Mi affretterò stasera
Per certo metterò le ali ai miei piedi
Non mangerò – promesso
Pur di correre verso la mia libertà
Mi batterò lealmente
Opporrò la mia verità
Alla tua osservazione
Erronea
Tendenziosa
Sarò prudente con gli aggettivi
Non capitolerò
Davanti alla tua astuzia
Sarò ancora più prudente e misurata
Vivo nella mestizia
Vivo questa esistenza con i suoi limiti
Ma non nel lutto
E tu - vivi nella mia gioia nascosta
Non serve rincorrere il pensiero
Né guardare l’iride se è bella
Non serve fare quella conoscenza
E’ tonica l’attesa
Poniamola così
Sento che è qualcosa che avvertiamo dentro
A muovere quella comunanza
“Quel comune senso di appartenenza”
Che mangia, parla, vive
E si risolve nella riconoscenza
Nelle “affinità elettive”
Felicità è saperti lì
Nessuno aprirà gli occhi – forse nemmeno tu
Nessuno noterà questo dileguamento
Che un giorno respirò dell’autunno il profumo
fm
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