giovedì 20 maggio 2010
Una camelia per te
Ti ha fatto visita
Da qualche tempo sosto da te
E’ imprevedibile questa vita
Giacevi immobile nel sonno
Probabilmente resterà a lungo questa tua donna
Fertile è la zolla arata
Molta l’eccitazione in questo cuore
Che lascerà volutamente questo suo giorno
E’ patto che - deve prima essere accolta in questo suo dire
Solo così precipiteranno le ore
Non si interrompe del resto un sogno
Né una preghiera
Altri colori si accenderanno questa sera
Verosimilmente dovuti all’esplodere di un’altra supernova
Sconfinato Cielo – novera per lui tutte le stelle
Passerà con te ancora qualche istante
Attraverserà ancora l’alba lucente
Che affaccendata – sempre si rinnova
Giovanili aneddoti - che di te mi parlano sempre
Là - dove la figura di tuo nonno fu conquista
Ti era familiare quella vita
Limpida la sua sera
Mentre alle fatiche del giorno ti menava
Ricordi quelle sue cipolle?
E quelle viti com’erano coltivate?
Ricordi ancora quei profumi di mosto e di grappoli appesi?
Quei fieni odorosi che parlano ancora oggi di greggi solitari
Ricorda con te questa tua donna
E come ti abbraccia forte
Mentre nel suo ricordo vive quell’idillio
Nel tuo rammentare lei si attarda
Rincorrendo la giovanile fantasia
Un salice ricerca
Ancora un salice piangente
Dove i venti delicati ti ammonivano
Dove gli stessi uccellini cantavano nell’esile fogliame
V’è un tempo in cui tutti raccolgono i propri frutti
Tutti mietono la propria messe
Tutti
Scioglietevi miei occhi - slegatevi nel pianto
Immaginatevi lui nel sorgere del sole ancora perso
Affaccendato
Affaticato
Sotto lo sguardo vigile del nonno
fm
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