sabato 27 marzo 2010

Le Ghiande



























Ero con te mamma
Passeggiavamo
Verso i campi dalle zolle fresche
Accarezzavamo l’orizzonte dorato
Ti parlavo di raccolti
Di terre fertili coltivate a grano - girasoli

Tu ascoltavi devota
Mi guardavi sorridere
Accarezzavi la mia giacca
Aggiustavi il cappuccio
Mi sfioravi la guancia

Allungavi quelle tue manine esili e tremanti
Verso la quercia - le ghiande erano attraenti
Nei loro colori autunnali ne volevi un rametto
Ho dovuto prendere quello più bello
Il più pesante
Le ghiande ti affascinavano
Piccole e colorate in autunno

Le avvicinavi ai miei occhi sorridendo
Ne contemplavi il colore
Non parlavi - dai gesti intuivo che ne individuavi il tono
Le tue ghiande mature simili alla tinta dei miei occhi

Lo so mamma - sono grandi e castani
Assumono il colore della zolla bruna
Ti piaceva l’autunno – era ed è ancora la nostra stagione
La fase che addolcisce la Natura
Assieme alle tue confetture
Alle riserve per l’inverno a seguire

Oh Mamma - né assaporo la felicità ora
Alquanto chiara e possente
Insieme con te - ancora adesso
Assaporo i sapori del bosco
Bacche dall’aspetto del corallo rosso
Dove i ragni tessono le loro coperte trasparenti
E le altre piccole creature trovano riparo tra le fronde

Non c’è dolore mamma – non più
La rassegnazione ha occupato il suo posto
Ancora insieme
Ancora accese nei colori autunnali
“Nel dolore di vivere - più dolce a sopportare che a perdere”
Osservo la tua immagine
Una figura di un’incantevole bellezza



tvb

Franca

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