mercoledì 29 febbraio 2012

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“ Sfuggita come un fiocco di neve trasportato dal vento, e ora fa parte della corrente che si chiama Infinito” ED





asia

lunedì 27 febbraio 2012

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Farò appello alla catarsi
Per queste schegge di vita
Scompaginate
Esitanti
E’ grande ciò che ora vivono
Eppure infinitamente piccolo
Se paragonato alla sua estensione
All’infinità del tempo





asia

sabato 25 febbraio 2012

Pure sembianze






Esitante - come davanti a dono tangibile
Muovo le mie mani
Verso oniriche apparenze

Cercando qualcosa di tuo
Che mi fiancheggi l’anima
Scivolandomi dentro
Emozionandomi
Come un’idea esile

Condividendone con te l’affanno
L’ansia del quotidiano vivere
Le rovine del tempo
Soli allo stesso modo – Soli
Senza quel ruolo principale

Protagonisti senza spazio
Senza mai riconoscersi
In nessun’altra essenza
Nonostante gli alberi siano tornati popolari ai volatili
E i narcisi sbucano la terra bruna




fm

venerdì 24 febbraio 2012

Deve rimuovere qualcosa







Soffocherò sul nascere l’anonima attesa
Chi aspetta?
E’ inaspettato l’ospite
L’io - è privo di protezione
– devo avvisarlo subito -

Le raccomanderò delle attenzioni
Deve necessariamente rimuovere alcune cose
Assolutamente
Comprese le ombre del passato

Attutirà l’urto approfondendo l’intuizione
In questo amaro commiserare
Sorvegliando bene la luce
Che non si assottigli su quel filo d’erba
Né sulla nudità di quest’anima



asia

giovedì 23 febbraio 2012

Ammazzando il tempo








Sospirando
Lascerò per te ancora questo scritto
Occupi interamente questa intimità
Tenuta nell’ombra dalla ragione
Più non distingue nitidi i confini

Si sbriciola con grazia di ora in ora
Morendo davanti ad un tramonto
Rinnovandosi nell’argilla priva di umori

Potenza dell’amore

Sfugge alla tua attenzione l’io protagonista
L’io generoso – ti sfugge
Sensibile alla Natura
Stride davanti ad una qualsiasi tirannia

Geme
Invocando al momento una soluzione imprevista
Che sopravviva
Che scampi ammazzando il tempo
Mentre persegue la vita



P.S.:

http://www.poetipoesia.com/librerie/Perle/70

asia

martedì 21 febbraio 2012

Opere d’altri tempi






In un ala remota della tua anima
La meno frequentata
Lascia un po’ del tuo tempo per me

Lasciati sorprendere sopra ad una moquette
- vellutata e morbida -
Affinché possa riposarti accanto
Sbriciolare le mie emozioni
Quasi fossero opere d’altri tempi



asia

lunedì 20 febbraio 2012

Senza risparmio






Non sentirti in colpa
Hai attraversato le ore
Sorde - al mio richiamo

Sgomitavano
Per avere un posto di rilievo
Hai prediletto quella libertà

Ognuno sceglie la propria
Si opta sempre per quel fascino
Incomparabile

Senza risparmio – vivila
Raccogli - se puoi
Le impressioni incontrate





"Ombre"

asia

sabato 18 febbraio 2012

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Ti racconterò dell’alba avvolta nei colori di una nuvola
Ti riporterò di come la rugiada si posa
Davanti a questi occhi esordienti

Dispensata dal seguire regole
Desiderosa di proteggere dei fiori i petali
Ti racconterà di come questa vita
Si muova sull’orlo di un cratere

Mi rattristo molto per questa consapevolezza
Ricordo come perdendo te ho smarrito il mondo
E ora il mondo parla un’altra lingua
Non sa confortarmi
Ed io non conosco dispense

Ritorni sovente alla ragione
Mentre arrischia vivere
Cercando il debole respiro
Che è rimasto da te
Tu non avvertire colpe

Frattanto – si chiede spesso se hai mai conosciuto il dolore
E se all'improvviso - hai fatto in tempo a recuperare le forze
Emarginandolo - prima di aver avuto il tempo per assecondarlo

Qui - è pressoché impensabile
Dimenticare quella vastità




asia

venerdì 17 febbraio 2012

Considerazioni della sera






Sono ancora qui – nel mio atelier
Stai per sopraggiungere tu
Celata – mi muovo libera
Consapevole della tua compagnia
Percorro la strada che arriva all’anima
Sostando tra le sue insenature

Non sentirti a disagio
Non ricusare questo pensiero
L’anima riconosce le vastità

Cordiale come sempre
Si ricollega alla tua esaltazione
Conservandoti un posto di rilievo
Entri nell’illusione

In questo schema meraviglioso
Avviato verso l’avventura
Temerario
Rivestito della sola memoria
Acquerellato da questa fantasia




asia

giovedì 16 febbraio 2012

E’ comodità per l’anima






Forse stai già festeggiando il carnevale
Trascurando colei che si svela
Più non osservi questo suo cammino
E più non conti le parole sepolte che ha in serbo
Che attendono di vezzeggiare il tuo cuore

Ti chiede ancora quel senso di comunione
Quelle sensazioni
Che suscitino in te una qualsiasi reazione
Intensa - che si realizzi in quel rammentare
Come il fruscio del vento tra le foglie

Non ha quel talento - tu lo sai bene
Affinché delle sue tematiche
Possa farne quel piacevole rabbrividire
Si proverà lettore
Non conosce quanto il tuo sentire possa identificarsi al suo

Imprudenze romantiche le amabili maniere
Dettate da una solitudine che nell’anima affonda le radici
Cristallizzandosi come brezza leggera

Coltiverà questo suo diletto
Porrà attenzione ai dettagli
E’ comodità per la sua anima
Che nottetempo
Varca la soglia delle Tue emozioni




asia

mercoledì 15 febbraio 2012

Ballata delle madri, di Pier Paolo Pasolini




Mi domando che madri avete avuto.
Se ora vi vedessero al lavoro
in un mondo a loro sconosciuto,
presi in un giro mai compiuto
d’esperienze così diverse dalle loro,
che sguardo avrebbero negli occhi?
Se fossero lì, mentre voi scrivete
il vostro pezzo, conformisti e barocchi,
o lo passate a redattori rotti
a ogni compromesso, capirebbero chi siete?

Madri vili, con nel viso il timore
antico, quello che come un male
deforma i lineamenti in un biancore
che li annebbia, li allontana dal cuore,
li chiude nel vecchio rifiuto morale.
Madri vili, poverine, preoccupate
che i figli conoscano la viltà
per chiedere un posto, per essere pratici,
per non offendere anime privilegiate,
per difendersi da ogni pietà.

Madri mediocri, che hanno imparato
con umiltà di bambine, di noi,
un unico, nudo significato,
con anime in cui il mondo è dannato
a non dare né dolore né gioia.
Madri mediocri, che non hanno avuto
per voi mai una parola d’amore,
se non d’un amore sordidamente muto
di bestia, e in esso v’hanno cresciuto,
impotenti ai reali richiami del cuore.

Madri servili, abituate da secoli
a chinare senza amore la testa,
a trasmettere al loro feto
l’antico, vergognoso segreto
d’accontentarsi dei resti della festa.
Madri servili, che vi hanno insegnato
come il servo può essere felice
odiando chi è, come lui, legato,
come può essere, tradendo, beato,
e sicuro, facendo ciò che non dice.

Madri feroci, intente a difendere
quel poco che, borghesi, possiedono,
la normalità e lo stipendio,
quasi con rabbia di chi si vendichi
o sia stretto da un assurdo assedio.
Madri feroci, che vi hanno detto:
Sopravvivete! Pensate a voi!
Non provate mai pietà o rispetto
per nessuno, covate nel petto
la vostra integrità di avvoltoi!

Ecco, vili, mediocri, servi,
feroci, le vostre povere madri!
Che non hanno vergogna a sapervi
– nel vostro odio – addirittura superbi,
se non è questa che una valle di lacrime.
È così che vi appartiene questo mondo:
fatti fratelli nelle opposte passioni,
o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo
a essere diversi: a rispondere
del selvaggio dolore di esser uomini.

martedì 14 febbraio 2012

lunedì 13 febbraio 2012

Invitato a identificarti







E’ un continuo riviverti in questo mio tempio
Tra sentimenti velati e pallidi ricordi
Gli uni rivivono negli altri
Nel fulgore dell’anima

Fantasia
Fissa per noi un evento
Sempre più vero
Attendibilità
Crea la metafora
Dall’incandescente passione

Non ha annullato il tempo
Né questa creatività
Le quali forze ripiegano nel vento
Asciutto - solitario

Demandando alle stelle la partecipazione
Mentre alla luna la tranquilla osservazione
E ancora – una trattativa per i sogni
Che siano costanti nell’ampio spazio

Infine - centralità all’immaginazione
Che sia mutevole e risorgente
In questa vita semplice



fm

domenica 12 febbraio 2012

Intese







Appunti scritti con l’umile penna della memoria
Affamati – si accompagnano ai cristalli di rugiada
Apparentemente vuoti
Al vaglio le immagini
Nel taciturno stupore

Conservati tenacemente
Come qualcosa di portentoso
Assegnando un nome all’assenza
Avvertita come un affetto

Penombre colte nel sogno
L’imprevisto ritorna
Con maschera antica
Brevi intese

Dentro la mia notte albeggia
Un palpito lieve
Vagheggia nell’invisibile
Nobile - Sacro
Non so in quale dove
Con me - solo vaghe percezioni






fm

sabato 11 febbraio 2012

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Pratica
Confortevole
La tua voce
Mi riporta agli anni dell’infanzia

Alle tenere attenzioni di mia madre
Quando in una calda sciarpa
Mi avvolgeva

Con te rivivo quelle sensazioni
Di benessere




fm

venerdì 10 febbraio 2012

Su di voi lo sguardo






Versa in condizioni precarie – questa fragilità
Sovrappone le immagini a occhi aperti
Come in un racconto stanco
Atona è la sua voce

Nell’immenso spazio di un pensiero vivo
Radicato nelle sue vastità
Sepolte troppo dal gelo dell’ultima neve
Insegue stravaganze

E’ un compito amaro quel suo ripetere - Stravaganze
I segreti del cuore
Smanioso di accoglierle in stesure – ragionamenti
Gli scricchiolii dell’anima
Abitanti discreti in questa intimità
Naufraghi - nell’incerta stagione

Sopravvivenze attive in generose accoglienze
Abilità e coscienza
Ho il diritto di chiedervi di non rovinare tutto
Di non precipitare fuori dal nido
In questo tempo inclemente
È caldamente raccomandato

Che non disprezza il disperato impegno
Mentre è su di voi lo sguardo





fm

giovedì 9 febbraio 2012

Soffocando parole di vetro





Nel rumore del silenzio ottuso
Una nota
Limpida
Risvegliò la notte colma di mistero
Avvolta nella luce flebile di una candela

Un suono dolce
Carezzevole
S’impigliò nell’aria gelida dell’Est
Avvolgendo lo spazio più buio – il più glaciale
Insinuandosi nell’anima
Rotolandosi tra le sue anse discrete

Appassionato
Stanco
Rilegge la partitura
Soffocando parole di vetro

Splendide note
A voi la mia lode




fm

martedì 7 febbraio 2012

Ho soffiato nell'aria








Ho soffiato nell’aria
Le mie tristi utopie
I miei giorni bui
L’ho lasciati al vento
Nel vuoto attuale

Ho trattenuto solo la gioia trascorsa
La mia gioia di breve durata
Ho seguito il mio percorso
Lo stesso che mi è stato affidato

Ho guardato al lungo nel tuo sguardo
Senza ravvisarci l’amore
Il mio amore
Né - una qualsivoglia attenzione

Ho soffiato nel vento
I miei momenti di luce
Mentre ancora sola - m’incammino priva di meta
Non vedendo che buio; buio
Nonostante sia giorno




da "petali sparsi"


fm

lunedì 6 febbraio 2012

La mia anima spoglia






Ti ho portato con me
Nei viali della mia vita
Affaticandoti in acque dolci
Campagne imperlate
Boschi d’aghifoglie

Ininterrottamente con me
Alla scoperta di luoghi sepolti
Con il tuo “ mondo”
Osservavi questa vita
Irrompendo in quest’affetto
Dalle pareti alte e rocciose
Bianche – rilucenti al sole

Sei ancora qui dentro di me
Attraversi ancora i miei sogni
Riposi tra i tinelli del cuore
Avventurandoti
E’ un tempo infinito - Semplice
N’é garanzia il biancospino
E tutto ciò che emerge dal suolo

La natura ha creato il meglio di sé
Durevole nel tempo - Perenne

Anche io - temporaneamente
Ho attuato il meglio di me per la tua esultanza
Indossando il mio abbigliamento preferito
La mia anima spoglia




fm

sabato 4 febbraio 2012

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Sibila questo tempo
Nel segnalare la tua assenza
Piange dentro - frazionando le ore
Sconvolgendo la mia anima
Vestendola sobria nel suo non colore
Osservala nel suo lento perire
Persino i suoi fiori sono congelati...




fm

venerdì 3 febbraio 2012

Un albero per amico






Dentro di te ho cercato riparo
Tra la collina
Al riparo della tua spoglia chioma
Schermata dai venti
Nel freddo offensivo

Intrattenendo con te una conversazione silente
Amorosa
Osservandoti
Di volta in volta – piegandomi in avanti
Per intuirne il messaggio

Il modo in cui le stesse pietre
Si adagiavano al terreno - affondando
Magari sotto la falcata di un cavallo o di un piccolo cinghiale

Percependo il tuo pianto
Il tuo timore
Quel diritto alla vita
Alla solitudine
Indispensabile
Per la tua stessa esistenza

Materia
Consapevole di queste piccole coccole
Attenzioni sempre più crescenti

Correnti echeggiano nell’aria - Respiri
Segreti - che attendono soltanto di essere svelati
Con urgenza chiedono asilo all’oscurità

Confidenze
Falle - tra le zone più verdi


P.S.:
http://www.poetipoesia.com/librerie/Perle/70








fm

mercoledì 1 febbraio 2012

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Mi dispiace
Non prenderò appunti con il destino
La vita è già di suo greve
E’ demandato al cuore rivisitare la memoria
Frattanto - descriverò il sorgere del sole
O, come la nebbia può nascondere le cose
E come facile è - affidarsi alla natura
Nel suo splendore

Vivo con il passato questo presente
Avvertendo le angosce che lo serrano
Così – come chi – necessariamente
Vive lo stato di conflitto
Per un ideale con prove durissime

Vivo ancora i miei dì
Puntualmente con il calendario
Invitata a celebrare l’io sempre rovente
Offerto sin sulla soglia del cuore
Pronto a svelare sogni

In parte utili – certamente profondi
Sfere solitarie rilucenti al buio
Lievi come neve candida tra le tue mani
Buonanotte voce
Non sarai mai un’ansia meno cortese




asia