giovedì 30 settembre 2010

Lascio la casa bianca e il muto giardino

Lascio la casa bianca e il muto giardino
(Da Stormo Bianco)




Lascio la casa bianca e il muto giardino.
Deserta e luminosa mi sarà la vita.
Nessuna donna saprà cullarti
come io ti celebro nei miei versi:
non scordare la tua cara amica
nell’Eden che hai creato per i suoi occhi,
per me che spaccio una merce rarissima
e vendo il tuo tenerissimo amore.




(Anna Achmatova)
Carskoe Selo, 27 febbraio 1913

mercoledì 29 settembre 2010

*****

Resterò qui
Insieme agli eventi che la vita mi ha regalato
E’ un cammino faticoso - in salita
Ma il tempo si sa - ha le ali

Avrei voluto svegliarmi con te
Bofonchiarti all’orecchio ti voglio bene
E con gli occhi esplorare il tuo sorriso
Insondabile capacità espressiva

Iside non ti amerà di più
Ed io - farò ricorso a qualsiasi artifizio per averti mio
Tu stesso osserverai quanto difficile sia
Esplorare nella nebbia l’orizzonte del mare

Ma non spaventarti
Quando una burrasca scompiglierà il tuo credo
Non fare lusinghe alla contrarietà
“Vola più in alto”

Adatta quel silenzio formale
Come un’abitudine spartana
Io sono qui






fm

martedì 28 settembre 2010

Amavamo sconfiggere le nubi



















Cancellato è per sempre il mio sorriso
Nonostante tu mi viva dentro
Ho ancora negli occhi quelle cave
Là - dove profumato e cespuglioso - il biancospino vive

Amo sigillare i miei ricordi
Il tuo sorriso non cadrà nell’oblio
Amo la casa dei tuoi sogni
Isolata e silenziosa
Sì – viaggiavo per te sopra quel treno
La campagna si estendeva quieta sotto il cielo azzurrato

Ora tutto è silenzio
In quelle rocce – presso le dune più non farò ritorno
Le rivedrò - le rivivrò con gli occhi della mente
Rinnoverò come in quei giorni le memorie
Quando noi amavamo sconfiggere le nubi

Così - desidero proporlo a te - amico lettore
Esaltata del suo riferire
Vivevo nell’ebbrezza del suo canto

Cime innevate
Candidi cespugli di biancospino
Non potevo fermarmi – nonostante la vostra ospitalità
Il cielo conteneva solo lui
Tutto di me viveva in disparte
Non potevo promettere...
Non ero in grado farlo
Il viaggio – si dimostrava lungo

Ho proseguito il percorso sola
Lasciando abbandonate le mie tinte
Ritrovandole nel tramonto
Tra le rugiade appese ai chiarori
Mantenendo integro l’incanto





fm

lunedì 27 settembre 2010

Per quel qualcosa che non vediamo venire

Mi affretterò stasera
Per certo metterò le ali ai miei piedi
Non mangerò – promesso
Pur di correre verso la mia libertà

Mi batterò lealmente
Opporrò la mia verità
Alla tua osservazione
Erronea
Tendenziosa

Sarò prudente con gli aggettivi
Non capitolerò
Davanti alla tua astuzia
Sarò ancora più prudente e misurata

Vivo nella mestizia
Vivo questa esistenza con i suoi limiti
Ma non nel lutto
E tu - vivi nella mia gioia nascosta

Non serve rincorrere il pensiero
Né guardare l’iride se è bella
Non serve fare quella conoscenza
E’ tonica l’attesa
Poniamola così

Sento che è qualcosa che avvertiamo dentro
A muovere quella comunanza
“Quel comune senso di appartenenza”
Che mangia, parla, vive
E si risolve nella riconoscenza
Nelle “affinità elettive”

Felicità è saperti lì
Nessuno aprirà gli occhi – forse nemmeno tu
Nessuno noterà questo dileguamento
Che un giorno respirò dell’autunno il profumo





fm

domenica 26 settembre 2010

In questo Infinito

Non riuscirò più a riconquistare l’iniziale spavalderia
Ora che ti vivo avversario
Un brivido abbraccia questa essenza
Quando risale il percorso
In compagnia dei soli sogni

E’ paragonabile a un altipiano
Quest’afflato che un dì affascinò il tuo cuore
Inducendolo a un evidente errore
Lo rievocherò per te stasera
Dall’esilio volontario

Troverà un lettore – un altro ancora
Anche se può essere penoso questo raccontarmi
“E’ la mia lettera al mondo”
Ora immersa nella prosa
Ora impegnata nella poesia

E vita vissuta colta in qualche aspetto
Senza veli le sue idee
Nei sentimenti tutti
Favorendo il cuore

La penna tradurrà su carta
Le fedeli emozioni
Scandendo le sillabe - stenderà
Questa eternità che ha scelto
Sfilerà in passerella questa dolenza raccolta

Simultaneamente alla bellezza
Di un’identità sopita nell’Io riflessa
Accarezzandola

Mi donerà capacità di sottendere al meglio
Senza commettere errori
Decifrerò la perdita
Emulando un sorriso

Chissà se incontri questo pensiero?



fm

sabato 25 settembre 2010

Buon compleanno


















Infiniti auguri Max61
franca

Il riflesso di quella percezione

Com’è timido questo mio dire
E’ riflesso di quella percezione
E come l’anima avverte quella fragilità
Quando di sottecchi riscontra la tua alterigia
Soffre

Vorrebbe nascondersi fiduciosa
Strapparti ancora quel sorriso
Porlo in bella vista

Non deprimerti in quella convenzione
Troppo coercitiva
Non sputare veleni su questo bene
Non viverlo come una costrizione

Dov’è l’anima?
Dov’è la felicità promessa?
Dove l’intelligenza

“E’ qualcosa che soltanto l’anima può percepire”

Ben nutrita di te tratterrà per sé il tuo sguardo
Luminosi dettagli dove riconoscere
L’inevitabile
L’irresistibile

Premurosa accoglienza
Non tormentarti a lungo
Impara a condividere l’obbedienza
E il riflesso di quella percezione

Ah! Memorie
Se solo fossi in grado di ormeggiarvi




fm

venerdì 24 settembre 2010

Distensioni

Appunti mai nati
Scritti con l’umile penna della memoria
Digiuni – accompagnati da cristalli di rugiada

Vuoti al vaglio
Immagini
Muto stupore

Tenacemente conservati
Necessità
Avvertite come un dolore

Semioscurità
L’imprevisto ritorna
Con maschera antica

Distensioni

Dentro la mia notte albeggia
Un palpito lieve
Vagheggia
Nell’invisibile

Nobile
Sacro




Asia

giovedì 23 settembre 2010

Pensieri Orfani

Quando il cuore dà accesso alla possibilità
Una lunga sospensione lo interessa
Senza salutare nessuno
Si separa dai giorni passati
Trasformandosi
Scompaginando a volte
Soffocando il mal governo

E’ una voce segreta alla quale cerca di resistere
Pur cercando di mantenere per sé l’Eco
Sempre più spaventata - declina le alterazioni
Per non disperdere l’immagine
Intrappolata nei rigori del viaggio

Sempre puntale a dimenare questa fantasia
Nel dolce sperare

E' tramontato il sole qui alla Rocca
Con lui ha posto l’anima a tacere questa donna
Sempre più abile nell’ingannarlo
Con dei "Pensieri orfani"
Ma non si concederà ai saldi di fine stagione

E’ una forza invisibile - una consapevolezza
Né forzata - né tacita



fm

mercoledì 22 settembre 2010

Là - dove le note erano familiari al vento

Là - dove le note sono familiari al vento

Ho indicato alla dimenticanza
Ogni eccedenza
Eccelle quest’attenzione
Nel segnalare i dettagli
Nonostante l’alto costo
Non impedirà la fuoriuscita della gratitudine

Conferendole conoscenza
Stima e nuove fragranze

Ombre cortesi
Nelle mute presenze
Accendono la sera
L’avverto nel rumore del silenzio
Trasportate qui da un venticello vespertino

Sfide
Che si propongono al commiato
Prive di volontà
La giornata di festa è terminata
Com’è strano il silenzio
Resta il calore di una stufa
E un pigiama rosso
Che sembra accendersi alla luce della mia abatjour

martedì 21 settembre 2010

Per il tuo compleanno




















Infiniti Auguri Daniele! Mille di questi giorni!
Con affetto. Franca




(Casualmente sei nato nel primo giorno di autunno, la stagione a me più cara.
Grazie anche di questo).

Alla mia Città

Turbata dalla tua quiete
Stanca - mi rifugio nei tuoi silenzi ovattati
Jacopone mi accoglie ai piedi di San Fortunato
Nella loro grandezza - umile si sente questa vita

Parlo di me - alle tue antiche pietre
Parlo a te - dei recessi del cuore
Su questo volto i segni di un’altra notte bianca
Perciò mi sento come quella quercia solitaria
Che a terra riflette i suoi colori

A volte - confondo i solchi della tua campagna
I campi seminati a grano
Scambio i tuoi solchi con i miei
Belli e profondi nella memoria
Indelebili colori d’autunno
Cristallizzati in questa dimora

Lì porterò con me - cullandoli nel mio eremo
Deporrò quest’anima che sogna
Innalzandola al cielo
Trasformerò i suoi sogni in opere
Sopra una qualsiasi convenzione

Con umiltà e determinazione studierò come raccogliere i frutti
Così come facevo da bambina nella campagna amata
Che ancora oggi accenna i miei primi passi
Quanto fascino in quell’infanzia
Quanto respiro
Quante certezze allora
Sfuggite alla presa - oggi

Nonostante la vita  ci doni sempre quel qualcosa inatteso
A te Todi
Per avermi dato i natali
Per i miei genitori




fm

lunedì 20 settembre 2010

Difficile da riferire

Stormiscono le foglie qui alla Rocca
In ogni qualsivoglia direzione
Rivaleggiano tra loro
Nel digradare dei colori
Avvicendandosi
Inseguendosi
Sull’immenso giaciglio

Deliziosi colori
Drappeggi
In onore alla Natura
Un dolce evocare
Stoffe
Ineguagliabile seta in bella vista

Pronte ad affrontare quella decomposizione
Placidamente
Con lo stesso amore profuso
Nell’ospitare il nido

Così
Riprende forma la vita
Mutata - nelle sue armonie
Offre ancora garanzie
Al malinconico osservatore
Che stanco osserva
Aggirandosi

Tra le piccole cose
Difficili da riferire

Mi ami?

domenica 19 settembre 2010

Tra soffi di vento

Stringi questa cordialità alla tua
Calore - che ti coprirà nel freddo

Solo uno sguardo al tuo Est
Breve - Intenso
Tra soffi del vento
Che indifferentemente
Sfiorano gli alberi e la distesa d’erba
Entrambi - esposti alla carezza della brina
Ai rigori del freddo

Stringi questo vissuto
Quel poco - o tanto - che gli riconosci
Accarezza l’azzurro
Saluta il colle
Portami con te
Ora
Che più lontano ti penso




fm

sabato 18 settembre 2010

L’Universo

Proverò l’inverso
Scambiando il fine
Distillando
L’esaltazione primaria
Mantenendo intatta la promessa
Edificio consacrato ad una passione antica

Basta così

Con me ho la gioia della vita
Nelle passeggiate pietrose
Le preghiere tra i colli
Tributo speso tra le sorgenti di una valle

Privilegio profondo è questa solitudine
Vissuta nella zona più traboccante del cuore
Abbandonata da un dio distratto
Raffinato
Dai tratti sembianti
L’Universo





fm

venerdì 17 settembre 2010

Mutevolezze

Non indagherò
Circa i miti – le leggende
Nel lungo cammino della tua vita
Non lo farei mai
Le eclisserei nell’anima senza manifestarle

Dentro di me riecheggia solo la tua assenza
I momenti idilliaci di un tempo
Fortificherò quest’impalcatura
In vista di quella possibilità

Sguardi senza ostacoli
Ti scrutano dentro
Quasi a confermare che
Tutto è come prima – Tutto
Solo un frangente
– la tua distanza -

Squisite malinconie riaffiorano al sicuro
Protette da questa equivalenza




fm

giovedì 16 settembre 2010

*****


















A questa Terra che amo
Ai campi infiniti di girasole
Al magnifico raggio
Sento di raccomandare
Questo affetto
Crescente
Tra meditazione e silenzio

mercoledì 15 settembre 2010

Affascinante sogno

Tutto è in armonia qui
Il prato è rasato
Gli ulivi sono potati
Le stagionali sono stare interrate
E il silenzio intorno
Approva il tuo canto

Solo le rose tardano la fioritura
Difficile per loro comprendere questa primavera
Oggi è grandinato
Si alternano i giorni tra piogge e folate di venti freddi

Rinvigorita dalle tue parole
Torno - fendendo l’aria con un leggero sottofondo
Torno - alle amate lettere
Ti anticiperò stasera
Portando alla tua attenzione il mio vagabondare

Io non so quanto ti piacerà ascoltare questa colpa
E se - ritornato nella tua città
Hai portato con te le mie sensazioni
Vorrei conoscerti a fondo
Con l’irrequietezza di un’adolescente
Conoscerti
Vagabondare per le stesse tue strade

Ricordi?
Abbiamo chiesto riparo alla pioggia quella sera
Il nubifragio ci ha sorpreso senza ombrelli
O meglio – troppo piccolo il mio
Ora un cimelio

Ricordi Ami?
Come ho guardato a lungo nei tuoi occhi
E come nell’intesa - l'ho pregata di restare nei miei
Loro - stregati hanno chiesto asilo

E’ così che il tempo si è fermato a quella sera
Finalmente potrò attraversare quel percorso
Senza disperdere alcun che
Compresi i boulevard dei desideri





Benvenuta qui - Liberrima
Grazie. asia

martedì 14 settembre 2010

Non si interrompe del resto un sogno - né una preghiera

Non si interrompe del resto un sogno
Né una preghiera
Altri colori si accenderanno questa sera
Dovuti all’esplodere di un’altra supernova
Sconfinato Cielo – novera per lui tutte le stelle

Passerà con te ancora qualche istante
Attraverserà ancora l’alba lucente
Che affaccendata
Sempre si rinnova

Giovanili aneddoti - che di te mi parlano sempre
Là - dove la figura di tuo nonno fu conquista
Ti era familiare quella vita
Limpida la sua sera
Mentre alle fatiche del giorno ti menava

Ricordi quelle sue cipolle?
E quelle viti com’erano coltivate?
Ricordi ancora quei profumi di mosto e di grappoli appesi?
Quei fieni odorosi che parlano ancora oggi di greggi solitari

Ricorda con te - questa tua donna
E come ti abbraccia forte
E come nel suo ricordo vive l’idillio
E come nel tuo ricordare lei si attarda
E come rincorre quella giovanile fantasia

Un salice ricerca ancora - un salice piangente
Dove venti delicati ti ammonivano
Dove gli stessi uccellini cantavano nell’esile fogliame
V’è un tempo in cui tutti raccolgono i propri frutti
Tutti mietono la propria messe
Tutti

Scioglietevi ricordi
Occhi
Non ricusate il pianto
La gioia è un incontenibile ruscello
Immaginate lui perso nel sorgere del sole
Affaccendato - affaticato
Sotto lo sguardo vigile del nonno




fm /2003

lunedì 13 settembre 2010

Quel sentiero segreto

Prenderò questo mio sentire
Lo consegnerò alle ultime bacche d’autunno
Osserverò quelle più belle
Frugando tra i cespugli
Lo accarezzerò
Assicurandomi che non lo disperdano
Tra le piccole creature pulsanti
Che non affondi
Al punto tale di non essere visto

Affannata - me ne separo

Raggomitolandomi tra foglie e radici
Tra colori e odori
Dissolvendomi
In un mondo adatto a me
Irreale

Piccoli amici tra le foglie
Segno il sentiero
Ancora aromi nell’aria ineguali
A ogni passo respiro
Intrecciando questo mio essere alle felci
Annodandolo
Ora - più che mai - alle pietre affioranti

Cogliendo a tratti le sue piccole essenze
Distanze
Prendo spiragli
Da un mondo sempre più in coma
Che stinge i colori senza chiederne il permesso




fm

domenica 12 settembre 2010

L’odore di Caino

Qui
Nella strada
Accanto a delle macchine in sosta
Mi stringo forte alla mia solitudine

Che - beneducata
Avvolge questo sentire
Rivolto al mondo
Duro
Incallito
Forte
Nella sua più accanita debolezza

Spietato
Nella più incredibile
Delle storie - l’esecuzione
Difficile da accettare
Persino l’aria è colma di tossine
Quasi a rammentarmi tutti quei nomi
Uditi
Mai pronunciati
Mai guardati gli occhi

Presenti
Nonostante l’assenza
L’essenza

Intanto
Sempre più pallida
Mi avvio verso la stazione termini
Con l’anima sempre più in tormento
Priva di ogni qualsivoglia linguaggio

Mi affretto verso la sera
Soffermandomi sul malinconico pensiero
Senza comprenderne il significato
Avverto - l’odore di caino




fm

sabato 11 settembre 2010

Tra un tronco di una quercia e un altro ancora

Ogni parte di te m’è di sostegno
In punta di piedi muoverò verso di te
Disapprovando la sera
Mirerò alla balsamica veste della tua campagna

E’ una passeggiata all’ombra dei ricordi
Pigramente torno ai ciottoli della mia città
Alle finestre odorose di gerani
Torno a quel pomeriggio
Della grande stella nulla restava
Fuorché il tramonto

Ricordi come immobili noi assistevamo alla luminosa scia?
Di come nel cielo estivo tracciasse quel suo spazio?
Guardammo in silenzio
Le mani strette quasi a formulare un patto
Distratti dall’odore delle stoppie
Dal baluginare delle lucciole
Brulichii intensi - Sommessi

Fremiti convulsi - Voci attutite
Turbamenti
Passo dopo passo: Vi ascolto ancora
Mi acquieterà il tempo
Su quelle sponde annovererò salici e felci

Accrescerò per te il mio mazzolino
Lo accrescerò con quanto di più vago e bello esista
Lo scoprirai
Lascio a te la facoltà di scegliere
Di raggiungermi o no
Tra un tronco di una quercia e un altro ancora
Resteranno il silenzio e questo dire




asia

venerdì 10 settembre 2010

*****

E’ una malinconica dolce - quella che mi avvolge
Ripenso ancora a ieri sera
Rivivo ancora il tuo sorriso
Adesso che ne sono priva
Momenti
E’ il tuo ricordo ad afferrarmi per mano
Ed è ancora lui - che m’impedisce il pianto

Osservo quelle ombre silenziose
Allungarsi sotto il raggio obliquo
Da questo - percepisco il crepuscolo fuggente

Sei la mia vita
Te lo volevo dire
Accetti?

Con te rivivo i Fauni di Roma
Con te rivedo le Driadi nei boschi
Con te respiro l’aria leggera degli Albatri oceanici
Accendi sempre la mia fantasia
Accendi sempre quella fede antica

Sei la mia roccia spigolosa
Sei la mia grotta – vi – soggiorno spesso
Sei la mia flora incontaminata
Sei colore - bacca vermiglia
– nella mia foresta autunnale -





fm 2002

giovedì 9 settembre 2010

Parlami piano

Parlami piano
Esprimiti con sentimento
Porgimi le mani in segno di amicizia
Donami un sorriso
Ritarda - se puoi - quella lacrima

Palpita di grazie questa vita
Alimentandosi di te - che muto resti
Piange in silenzio
Singhiozza il suo amore
Mentre tu – severo resti
Assumendo l’aria di un vegliardo

Qui - dove tutto è colore
E i campi trasudano per il caldo
Per la spessa coltre lasciata dalle stoppie
Inquieta
La Natura vive

Io?
Ancor più muta
Guarderò verso la valle
Seguendo questo affetto itinerante



Buonanotte voce
fm

mercoledì 8 settembre 2010

Vivo l’istante

Di fronte a me si erge la tua ombra
Protendo le mie mani per accarezzarla
Saccheggiando l’ultima privacy al raggio della luna
Sottraendo alla notte - l’essenza
Vivo per questa storia universale
– tu non provarmi affetto se credi
Ma non rimproverarmi
Altrimenti - ne conseguirà un regresso



asia

martedì 7 settembre 2010

Domani è nuovo

Esaminerò la tua sofferenza nei particolari
La prenderò su di me con queste mani
L'accarezzerò – salderò le ferite
Ti piacerà
Nulla sarà trascurato

Ti parlerò di alcune possibilità
Accogliendo il tuo sfogo
Come qualcosa di mio
Da consegnare allo scrigno

Così sarà per l’inquietudine che ti schiaccia
Per l’orgoglio che non ti consente di comunicare
Tempeste
Per i tuoi giorni
Per i tuoi sogni

Lì - in quel terreno sterile
Privo d’accumuli
Mi muoverò nella penombra
Riequilibrando il limite
Bisognoso d’attenzioni



fm

lunedì 6 settembre 2010

Ammazzando il tempo

Sospirando - lascerò per te ancora questo scritto
Occupi interamente questa intimità
Tenuta nell’ombra dalla ragione
Più non distingue nitidi i confini

Si sbriciola con grazia
Di ora in ora - morendo davanti ad un tramonto
Rinnovandosi nell’argilla priva di umori

Potenza dell’amore
Sfugge alla tua attenzione l’io protagonista
L’io generoso - scampa
Sensibile alla Natura
Stride davanti ad una qualsiasi tirannia

Scricchiola
Invocando ora una soluzione imprevista
Che sopravviva
Che ripari ammazzando il tempo
Mentre persegue la vita




P.s.:
Benvenuto qui - safracasi joined
asia

domenica 5 settembre 2010

Volta alla saggezza

Ricercherò ancora il tuo bene
Per questo risalgo la via del colle
Solo apparentemente disattesa
Ancora viva nell’anima – la percorro

Non alimenterò la fiammella
Non diverrà un falò
Eliminerò l’emozione troppo forte

In questa indipendenza
Conseguirò quella serenità interiore
Volta alla saggezza
All’elevatezza dell’anima
Forza unica e invincibile
Che dalle sue fenditure
Con determinazione
Fuoriesce



fm

sabato 4 settembre 2010

Ex bambino

Vorrei che tu
Ti ritrovassi bambino
E ti sfiorasse la carezza
Di chi tu amavi tanto
Vorrei essere lì anch'io

Tenderti la mia mano e, insieme
Salire sull'albero più alto
Come due piccoli scoiattoli
In punta di piedi salire
Camminare dove i rami sono
Più alti - più esili - fragili

Avere la certezza che tu
Aprirai per me il più grande ombrello
Per ripararmi dalla fitta pioggia

Attendere il sereno
Scendere
Risalire - Giocare

Vorrei per me - sopprimere
Quell’angoscia di chi sa e tace
Impossibile fingere

Posso solo contraffare il dolore
In momenti ilari
Ma l’angoscia e sommessa

Vorrei per te diventare
Meno adulta
Più bambina
Più poeta

Vorrei per te perdermi
Tra i balsami di quei fiori
Per poi accoglierti
Nel mio nettare





fm 2004

*****

Continuo a parlare sollecitamente
L’aria con la quale parlo del mio affetto
E’ luminosa
Gioiosa
Solenne
Se non ottiene consensi
Evidentemente
Troppo lieve perché sia calcolata



fm

venerdì 3 settembre 2010

Così ti penso - Così ti sento

"Credo che - delle nostre azioni ultime
Tutti noi restiamo all’oscuro
Sarai sempre nel mio angolo nascosto
Il preferito
Protetto sempre
E ad ogni fioritura - ti darò il mio benvenuto
Ed in qualsiasi ora del giorno o della notte tu
Potrai raggiungermi con il tuo profumo."(ED)



Così ti penso
Immane - china su di un fiore
Osservo i suoi petali delicati
Quasi soffoco per la commozione
Di quella sensazione che in sé racchiude
Dell’aurora i colori

Torno ad osservare la collina
Immanente
È tutto un castagneto spoglio – imago
Ivi riposano i miei sogni
Così ti penso

E tu - rammenti ancora la mia voce?
Nutri ancora l’inguaribile pudore?
In me silenti dormono i ricordi
Nei venti forti - siberiani - ti cerco ancora
Di fiore in fiore
Fra i sassi sparsi
Invoco le ali per librarmi in volo

Solo nell’io profondo mi ritrovo
A spiare il tuo sguardo e i suoi segreti
Nuove energie s’impongono
Felici
Nuovi gli impulsi - indistruttibili
Che i miei occhi avidi scorrono

Così ti penso
Così ti sento

Presterò attenzione affinché
Tutto sia quiete nel silenzio
Camminerò come sospesa
Non lascerò le orme
Brucerò
Muta - come di pietra - serrerò le labbra
Ma tu trattieni a lungo il mio cuore
Stringilo al tuo teneramente

Che io avverta questa sensazione
E quando tutto sarà cenere
Non disperare
Disperdi questa polvere nel vento



fm

giovedì 2 settembre 2010

Ti prenderò la mano

Ti prenderò per mano
Ti mostrerò dove vive il silenzio
Dove l’anima si concede una pausa
Affidando all’etere un respiro lieve

Ti afferrerò per mano
Se solo tu lo vorrai
Ti esibirò il mio paradiso
Dove l’Ambrosia è nettare parsimonioso

Ti prenderò per mano
Conducendoti là
Dove l’armonia accresce i silenzi e questa fiducia

Dove la possibilità di esistere è migliore
Nessuna tentazione qui
Nessun silenzio è refrattario
Nessuno qui è più desiderato di te
E’ fede questo raccontare

In questo viaggio
Chiamato presente

mercoledì 1 settembre 2010

I tuoi silenzi

Ignoravo questi silenzi
Li scopro a sorpresa
Con candore – con dolore
Nella mestizia dell’anima

Confidavo candidamente
Di sopravvivere agli eventi
Alla stessa noia
All’abbrutimento del tempo

Sorridente - Tu
Abbandonavi quest’affetto al suo isolamento
Come si fa con l’affanno
Con un qualsiasi grossolano
Materiale d'ostacolo

Io - quel cane abbandonato
Lungo un’autostrada
Deluso troppo per chiedere cibo
Acqua - Soccorso
Meglio lasciarsi morire
Meglio spegnersi con il ricordo di giorni felici
In compagnia di amore




fm

Buonanotte solitudine

Le tue immagini
Rivisitate questa sera
Nei pensieri profondi
Dolenti - sprofondano in me
Solo la notte mi viene in aiuto
Animata da fantasmi amichevoli
Nel buio luminoso dell’anima

Entrambe ci poniamo in ascolto dell’oscurità
Senza trovarci pace
Nel dirompete sentire
Mai imprigionato - né congelato
Non servirà imbavagliare le circostanze

Tremo - davanti all’inevitabile sacrificio - devo
E’una strada in salita - così giudico il percorso
Ma ho ancora voglia di percorrerlo
Con occhi scintillanti

Memoria – sii sorprendente
Coraggio - rappresenti ancora il vigore degli anni
Un fiume tranquillo
Una nuvola alta - resa incandescente dell’ultimo raggio

Non temo la fatica della risalita
E’ ancora forte questa vita
Non dimenticherà il sogno
Che mutò radicalmente il cuore
Nella straordinaria emozione del rumore dei tuoi passi
Sbianca ancora questo viso





fm