre la stessa
Sprango le porte di accesso al cuore
Dimenticando la vita
Perfezione malata di se stessa
C’è silenzio – poi la casa torna alla normalità
Gli ospiti rientrano - la TV trasmette quel programma…
Mentre qualcuno fa scorrere l’acqua della doccia
Sì - non sono più sola
E i pensieri tornano incisi tra cielo e terra
Un tempo - le lontane stelle popolavano il mio cielo
Ogni particella di me le accoglieva
Ora per dipingerle devo chiudere gli occhi
Più non ricordo quelle parole
- anche se tutte erano rivolte a me -
Per riascoltarle darei me stessa in questo vociare dell’anima
Avvertendo sempre più distante la tua voce amica
So già che non si fermerà
Appartiene all’etere sovrana
Svaligerei ogni suo desiderio
Per avere con me i suoi occhi
Ma - la paura di ravvisarci una felicità
Limita la mia osservazione
fm
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