sabato 28 febbraio 2009

Dove pur volando...

Dove riposa Eco?
Dove si annida il tuo cuore?
E’ un silezio robusto
Poiché
In esso ritrovo il tuo interloquire
Immagino quel tenero rifugio…
Là - dove le aquile nidificano
Dove pur volando – non posso accedere
Sai
- il canto -
È l’unica lealtà a questo affetto

venerdì 27 febbraio 2009

Una Rosa per Voi


Qualunque esagerazione possa esserci stata in questo bene…Il qui presente affetto, confida nell’itinerario della tua anima. Forse ha sbagliato nel far emergere l’evidenza…ma ha desiderato unirsi alle parole, con tutta l'anima.

Franca

giovedì 26 febbraio 2009

“L’assenza è una presenza condensata”



Non sentirti solitario
Qui – non passa un’ora - che non ti riveli questa vita
La mia anima è tua
Sono certa che tu puoi vederla
Anche se lontana - s’intrattiene da te
Tu puoi vederla…
Ovunque
Sempre
Non può differire l’affetto (anche se ha fatto voto di trattenerlo)
Non è in grado …
Questo sentire e’ troppo grande per lei
Voluminoso
Trepidante
Per essere sottaciuto
“L’assenza è una presenza condensata”

mercoledì 25 febbraio 2009

Accanto a me - l’ombra del tuo amore




Accanto a me - l’ombra del tuo amore
Osservo lontano
Sin dove la vista può
Là Oltre il pendio
Dove la distesa riprende morbida e piana la valle
Commovente scenario
Sino alle praterie… alle più alte vette
I miei occhi guardano…
Osservano
Mi precede il tuo pensiero
La tua ospitalità Fertile - accogliente sempre
Come questo terreno – assolato e pianeggiante
Accanto a me – l’ombra del tuo amore
Scelgo un varco
Muovo verso il colle
Rapidamente
Ripenso al tuo dolore nascosto
Acclamo a Iside
Abitudine – propensione a donare - più che a ricevere
Reazioni emotive – piango il pianto di chi ama
Come se l’anima non ti appartenesse da tempo…
Ma ti appartiene
Davanti a me il tuo viso
Cos’è per te una carezza?
Da tempo ho perduto il contatto con la realtà
Di lei avverto i gioielli dell’età
Taciturna
Che presso di me trattengo
In dolce tono
*****
Accanto a me l’ombra del tuo amore

"Né consentirò al freddo artico risalire al cuore…”


"Né consentirò al freddo artico risalire al cuore…”.


Quando ti sentirai solo e dimenticato
Non perdere mai la tua individualità
Non subire quella inerme tipica erosione
Né dare spazio all’auto castrazione

Quando nei tuoi occhi rivedrai quel vuoto…
Ripensa a quel campo di grano che
In una notte buia ti ha attraversato l’anima
Nessuno è eterno nella grande famiglia
Nemmeno l’amore
A volte - segue le sue migrazioni

Difendi dunque la tua originalità
Difendi quegli ideali - tutti
Poniti obiettivi
Traguardi
Difendi te stesso - sempre
Per te ci sarò ancora
Per te ci sarò sempre

Dapprima - ho amato i tuoi difetti
Pur riconoscendo quel piano paritario…

Devi rendermi equità sentimentale
Avvicinare al mio - il tuo giudizio
Poiché come te ha amato
Poiché come te - amo

Rafforzerò con cure minuziose i miei frammenti
Riposizionerò le differenze
Le accoglierò
- quali stimoli per un equilibrio nuovo -
Delimiterò l’Io
Conciliando il tuo piacere al mio
Non accorderò mai - quel lento defluire in questa vita

“Né consentirò al freddo artico risalire al cuore…”

martedì 24 febbraio 2009

Il più amabile dei fiori

 
Avrei voluto
Sì - avrei voluto mio Dio
Quella calma serena del tuo mondo vegetale
Avrei riposato come una pepita d’oro nello scrigno
Protetta - Sicura
Ma non sacrificherò quei salici del lete
Né degli elisi i campi
Non dei climi tropicali i cieli azzurri
Per nulla sacrificherò la mia pena
E’ la mia gioia
 
Amo la Tua natura - gli alberi tutti - i loro frutti
Amo la Tua “volta vellutata e nera”
Amo il Tuo principio
Non v’è grandezza più fascinosa
Non v’è tristezza più imperiosa
In quest’anima che - per sé esercita il diritto alla poesia
Interrogando il tempo
 
Non si lascerà sedurre dalla “vana rimembranza”
Né lo farà “la futile speranza”
Non curerò quegli idoli di paglia
L’io - non sognerà invano
Lui - non si dissolverà in questa memoria
Predisporrà l’incantesimo realizzando il presente
Chiedendo in prestito quel fascino
 
La musicalità dell'anima
Non fuggirà davanti al suo giardino
Che germogliare ha visto
Il più amabile dei fiori
Tu - la mia bianca rosa

Come foglie soffici


 
 
 
Come foglie soffici
Questi pensieri bussano a te
Desiderano fare la tua conoscenza
Nonostante ti accertino qui nel confuso cogliere
Attimi di attesa - Lunga - Sofferta
Di fronte ad un pubblico distratto
 
Prima di te avevano a cuore l’Infinito
Ora - avvertono l’esigenza di nascondere quelle ricchezze
La tua anima è distante - ne ravvisano la fuga
Interrompono qui i silenzi
 
Abituati a quella Sorte miope
Si impegnano con le parole
In questa concretezza fatta di sogni
Condividendone con te il peso
E quanto hanno di più caro
Accetti?

 
 


lunedì 23 febbraio 2009

Ti ha appena salutato...


 
 
Ti ha appena salutato
E già si riannoda a te questa sua vita
Commuovendosi
Cerca la tua giovane fronte - il tuo sorriso
Intenerita - trema per l’antico affetto
Fuggire vorrebbe lontano – lontano
Ma il suo cuore insiste
Attraversa in punta di piedi la tua serra
Superba landa
Dove nelle profondità - le vastità si ritrovano
Felpata si muove nella tua dimora
Chiede a te di perdonarla
Non ha tenuto in debita considerazione le peculiarità
Assiste alla sera dalla finestra scrutando l’ultima luce
L’incandescente Marte riflette
Ha nostalgia di te - delle tue mani
Ha nostalgia dei baci - dei tuoi sogni
Compresi quelli che non le appartengono
E’ sossopra - nell’imminente incontro
Qualcosa di grande ha consacrato alla sua musa
Non vincerà il pianto questa sera
Veglierà minuziosa sulla ragione
Che con determinazione si attarderà
Conferendoti un dono con mano affettuosa
Incapace com’è di contenerlo
Induce il suo cuore a non trattenerlo
E' così che per te sboccia questo piccolo fiore
Stasera
 
 

domenica 22 febbraio 2009

Mai Distante...


 
 
 
Mai distante
Nella rinnovata veste
Un incanto delimita lo spazio
Rielabora questa esistenza
Lontana dal mondo letterario
Disgiunta dal suo equilibrio affettivo
Confortata soltanto da una fuggevole visione
Rileva - la grandezza del tuo impegno
 
Introdotta com’è nella tua vita
Assorbita da tanta armonia
Ascolta eco che al cuore si racconta
Lei, alla Natura tende
Immutata nella sua forza generosa
Presente sempre e mai distante
 
"Sciupa la sacra solitudine"
Accogliente nella vasta distesa
La sublima
In ciò che più le sta in cuore
Te

venerdì 20 febbraio 2009

Dov’è ancora silenzio

Dov’è ancora silenzio


Sottomesso qui, questo pensiero
Siede astante
Irrigidito da un silenzio
Che non vuole interrompere
Né identificare nel tempo
 
Circospetto si muove
Alla velocità del tessuto liquido
Nascondendosi dentro le sembianze di un piccolo globo
In un percorso non visto asperge la vita

E’ ancora nel silenzio
Quel ricordo che sopravvive
Nei ghiacci più bianchi
Suscitando stupore in te che leggi

Sensazioni che vogliono essere piacevoli
Ancor prima della notte
Si adagiano nell’attesa del respiro finale
Dov’è ancora  silenzio
 
 


Non mi negherò ai ricordi...

 
 
 
 

Non mi negherò ai ricordi
Certa che hanno un loro valore
Percezioni da portare con me
Non le lascerò andare
 
Fortezze a prova del tempo
Inattaccabili
S’alzano al tuo cospetto
Complice il chiaro della luna

 


martedì 17 febbraio 2009

Particelle di azoto ionizzato


 
 
 
Ti sei appoggiato qui
Come una particella d’azoto ionizzato
Rasserenando lo spazio solitario
Lieve - come solo il colore sa essere
Avverto la tua essenza nel vento
Un richiamo scosso - mai uragano
Intimidito l’io - si raccoglie nell’attesa

Sfiora pareti gelide questa vita
Molto più fredde di quanto tu puoi pensare
Solca mari distanti alla sola luce della luna
Si definisce libera - senza concessione
Sostituisce la parola proporsi - in desiderare
Accettando tutto di te - tutto
La tua vita
Il trascorso
Per certo diverso – distinto

Sentimenti in assalto
Per queste emozioni
Che hanno scelto ancora te
Per dare senso e valore al loro mondo
 
 


lunedì 16 febbraio 2009

Per certo spierai delle parole il tema

Abbracciarti
Appoggiare la mia testa sul tuo petto
Sentire il battito del tuo cuore
Il rumore amplificato del sangue
Ascoltare in silenzio
La netta superiorità

Risparmiatrice attenta del tuo enunciare
Grande - tra le regioni del mio cuore
 
 
 
 

A quel parlante silenzioso...


 
 
 
 
E’ notte fonda
Fuori palpiti di vita - Armonie
Ho lasciato gli occhi nel tramonto
Nella sua avvincente atmosfera
Piace a quest’ultima stupire
Molte bellezze sono qui fermate
Così - tra un colle e l’altro
Questa meraviglia esibisce le sue stelle
 
In un clima che sa riconosce l’attesa
Offrendoti questa cartolina
Con immagini che s’impongono
Ombre a ridosso di dune
Montagnole sonnolenti – Silenziose
Straordinario vedere
Straordinario sentire - nelle regioni dell’Io
Mai separate - Ti raccontano
 
Riferiscono dell’intelligenza - della vitalità
Nelle surreali energie
Offrono canyon - posti a controllo
Di questa fantasia che fiancheggiano
Per tornare poi più visibili a te
Quando la luce del giorno attenuerà
Lasciando spazio al buio - alla notte
Dove tenerezza e ostilità lottano
Per la sopravvivenza nel tuo cuore
 
Tu sei molto occupato per inviarmi un sorriso?
Qui è notte fonda...
 


domenica 15 febbraio 2009

Affidabile luna


 
 

Fortunato il cielo che può vedere e contenere le stelle
Che conquista ogni sguardo - il tuo sguardo
Sicuro del segreto dal richiamo alto
 
Destinataria esclusiva
L’affidabile luna

 

Naturalmente...















 
 
Naturalmente - mal si coniuga quest’attesa
Che dispiega sintassi non agevoli
Curandosi soltanto dell’effettiva lesione
 
Questa volta parlerà solo al tuo cuore
Questa volta parlerà di me - a te
Che invochi quella verità esanime
Senza condizioni
Un ghigno beffardo la perseguita
Sferzate - e ancora sferzate colpiscono il cuore
Impegnato oltremodo in questa privazione
 
Spogliato dell’ultima identità - dispera
Vive al riparo della tua icona
Nutrendosi della sola immaginazione
O meglio - con ciò che resta di quel suo cercarti ansioso
Affezionato al quadro della tua esistenza
 
 
In tutto questo tempo - faticosamente e per assurdo
Ha incitato il raggiro…
Sciocchezze - mon ami - sciocchezze
Perfettamente d’accordo con le tue considerazioni
La Natura - è testimone del ripetuto tempo
Del lento oziare tra le piante
Che ama più di questa stessa vita

"… i forti crescono nella solitudine, là dove i deboli languono..."












"...Sarai sempre nel mio angolo nascosto.

Il preferito.

Protetto sempre.

Ead ogni fioritura - ti darò il mio benvenuto

Ed in qualsiasi ora del giorno o della notte tu

Potrai raggiungermi con il tuo profumo."


Così ti penso - Così ti sento...

Così ti penso: immane, china su di un fiore

Osservo i suoi petali delicati

Quasi soffoco per la commozione

Di quella sensazione che in sé racchiude

Dell’aurora i colori

Torno ad osservare la collina – immanente

È tutto un castagneto spoglio – imago

Ivi riposano i miei sogni

Così ti penso

E tu, rammenti ancora la mia voce?

Nutri ancora l’inguaribile pudore?

In me silenti, dormono i ricordi

Nei venti forti, siberiani, ti cerco ancora

Di fiore in fiore, fra i sassi sparsi

Invoco le ali per librarmi in volo

Solo nell’io profondo mi ritrovo

A spiare il tuo sguardo e i suoi segreti

Nuove energie s’impongono – felici –

Nuovi gli impulsi – indistruttibili –

Che i miei occhi avidi – scorrono

Così ti penso

Così ti sento

Presterò attenzione affinché

Tutto sia quiete nel silenzio

Camminerò, come sospesa, non lascerò le orme

BruceròMuta, come di pietra, serrerò le labbra

Ma tu, trattieni a lungo il mio cuore

Astringilo al tuo

Teneramente

Che io avverta questa sensazione

E quando tutto sarà cenere

Non disperare – disperdi questa polvere nel vento –