lunedì 31 maggio 2010

Dentro ad un sogno silente



















Spenderò ancora una volta
La mia vita in questa tenerezza
Dentro ad un sogno silente

Diffiderò la notte
Troppo vasta
Diffiderò il tempo

Eccessiva la lontananza
Smisurata
Nulla sarà sottaciuto nella mia arringa

Lui
E’ il cuore di un bambino
Si addormenta ancora stretto al suo cuscino
Di colui di cui io parlo
Ho una visione chiara

Mi ha colpito la sua nitida vitalità
La sua spontanea ilarità
Dovunque
Avverto la sua presenza

Ha smussato spigoli in questa profondità
Col suo stile delicato
Si è fatto spazio solo tra le muse

Tutti valgono ai miei occhi
E’ vero
Ma lui ha quel sorriso in più
Per questo è concorrente al mio bene




P.S.:
L'immagine è stata prelevata dall'Album: Natura e Macro - Autore "vecchiavolpe"

Colgo l'occasione per dare il benvenuto a "Giovi1959" e a "Farfly"
L'affetto degli amici, anche se virtuale, può aiutare chi vacilla.
Il mio grazie a tutti Voi.

Franca Mancini

sabato 29 maggio 2010

I colori di un’anima






















Gli impegni non inseguono l’amore
La speranza è radicata in questa palude
Eluderà le tue sospensioni
Non si può essere schiavi di due padroni
È raccomandato nella Bibbia
Gioverà a entrambi questa riflessione

Gli impegni non inseguono l’amore
Così si ripete quest’amica
Proscioglie i vincoli
L’amore percorre strade nuove
Entra solenne
Si rende libero davanti alle lusinghe
Lo s’intuisce dal suo sguardo perso

Sognante la sua filosofia
E’ una dottrina anche questa
Tutto ciò che è bene per il corpo
Lo è anche per l’anima
Intuitivo - quel tuo volermi bene - ha la sua importanza

Prende ardimento – vigore
Nuovo aspetto
Nella filosofia morale
Lo accoglie questo cuore come musica la tua sigla -TVB
Sorridono gli occhi e la fronte si rasserena un poco
E’ come soffrire i dolori dell’anima
Per certo si sa - non sono mai fuggevoli

E’ una romantica quest’amica
Darà vigore al suo parlare
Sosterrà la tua anima afflitta – caritatevole
Sarà indulgente
Con mitezza - amerà i frutti dello spirito
Prima la gioia
S’insinuerà nell’anima senza una vera ragione
Declamerà per te i suoi semplici versi
Al chiaro della luna

Accetti?
Ogni giorno si rinnoverà nella sua ebbrezza
Ogni giorno una rosa allieterà la sua vista
Ogni giorno cercherà per te migliori latitudini
Ogni giorno ti descriverà della sera il tramonto
Ed è ancora colore

Non sarà spazzato via nell’opalescenza dei cirri
Non riporrà questa matita
Né il suo dire
Ha ancora molti amici ai quali donare
Ricuserà quel qualcuno che afferma
“E’ tizzo di carbone questo suo poetizzare - è poca cosa”
Doppiamente sarà iridescente
Questo è il suo sentire

Non rivaleggerà con la sua Musa
Preziosità - né con la poesia tutta
Né con gli altri del mestiere
Poeta
Si rivolge a te
“ Conosci una sola ragione perché una donna debba lottare contro un cuore inveterato e calloso?!”



P.S.:
Le immagini sin qui utilizzate - sono di Laura Giovanardi.
Per me, splendide.
fm

venerdì 28 maggio 2010

Se devi amarmi (Elizabeth Barrett Browning )
























E se mi devi amare per null’altro sia
che per amore. Non dire mai "L’amo per il
sorriso, per lo sguardo, per il modo
gentile di parlare, per le idee
che alle mie s’ accordano, che un giorno
mi resero sereno". Queste cose,
mio Amato, possono in sé mutare o per te mutare.
Così fatto un amore può disfarsi.
E ancora non amarmi per la pietà che
le mie guance asciuga. Il pianto
può scordare chi lungamente ebbe
il tuo conforto, e perdere, così, l’ amor tuo.
Ma tu amami solo per amore dell’amore,










IL MONDO INTERO MUTA FACCIA

Il mondo intero muta faccia, io penso,
da quando prima udii i passi dell'anima
tua muovermi accanto, senza suono:
tra me s'insinuarono e l'orrendo
orlo di morte, ove affondar credendo
nell'amore fui volta, e imparai tutta
nuova la vita. La coppa del duolo
che da Dio tolsi in battesimo, dolce
bevo dolcezza, e lodo, a te vicino.
La patria il nome scambia, il paradiso,
col luogo dove tu sei o sarai.
E questo libro . . . il canto, che ieri amavo
(gli angeli lo sanno) ho cari solo
perché il tuo nome in quel parlare muove


che cresca in te, in un’eternità d’amore!

Certi effetti

Alla pupilla dei miei occhi




















Tu sei venuto da me per colmare i miei vuoti
Disposto a donarmi eterno il tuo bene
Impacciata io - forse intimidita - ho chiarito la mia posizione
Tu non mi sei indifferente
Tu sei tu - la mia piccola foglia
Io piccola donna che non crede ai vincoli

Tu sei arrivato da me facendoti spazio fino al cuore
L’hai elogiato
L’hai eletto perfetto - sire

Sono piccole cose quelle che questa donna racconta
Con i colori del grano maturo si perde
– sfumano i suoi colori nei tuoi -
Dolci pensieri nutre per te
Mentre tu la osservi quasi in esclusiva

Ho affidato il mio cuore al tuo
Accettalo in pegno - non chiede pecunia in cambio
Cerca solo il conforto in una briciola smarrita
Non ti si nega
Sembra l’immagine di una donna dolcissima
Nella sua “ icona antidata”
Sincerità - dapprima anelata poi temuta
Conoscerla è meglio che immaginarla

Non dispenserò il mio cuore – né puoi chiedermelo
D’ora in poi si accontenterà degli interminabili silenzi
Indovinerai il mio futuro?
Mio bene
Ho avuto un curioso affetto anima mia - il tuo
Così come questo cuore presagiva

“Puoi lasciare quel tuo fiore quanto basta per guardare il mio?!”




fm

giovedì 27 maggio 2010

Sai



















Sai

Su alti steli leggeri e colorati
S’improvvisano tappeti di papaveri
Ho memoria anch’io d’altri risvegli
Lontanissimi
Di situazioni infinite
Di giovanili pigolii
Molto a me vicini

Ultradipinta Natura
Stasera hai sparso per me sottili profumi
Per questa vita che apre il suo cuore al colloquio
Forse - qualche creatura – finalmente
Troverà del tempo

Sai
Ogni giorno avverto questa necessità
Ogni dì
E’ ignota la natura del motivo
So soltanto che c’è ed è in abbondanza
Percepito che - nel canto
Ho trasferito il mio abitare



fm

domenica 23 maggio 2010

Minime emozioni grandemente mi confortano




















Ti sveglierà un brusio
Accarezzalo amore – non mandarlo via
Si aggirerà come un’ombra
Mentre le ore passano
E l’anima consuma

Tace il tempo
Più non riprende quel tuo raccontare
Seccano sugli alberi le foglie - cadono
Felici di cadere
Impedendo al vento la loro sepoltura
Non amano discostarsi in terre lontane
Né - nelle nebbie celate

La natura cambia la Sua veste
La contemplo mesta – non priva di passione
Solo sul viso – ogni tanto
E' visibile un'amara espressione
Che nei ricordi attinge
Raccogliendo il perduto sguardo

Minime emozioni
Grandemente mi confortano
Impalpabili e leggere
Come vaporosa aria in settembre

Occhi inumiditi per il pianto
Poco mi giova piangere
E’ un pensiero assurdo il mio
Irragionevole è questa nostalgia
Nella nebbia lieve

Se non per quel bisogno urgente di tenerezza
Che ti vuole mio




P.S.:
(Sempre amerò,
e questo è il mio argomento:
l'amore è vita
e la vita ha qualcosa di immortale) (E.D.)

sabato 22 maggio 2010

Non chiuderti all’improvviso



















Ho con me quelle verità silenti
Sofferenze
Sotto i raggi del sole
Piccolezze
Che molto spesso adombrano la vista

Così - incontro il tuo pensiero
Privo di discernimento
Accecato
Da quella conoscenza
Privata dell’amore
Del coraggio
Qualità necessarie
Per un costrutto impegnativo

Cosa vuol dire per te crescere?
Cosa vuol dire amare?
In quali circostanze puoi riconoscerti
Esponiti
Raccontati a questa riflessione

Spoglia d’ogni superiorità
Ti vengo incontro
Mostrandoti le mie mani nude
L’anima ferita
L’altra metà del viso

Ho radici profonde
Attingerò all’umiltà
Alla fede
Alla sofferenza di mia madre
Non avrà risonanza
Questo piccolo dire
Se non quel condividere

Toccata da un volere inaudito
Incomprensibile
Perché?
Tutto questo è male - fa male
Allunga la tua mano
Le mie sono estese
Non chiuderti all’improvviso




P.S.:
L'immagine sopra è di Laura Giovanardi

giovedì 20 maggio 2010

Omaggio a ELIZABETH BROWNING


























Come ti amo?



Come ti amo? - Come ti amo?
Lascia che ti dica modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente,
come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
e, se Dio vuole,
ancor meglio t’amerò dopo la morte.




LE MIE LETTERE CARTA MORTA

Le mie lettere! Carta morta, muta e bianca!
Ma vive e palpitanti fra queste mie mani che
trepide stanotte il nastro sciolgono
lasciandole cadere giù, sulle ginocchia.
Questa dice:- Un tempo lui desiderò
avermi per amica; qui fissava un giorno
in primavera, per venire a sfiorare la mia mano.
Un nulla, ma io piansi. Qui, risplende il foglio,
diceva: Mia cara, t’amo; ed io tremai e caddi
come se il futuro di Dio sul mio passato tuonasse.
Qui: Sono tuo! E restando sull’ansante
mio cuore, sbiadito è l’inchiostro.
Questa…Oh, amor mio, le tue parole non avrei compreso,
se adesso rivelassi quanto dice

Una camelia per te

























Ti ha fatto visita
Da qualche tempo sosto da te
E’ imprevedibile questa vita
Giacevi immobile nel sonno
Probabilmente resterà a lungo questa tua donna
Fertile è la zolla arata
Molta l’eccitazione in questo cuore

Che lascerà volutamente questo suo giorno
E’ patto che - deve prima essere accolta in questo suo dire
Solo così precipiteranno le ore
Non si interrompe del resto un sogno
Né una preghiera

Altri colori si accenderanno questa sera
Verosimilmente dovuti all’esplodere di un’altra supernova
Sconfinato Cielo – novera per lui tutte le stelle
Passerà con te ancora qualche istante
Attraverserà ancora l’alba lucente
Che affaccendata – sempre si rinnova

Giovanili aneddoti - che di te mi parlano sempre
Là - dove la figura di tuo nonno fu conquista
Ti era familiare quella vita
Limpida la sua sera
Mentre alle fatiche del giorno ti menava

Ricordi quelle sue cipolle?
E quelle viti com’erano coltivate?
Ricordi ancora quei profumi di mosto e di grappoli appesi?
Quei fieni odorosi che parlano ancora oggi di greggi solitari

Ricorda con te questa tua donna
E come ti abbraccia forte
Mentre nel suo ricordo vive quell’idillio
Nel tuo rammentare lei si attarda
Rincorrendo la giovanile fantasia

Un salice ricerca
Ancora un salice piangente
Dove i venti delicati ti ammonivano
Dove gli stessi uccellini cantavano nell’esile fogliame
V’è un tempo in cui tutti raccolgono i propri frutti
Tutti mietono la propria messe
Tutti

Scioglietevi miei occhi - slegatevi nel pianto
Immaginatevi lui nel sorgere del sole ancora perso
Affaccendato
Affaticato
Sotto lo sguardo vigile del nonno





fm

mercoledì 19 maggio 2010

Insieme nello stesso incanto



















Ho concesso all’anima
Quel tempo necessario
Per annunciarle
Di lasciarsi cogliere all’improvviso
Nuovamente

Con occhi svegli
Su atmosfere irreali
Muovo verso un’ombra
Icona immobile

Ti rivivo ancora
Proprio come la prima volta
Senza ottenere di più
Con fare sognante
Accendo un’altra sigaretta

Gesti pigri
Lenti
Intuizione di qualcosa
Mentre confido
Nel ritorno



fm

martedì 18 maggio 2010

La Primavera vestirà i suoi frutti

























Perché tutta questa economia di parole?
Perché ritardi la gioia in questo cuore?
Non ti sono stata un po’ compagna?

Non limitare oltre questo sogno
Il tuo cuore è complementare al mio
Perseguiamo insieme quel pensiero
Sono disposta a imparare
Non dubitare

Colmiamoci a vicenda
Siamo entrambi insostituibili
Sei la persona adatta
Anch’io – come te – nutro quella stessa fede
Se le tue arenarie decadessero
Vedresti questa donna rimproverare il sole

“Paradiso: possibile mai - che le tue porte d’accesso
- sono tutte sprangate? “



fm

lunedì 17 maggio 2010

Capi di accusa


















Presente
In una ceramica antica
In una foglia fragile e dorata
In quest’emozione viva

Senza misure - presente sempre
Nelle profondità insondabili
Oscure e lucenti
Precarie e perenni

Nella tranquilla accettazione
Degli eventi

Ancora presente tu
Nel piccolo focolare
Tra la gioia del cuore
E la mestizia dell’anima

Quando circuisce il malumore
Nella severa veste di migliorarne l’errore
Assumendo quella personale considerazione

Sei un mondo amabile

Ancora sconosciuto
Ma scoprirò le strategie
Le tattiche
Lasciando da parte le paure ataviche
Gli avvallamenti
I blocchi





fm

domenica 16 maggio 2010

*****




















Indifferente - questo tenero ibrido
Umilia le piogge
Sfoggiando il suo vestito più bello
Per diritto alla vita
Alla giovinezza di un’alba
Riserva a noi il suo profumo

Ostentandolo senza risparmio
In questa tirannica primavera
Quale formale impegno
Con questa multicolore famiglia




fm

Viaggia con me





















“A chi dicesse che la poesia è fondata sull’immaginazione e sul sentimento e la riflessione la raffredda, si può rispondere che – più si va addentro a scoprire il cuore dell’uomo, più vi si scopre poesia pura” A.Manzoni.



In un momento essenziale
Sintetizzerò questa poesia
Propenderà verso la sensibilità di ognuno di voi
Non rigetterà quel contenuto
Né l’amore
Lo rappresenterà ancora
Vivrà in me - quale espressione dell’anima

Contrariata con te - che ti discosti da questo mio sentire
A mio avviso - ancora eletto e sublime
Scrivo per te - uomo di scienza
Che più non ricerchi del cuore la passione
Più non rammenti l’infinità di un’anima

Non è così per me
Nonostante freni le mie passioni
E mi discosti notoriamente da quella mitologia
Che vuole la frase “plasticata e pittorica”
Mi preme farti raggiungere da questo pensiero
E’ solo un suggerimento
Abbandonati anche tu all’amore

Non essere antilirico - solo perché è passato l’ottocento
Ci restano ancora i sentimenti
Credo che serva ancora considerarli eccezionali
Troppe le volte in cui si celano nel dramma
Altri ancora si prendono cura di te anima affine
Molti si prendono cura del peccato
Altri della redenzione

Andiamo
Non essere troppo incline a giudicare
Né oltremodo materialistico
Viaggia con la fede
Viaggia nell’amore
Viaggia con me

Le mie mani sono protese




fm

sabato 15 maggio 2010

Ti raggiungerò sveglia









Ho il cuore tenero di un bambino
Nonostante l’immaginazione spenta
Ti abbraccio forte
Lascio a te l’interpretazione
A te lascio le onde - il silenzio

Non sono davanti ad un parterre
Né nel retroscena di un teatro
Non ho ricevuto elogi per questo operato
Né fiori
Né un biglietto prepagato

Regna il silenzio in questa stanza
Nella camera da letto vago - goffamente
L’apatia
Inizia la devastazione
Abbraccio il cuscino
I miei pensieri ti riguardano tutti

Turbano questa mente
Resa fragile dalla tua assenza
Tutto è profondo in me – tutto
Ricordo di non aver mai giocato nella fanciullezza
E ancor meno oggi con il tuo cuore
Ed ora - lavoro sodo per questo consuntivo

Muove verso di te questo mio bene
Non lo scalfirà la debolezza
Ha un patto da rispettare
La legge è nei sentimenti
La virtù vive in questa ragione

Ti raggiungerò sveglia
Tu - accantona la formale indifferenza
Dichiarata nemica di questa memoria




fm

venerdì 14 maggio 2010

Come un’alba boreale


















Non ha valore questo mio provare
Né tanto meno questo considerare
Anche se si ergono spesso
A difesa di un trascorso
Che non ha potere sul futuro
Flebile e lontana la sua luce

Che segue
Ben oltre l’immensa lontananza
Lungo questa stessa realtà
Là dove immagina la possibilità
Sin dentro la tua anima
Complice e distante

Ancora luce
Brezza
Lusinga
Sogno
Dispersi qui
Nel pensiero esule
Soave - come un’alba boreale

Accarezzato
Addobbato
Nelle lunghe notti
Stretto al mio cuore
Di pura Poesia


fm




giovedì 13 maggio 2010

Ondeggia la tua anima





















Ondeggia la tua anima
La osservo
Mentre disegna sul tuo viso il disagio
Nulla
Non avercela con questa figlia d’Eva
Combatte l’ipocrisia

Per una volta
- per i teneri petali di cui sopra -
Non dondolare
Non chiedere a me chi è?
Sapevi già chi era quel frapporsi

Ora spolvererò questa mia stanza
Sbirciando fuori della finestra
Non mi assoggetterò più al biasimo
Né alle offese grottesche
Semitrasparente
Darò il braccio alla musa

Con le parole farò risvegliare chi dorme
Persisterò nei sogni
Ferma in questo vagare
Calpesterò le zizzanie
Prima che sovrastino il colle
Avrò cura dei gerani nei davanzali
Porrò in rilievo solo l’Universo

Con la sua luce
Con il suo chiaro di luna
In colloquio con la melodia dei campi
Con il pulviscolo in diagonale del primo raggio
Dormirò poco
Per guadagnare ancora te

Solo delle rose coglierò il profumo
Giorno dopo giorno
Notte dopo notte

Immutata resterò
Nella solitudine
Come solo lei sa essere



fm

mercoledì 12 maggio 2010

Così guardo alla vita





















Soffia sul mio cuore
Il vento questa sera
Soffia tra le mie rose
Sussurrando qualcosa all’adulta primavera
Che tende i propri orecchi
Tra le foglie lucide e sparse

Esplode
Nei colori mutevoli
Nel breve segnale di maggio
Qui
Nella vita campestre

Cambiando ogni giorno il suo aspetto
Il suo modo di porsi
Boutique
Vestiti innocenti
Oggi
Domani
Un po’ più gualciti
Nell’aspetto maturo del grano
Trova difesa il turchino di un fiordaliso

Così guardo alla vita
Incapace di mutare alcun che
Nel bisogno incombente di te
Si erge l’Io
Alla ricerca di quell’ammissione
Riferita
Alla gioia di una sola parola

La tua




fm

martedì 11 maggio 2010

L’eternità mi annoia














Non si nasconde
E’ in quella volontà che si ritrova
Stemperandosi al contatto con l’assoluto
Nelle dimensioni cosmiche
Vive questo credo

Nell’armonia dei corpi celesti che spia
Nelle immagini care
Nelle emozioni
Nel respiro delle cose che ama

Non si confronterà - anima affine
Alto è il concetto che ha di te
Per la tua conoscenza
Per la tua sensibilità
Per la stessa onestà che ti distingue

Emblemi in questa libertà
Bellezze assolute

Attraversi ancora questa vita
E l’anima sprofonda nell’oceano
Abbarbicandosi all’acqua
Intona un canto alle ondine veloci
Che lusingate ti raggiungeranno

Difficile spingersi oltre
Sono giorni pigri
Impotente
Ti finge qui

lunedì 10 maggio 2010

Non uno qualunque




















Nel sonno - tranquilla
Con la consapevolezza
Di seguire un pensiero
Non uno qualunque

Curva verso il tuo cuore
In lontananza mi muovo
Godendomi lo show
Il panorama

Memorizzando i colori
La panchina affrescata di recente
Dove tu - con la sigaretta accesa
Indugi

Al di sotto dei piedi l’erba
La ghiaia bianca
L’armonia di un mondo colorato
Vivo - brulicante
Nei palpiti degli abitanti della terra

Distinguo l’ardesia dei tetti
Tutti uguali
A ridosso dei monti

Non esisto ancora in te
La ragione nega l’ospitale accoglienza
Non esisto in te - non ancora
Se non nello spazio dell’anima
Da improntare in parole
Nelle strategie del cuore

Nella quiete assoluta
Di un silenzio ancora randagio
Ma non per questo trascurabile
A causa del profumo di una rosa
Differito a te



domenica 9 maggio 2010

Non ti guiderà l’Ape


























Quando vedrai appassire le tue rose
Quando il gelo pungente le disidraterà
Al punto che i loro petali non profumeranno più

Vorrei che tu pensassi a questo piccolo giardino
Passando in rassegna tutti i suoi fiori
Sia quelli rifiorenti
Sia quelli destinati ad avvizzire

Non ti guiderà l’Ape

Ricorda
E’finita da tempo la brutta stagione
E solo Dio conosce dove và svernare
Non economizzare fra le fragilissime note


Grazie

Auguri mamma







































fm

venerdì 7 maggio 2010

Nel nome della sola percezione


























Tempo fa
Fra le benedizioni di una famiglia unita
Ebbi una gioia perfetta
Paragonabile al gioioso vento della Primavera
Agevolata non poco dalla Sorte
M’è di conforto ritornare ai ricordi

Le condizioni successive
Sono state altre
Non sempre agevoli
Ma ancora stimolanti
Non mi nego all’amore
Né agli antichi affetti

Valicherò il pensiero
Superando distanze
Come allora - Oggi
Edificherò un tempio alla Natura
Rivelando il suo fascino
Culla a questo cuore migratore

Lascerò il querceto all’amato Colle
Alla campagna amata le nebbie di Maggio
Le sue brevi piogge
A questo amore
Le nuvole basse di oggi

Mi avvarrò della malinconia – discreta amica
Per distinguere i colori del vento
Catturerò albe
Tramonti

Sarà ancora ieri - (per quanto possibile)
Soffierà ancora la solitudine
E nella quiete – per te coglierò la brezza
Compresa la gloria dell’ultimo raggio
Che non è sole
Non è sole Ami
Non ti potrà incendiare

Renderò fluido il messaggio
Servendomi di contrasti
Essenza – presenza
Contemplazione
Un’attesa paziente
Una vita ancora da ordinare

Imperiosa e dolce come non mai
Mi avvarrò di questa sola luce
Preziosa
Che nessun pittore può cogliere
Familiare solo all’anima
Che ha più occhi di una libellula

Nel nome della sola percezione




fm

giovedì 6 maggio 2010

*****




















Ho elemosinato nei pressi di un cuore
Questo
Per sottrarmi ad altri idoli
Ho ascoltato quel battito
Espandersi
Soccorrermi

Si è posto in ascolto di queste tipicità
Aprendo un varco all’attesa
Spogliandola
Di fardelli atipici

Mantenendomi viva
Viva - nei desideri erranti
Conservandomi forte
Creativa

Questa voce
Che tende all’isolamento
Che avvantaggia la solitudine
Ti affida frammenti di serenità
Appesi ad un futuro
Indistinto
Confuso ancora

Ma che ti sa aspettare


fm

"Colore e Amor di Patria"
























La salma di don Carlo sarà ospitata nella Cattedrale in Città Alta in occasione dell'adunata nazionale che si svolgerà il 7, 8 e 9 maggio, perché le penne nere e i fedeli possano rendere omaggio al sacerdote, amato non solo per quello che fece a favore degli orfani della Seconda guerra mondiale, ma perché visse a fianco degli alpini la tragica campagna di Russia. La teca di vetro (del peso di oltre 500 chili donata dall'Ana) che ospita le spoglie mortali di don Gnocchi verrà accolta già nel pomeriggio di giovedì 6 maggio in Città Alta. La celebrazione della Messa (probabilmente alle 18) alla presenza di ammalati e personale sanitario, verrà presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi. Nella giornata di venerdì sarà il direttivo dell'Associazione nazionale alpini con il presidente Corrado Perona a rendere omaggio al corpo del sacerdote alpino. Venerdì, sabato e domenica sarà possibile visitare la salma, che sarà costantemente vegliata da quattro alpini. Tra le penne nere e don Gnocchi c'è un legame molto forte, nato nel 1940 quando Carlo parte come volontario per il fronte greco-albanese con il battaglione Val Tagliamento, mentre nel 1942 viene assegnato come cappellano militare alla Divisione alpina Tridentina. Don Gnocchi vede da vicino la sofferenza dei soldati, vive con loro la ritirata di Russia. Frutto di quest'esperienza drammatica è il testo «Cristo con gli alpini». «La presenza della salma del Beato don Gnocchi è significativa non solo per gli alpini, ma credo per tutti i fedeli che ne hanno apprezzato l'opera e la fede», commenta Antonio Sarti, presidente della sezione Ana di Bergamo.






E' il mio augurarti un buon lavoro - gentile "Penna Nera"
Asia

Distante io














Remota
Con la testa abbandonata su di un cuscino
Sogno
Provando a respirarti piano
Esageratamente presente
Tu
Vicino
Invasivo

Sappilo
Ti ascolto nell’eco
Vivendoti nell’anima
Approvando
Censurando

Volando verso quel qualcosa che esiste
Completa di te
Per una felicità possibile
Estesa a quest’idea
Precaria
Ma non inverosimile


fm

martedì 4 maggio 2010

Verso il Mare



























Ho guardato verso il mare
La distanza non ha lacerato l’incanto
A questa vita è fatto divieto
Perdere di vista il tuo pensiero

Un po’ appartata
Con aria sospettosa
Nel silenzio – per non essere vista
Ha considerato ancora il cielo

L’osservazione è stata profonda
L’amico raggio era al tramonto
I suoi raggi
Filtravano attraverso un drappo grave

Dipingendo la superficie piatta e luccicante
Di un rosso dorato

Nessuno si è accorto di questo scrutare
Nessuno ha notato l’assenza
Nonostante il pallore del viso
Nonostante la tua presenza qui
Non smetterà mai di cercarti nell’Immenso

Ritroverà
Quel tuo parlare sommesso
Attraverso i silenzi del cuore
Preziosi
Tesseranno ancora aliti
Intrattenendoli
Qui

Magia
"Passerò a guado il dolore"


fm

In questo breve viaggio



















Sempre più presente
Nel corrente vagabondare
Sempre più certa
In questo credo fluente

Osservo l’immensa distesa
Ospitare le stelle
Infinite
Ognuna così isolata
Luminosa
Distante
Eppure - così vicina

Arricchita da un crescente pathos
Reso bello dalla magia di un sogno
Nel riparo ovattato di un’attesa

Di grande effetto è
In questo breve viaggio
Chiamato vita




fm

lunedì 3 maggio 2010

Per te, potrei decidere di cambiare aspetto

Qui puoi restare
Se non decidi di andare
Stavo giusto pensando
Che potresti trovarci colore in questo posto
Non è una stanza vuota
Inoltre
Potrei decidere di cambiare aspetto

Cambierò look
Se deciderai di restare
Non cenerò più da sola
Sai
C’è gente che da molto spazio alla fantasia
Alterando la verità
Giudizi affrettati
Trovandosi a proprio agio nel gossip
Offrendo solamente il lato peggiore

Non sanno - non conoscono il linguaggio del vento
Di come questo gonfi le vele - anche a piccole imbarcazioni
E come può sollevare in alto tutto e tutti
Verso terre imprecise - a volte aride e inumane
Altre - verso luci e frastuoni

Risalendo l’idea
Ti incoraggio a seguirla con i soli occhi
Senza arrossire
Inchinandosi al suo volere

Dove hai dormito stanotte?
E’ un lento salpare l’emozione
Non può inseguirla l’incredulo
Né è sufficiente osservare l’altrui esperienza
Sarebbe per certo un errore
Devi viverla in proprio
Resisti

Devi desiderare la musa
Riceverla dentro nel salotto più ampio
Non ostacolarla col dire da poco
Soprattutto non isolarla dal comportamento
Lei vive negli spazi profondi
Elevati
E mai perso è il suo tempo

Rimani?



fm

sabato 1 maggio 2010

Non ambirmi

























Non sognare
Per questa fragile forma
Lasciata in bozza alla notte trascorsa

Sono ridiscesa tra il colle quasi correndo
Ispezionando ogni albero
Certa di quell’essenza
Tanto da volerla trasformare
In qualcosa di reale
Opponendomi ai colpi inferti dalla solitudine

Toccando quella verità
Ti ha scorto confinato in altre rive
Segni impalpabili
Orme
Complicazioni della memoria
Colorate e tenere
Da affidare al deserto
Arrotolate
Alle sue leggi
Come distese d’erbe

Contemplativo traguardo
Posto tra il silenzio dell’anima
E le vastità più estese dell’essere
Spazi
Dove solo la luce s’insegue
Riflessa
Sotto i raggi del sole




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