martedì 30 giugno 2009

Al Supremo Ingegnere


Non ho quella destrezza necessaria
Per dipingere un quadro
Così - invoco quanto di più amo
I monti
Alture in bella vista
Con orgoglio mostrano i loro campanili
Le guglie – gli abissi
Creati per rallegrare lo sguardo
Perche l'uomo potesse tendere verso l'Alto...
Circondati da teneri paesaggi
Da palpiti alati
Piccole - selvagge creature
E’ loro il cielo
E’ loro questo cuore - l’abbraccio forte
Dentro di me vive l’eco del giovane ruscello
Ora laghetto innevato
Ora stagno
Solo a Valle - è possibile guadarlo…
In me
Vivono candidi - i veli delle nebbie dopo un temporale
O forse
Sono soltanto nuvole
Drappi di cielo a questi occhi
Quasi a voler celare qualcosa…
Ad immaginare qualcosa...
Trasparenze sottili
Quasi un respiro del bosco
Incenso al loro Dio - al mio
Più a valle i cespugli
Timidi arbusti
Ovunque fiorisce il Rododendro
Grande è l’elogio - qui
Al Supremo Ingegnere

Antonio Vivaldi La Primavera Four Seasons
http://www.youtube.com/watch?v=wPxaWendWNA&feature=related

lunedì 29 giugno 2009

Lieve...


Ti sei appoggiato qui
Come una particella d’azoto ionizzato
Rasserenando lo spazio solitario
Lieve - come solo il colore sa esserlo

Avverto la tua essenza nel vento
Un richiamo scosso
Ma mai uragano
Intimidito - l’io - si raccoglie nell’attesa…

Sfiora pareti gelide – questa vita
Molte più fredde di quanto tu possa immaginare
Solcando mari distanti
Alla sola luce della luna

Si definisce libera - senza concessione
Sostituisce la parola proporsi - in desiderare
Accettando tutto di te
Tutto
La tua vita - il trascorso
Per certo diverso – distinto

Sentimenti in assalto
Per queste emozioni
Che hanno scelto ancora te
Per dare senso e valore al loro mondo



Darei tutto quello che ho...

Darei tutto quello che ho…
Forse è poco
Darei la mia stessa vita
Prendila
E' nel pacchetto

Ti donerei la primavera di aprile
Ruberei per te le fragranze di maggio
Affiderei nuovi nomi alle stelle
Invocherei sul tuo colle la rugiada
Portandoti primule
Viole

Regalandoti sassolini levigati dalle onde
Sabbia
Bianche conchiglie
Tutto questo
Per vederti sorridere


sabato 27 giugno 2009

La mia psiche:commediante tzigana


La mia psiche
Commediante e tzigana…


Vengono tutti da lontano
Questi pensieri
Vivono in me – mi circondano
Mentre mi adopero al loro ascolto

Ad ognuno di Voi
Appartengono
Tra Voi
Qualcuno m’è particolarmente caro
Caro - al mio cuore
Conosco le tante antichità

Ognuno di Voi - è una storia...
Ed io amo sentirmela ripetere

A te - il mio grazie.

venerdì 26 giugno 2009

"Amo l'autunno...



"Ho già vissuto tutte le morti,
tutte le morti voglio ancora morire,
morire nell'albero la morte lignea,
nella montagna la morte di pietra,
nella sabbia morte di terra,
morte vegetale nell'erba crepitante dell'estate
e la misera, sanguinosa morte degli uomini.

voglio rinascere fiore,
voglio rinascere albero e erba,
pesce e cerbiatto, uccello e farfalla.
E da ogni forma
mi strapperà la nostalgia
in alto ai gradini dell'ultimo dolore
fin dentro il dolore umano...(HH)


Considera i miei limiti


Considera i miei limiti
Ho mobilitato le mie risorse
Le migliori
Per esserti accanto
Non sono qui per contendere
Né per mediare
Resto qui
Nel proposito di esserti utile
Con la superiorità dell’amore universale
Egemonia che nulla chiede
Se non la ricerca affannosa di compiacere
La conciliazione
Il dialogo
La comunione tra essenze
align="center">asia



giovedì 25 giugno 2009

“E adesso - parlami di te - se hai umanità”

“ E adesso - parlami di te - se hai umanità”


Ho conservato un lembo di cuore
Per accogliere me
In un illimitato

Impetuoso - ruolo
Porto con me un decoratore
Con sé - i colori della tavolozza

Gli ruberò un colore
Decisa
A tenermi lontana
Da ogni trepidazione
Scruto i palmi delle mie mani

Non sono vuoti
Non direi…
Nella noncuranza più lieve
Assaporo in te
Quanto me stessa

Vale

Questo mio andare raminga…




Un lembo del tuo cuore – stasera
Per passare la notte
Uno specchio d’acqua tra i monti
Dove poter ammirare la luna

Vedere questo pensiero non affondare…

Frammenti di te
Di me
Stasera
Piumati
Senza nido
Nell’infinito

Al di sotto dei cirri
Ampio
Malinconico

Una donna si è perduta
Senza mai essere ritrovata

mercoledì 24 giugno 2009

"...Sorridi anche se ti si spezza il cuore"


Dentro questo malessere
Riconosco una patologia invasiva
Di quelle che non arrivano ad una diagnosi precisa
Mi ha colto di sorpresa…

Subdola
Nei silenzi
Occupanti illeciti del mio spazio
Priva di una qualsivoglia rimessa
Contagio insolente
Mi possiede rapida
Avara
Del tempo mio migliore

Mi consuma dentro
Spilorcia di parole
Tirata
Mi trascina - di ora in ora
Nella soffocante palude
Nella non volontà di disertare

Scarsa propensione
Pressoché nulla
Tu
Lettore
Sperimenterai queste impunità…
Tacite
Fedeli
Che ti riconoscono ”amico”
Nei contrasti di un tramonto
Nei cieli tersi di un’alba
Carichi d’aneddoti...

Dei quali
Questa mente si fregia
In speciali avvenenze


*****



Ho rincorso il mondo dacchè sei partito
Un solo pensiero
Farti trovare questo cuore accogliente
Al tuo ritorno

*****


Posso ancora perdermi
Da qui
E' ancora possibile disertare
Sotto lo sfondo azzurrato
Verso il colle

Brilla la piccola luce *
Riconosce l’Oriente
Che
Visto da qui
Sembra promettere consensi…

Intese
Non più lontane
Né da me distanti

Una stella pulsa…
Nella sua luce bianca
Colma questo cielo
Di fiducia in fiducia
Circondando l’anima di aneliti nuovi

Sogni sospesi
Tra il concreto e l’affascinante

martedì 23 giugno 2009

Ti ho cercato



Ti ho cercato
In quest' ansia crescente
Ti ho desiderato
Tra le moltitudini di persone
Rafforzando le ricerche...
Rinnovando la speranza
Stimolando la fantasia
Con intensità
Con cuore esaltato
In questo idealizzare...
Ti ho cercato
Mai sazia di te vita
Generosa
Incolore
Grigia
Ti ho cercato
Dissipando il mio cuore in questo bene
Per superiorità dell’anima
Per disprezzo alle banalità
Ti ho cercato
Nelle nebbie migranti
Nelle albe fulgenti
Correndo
Cantando
Con viso invecchiato
Con sorriso stanco
Ti ho cercato
Nelle parole incantate
Nelle parole velate
Nella mestizia
Nelle parole non dette
Ti ho cercato
Mai sazia di te - anima bella
Volevo farti dono di queste delizie
Nell’ardore poetico
Nel gioco amoroso...
Nell’effimero senso
Nell’appassimento incipiente
E’ questo il messaggio...
Sottigliezza lieve - che di te si veste…
In questa estate affiorante
Ti cerco ancora
Fra i petali di una rosa appassita
Ho suggellato la mia angoscia
Discesa dal cielo

lunedì 22 giugno 2009

Silenzi...


 
Non so cosa stai facendo
Né cosa stai osservando
T’invito qui – sul mio terrazzo
Per me è una domenica come tante altre
Un compleanno ancora da festeggiare
Otto persone da ospitare

Non è mai stata vuota questa casa
Né la mia anima
Invoco il cielo sul nostro breve incontro
Perché non cadano altri silenzi

Sai - se mi volto
Osservo ancora la tua immagine
Il tuo sorriso - l’accoglienza
Eco mi riporta la voce
Che probabilità ho di rivederti?
Dimmi - non impallidirò
Piuttosto - dimmi se tu oggi
Ultima domenica di maggio - sei stato da me

Ho messo le ali per volare da te
Volevo stupirti
Ho continuato a fissare quel punto
Nonostante la pioggia e la leggera foschia

Mi sono attardata verso la tua chiesa
Ma l’ho trovata vuota
Non so dove vivi adesso
Da me vivono i silenzi
Ricordi? noi eravamo....
Dimmi
Cos’è l’amore per te? Cos'è?
 
 

A te che ami il mare





L'acqua - la insegna la sete:
La terra - gli oceani trascorsi.
Lo slancio - l'angoscia -
La pace - la raccontano le battaglie -
L'amore - i tumoli della memoria -
Gli uccelli, la neve  

(1859 ED)

domenica 21 giugno 2009

*****

Esibisco alla terra il mio sconforto
Non posso non pensare...
E’ un commiato per nulla chiesto
E il dolore erge pareti
Tra lui è me
- un’intercapedine -
Nonostante l’agio dei ricordi
Lo rifiuto
"Per abilità e sospiri"

sabato 20 giugno 2009

Verso un Amore



Un pensiero vola lontano
Non sfiorato da alcuno
In una parte del globo
Che l’anima ha reso irreale
Si muove
Nel paese dei miti
Nei ghiacci perenni…
Nelle nevi più bianche
Nei venti polari
Attraversato
Dagli Orsi
Delle volpi argentate
Delle foche bambine
Un mondo ostile
A volte impervio
Il più delle volte irraggiungibile
Eppure Possibile
Sotto ad un cielo sfavillante
Nel sole di mezzanotte
Dove il silenzio ha ingoiato la tristezza
Dove la disperazione
Vale la sopravvivenza
Sì lotta per la vita senza rumore…
Adattata alle possibilità
All’intuizione
Lontano da sguardi indiscreti…
“Si marcia sul pack”avvolti dai ghiacciai
Si fa presa nelle nevi
Gelide
Immacolate
E questo pensiero si fa più attento
Sviluppandosi...
Esce dalla sua prigionia

venerdì 19 giugno 2009

Semplicemente


Alla mia meraviglia....

Buonanotte Bene






Cercherò di dormire un po’
Non guardarmi
Vorrei riposare all’ombra del tuo pensiero
Considerato che
E’ difficile per questo cuore
Sostare nell’oscurità

Ha trascorso viali invalicabili
Sempre al vaglio di un tesoro
Filtrando ogni possibile viaggio
Rivelando la sua forza
Condividendo l’anima con l’Universo

Ti veniva incontro…

Mentre tu - probabilmente
Al riparo di un giudizio affrettato
Ti comportavi in maniera del tutto convenzionale
Orbo del torto

Non ricordo più dove ho incontrato l’amore
Anche se tutti i giorni - mi spendo un po’di più…

Raffinatezze
Sono presenti qui
Senza conoscere proroghe
Anche a costo di suscitare scompigli

Per favore
Non dire
Trattieni il riposo



giovedì 18 giugno 2009

Quelli come te - fragili e forti

Quelli come te
Non si curano di vincere
Attraggono
Si cullano nel sogno
Al riparo da occhi indiscreti
Rapiscono
Facendo vibrare le corde più sensibili del cuore
A quelle come me

Che camminano sole per le strade di Roma
Per quartieri importanti
Che osservano monumenti famosi
Aspettando che qualcuno gli dia un’anima
Aspettando una voce

Quelli come te
Deconcentrati apparentemente
Hanno mille argomenti
In decine di letture
Attratti da quei trattati filosofici…
Non si possiedono mai
Destinati a vivere in eterno

Quelli come te
Si amano
In questa e nell’altra esistenza
Hanno carattere
Sorprendono sempre
Fragili e forti assecondano il mondo
Vivono i cuori
Dimenticano il superfluo
E si raccontano nelle loro lontane alchimie…

Quelli come te
Si aggirano stanchi – a volte felici
Sorprendenti sempre
Piangono nella gioia
Vivono i silenzi
Belli dentro
Unici
Unici
Nella loro complessità
Sono capaci d’amare
Perché capaci di amore
“…accendono l’anima di un desiderio vivissimo”

Quelli come te
Combattono la vita con la loro ingenuità disarmante
Con orgoglio
Con dignità sempre
Non mostrano il fianco all’ipocrisia…
Soccombono soltanto davanti a un piccolo fiore

Quelli come te
Sono amati da me
Donna
Poeta
Quale dolce unica follia…

Quelli come te
Non sono destinati alle staffilate negli occhi
Sono persone amabili
Da incontrare
Nel cammino di ognuno di noi

Quelli come te
Conoscono l'amore
E cosa voglia dire
Amare

mercoledì 17 giugno 2009

L'amore ti ama



Ti chiamerò con il tuo nome di battesimo
E’ l’unica possibilità che ho per il mio prossimo libro
Ti chiamerò in causa
Per offrirti qualcosa di me
Qualcosa alla quale io tengo
Non basta più quella carezza
Né quella del vento a ricordare
Né la pioggia di quella sera

Ci sono affetti talmente importanti
Che attraversano letteralmente
Familiarmente
La persona
Vivono a ridosso
Della nostra stessa impalcatura
Stabilizzandosi là…
Dove nascono i sogni

Non possono sfuggire all’incantesimo
Che si è venuto a creare
Né servirà cercarli in quel qualcuno che
Acceleri i nostri battiti
Poiché
Dello stesso respiro si è già fatto dono
L’ultima frase è in questa identità
Consolidata…

Ricorda
Ci sono nodi che nessuno può sciogliere
L’amore non si spezza…
Può inarcare
Tornado a rinascere più forte di prima
E’ ninfa vitale
E' l’Araba Fenice
Rivive…

A volte
È meglio un dolore
Di una gioia appena annunciata…
Ci sono vuoti che ci lasciano nella miseria più vasta
I silenzi
E il ricordo è solo una piccola goccia
In un mare che appare deserto
Qui - malinconicamente vissuto

Ti amo sai…

lunedì 15 giugno 2009

Sei ancora il mio canto


Muterò il mio aspetto
Muterò il mio verso
Ordinerò al mio cuore
Di accumulare indicibili dolcezze
Alla mia penna
Chiederò di allinearsi al tuo pensiero
Quando scrivevo per te…
Tu mi leggevi - ed in cuor tuo - ero il tuo calore
Così
Filtravo la mia continuità
La fluidità dei miei scritti
Scrivevo ancora per te…
In accompagno sincero - tu - esistevi nei miei versi

Quando tu scrivevi per me
Accendevi la mia immaginazione
Sconfinata
L’io si esaminava in volo
Quando tu - scrivevi per me
Nutrivi la mia speranza
Allietavi i miei sogni
Captavo i tuoi messaggi segreti…
Scrivevi ancora per me…
Ora
Sono ancora io - a scrivere di te
Per me
Ho appreso da te
In fatti di cuore sei maestro assoluto
I tuoi trasporti amorosi?
Quel tuo amare da uomo…com’è?
Mi chiedo ancora oggi
Com’è?
Sì - scriverò ancora per te
Per me - non esiste altra possibilità
Che voler apprendere “quel tuo amare da uomo”
Io amo da donna
Piccola donna - se vuoi
E - credo che - non mi discosterò mai dall’amore
E’ una necessità per me
Inoltrarmi…

Procedendo in accolllo di pensieri elevati
Con una sola differenza
Tu ami la fisicità
Io
L’amore



domenica 14 giugno 2009

Tu - non mi basti più


Tu - non mi basti più
Ho camminato non poco - per raggiungerti
Ho fatto l’abitudine alla fatica
Alla lontananza
E mai ti ho consegnato alla rinuncia

Avevo ripreso a sperare
L’ultimo tempo - lo sentivo amico
A quanto sembra
Con l’ultima notte - ho perduto tutto
E’ così?

Leggo
Non voglio dormire
Dentro di me desidero altro…
Distinguo stasera
Un futuro per questa matita
Che sappia scorgersi
Che conosca quel dipingere dell’immaginario
Che distingua i colori…

Che sappia donarti pennellate lievi
Espressive
Accarezzandoti l’anima
Accarezzandoti l'anima
Limpida

Vorrei stupirti stasera
Vorrei t'impressionasse - questa poesia

Nessuna severità è mai giunta a tanto
Bucherà quel buio
Penetrerà il tuo sogno
E’ un cuore vivo quello che parla
Estasiato dalla Poesia
Musa
In questa contemplazione

Disegnerà la Natura
N’avvertirai l’aria frizzante e lieve
Nell’accoglienza della primavera
Bouquet
Accuratamente scelto
Avvertirai quelle ataviche sensazioni…

Nuovamente
Ti condurrà a me
Come se “io” esistessi
Come se ”io” esistessi
Dentro il tuo sogno
Come se io…

Onde dubbiose
Delicate
Forti
Silhouette in bianco e nero
Velieri in questa memoria

Un saluto

Un fiore per Voi - che tacitamente - incoraggiate questa penna.
Il mio grazie.
franca mancini

venerdì 12 giugno 2009

Allo Spleen della Rocca




...è un vagito odoroso di lui
L’illuminazione dell’anima
Nel linguaggio muto del cuore

Reso perfetto
Dal chiarore della luna – stasera

Signora
Delle mie illusioni


giovedì 11 giugno 2009

In questa Vita


In questa vita ci sono molti fiordi
Nel cuore
Ingressi
Ma è fatto divieto ai ricordi di fuoriuscire…
Sempre con me
Ti ricordo sempre
Sei proprio come io ti fantasticavo
Buona giornata vita

mercoledì 10 giugno 2009

Come foglie soffici...

Come foglie soffici
Questi pensieri bussano a te
Desiderano fare la tua conoscenza…
Nonostante ti accertino qui
Nel confuso cogliere
Attimi di attesa
Lunga
Sofferta
Di fronte ad un pubblico distratto…
Prima di te
Avevano a cuore l’Infinito
Ora
Avvertono l’esigenza di nascondere quelle ricchezze…
La tua anima è altrove
Distante sempre
Loro
Ne ravvisano la fuga
Interrompono qui i silenzi...
Abituati a quella
Sorte miope
Si impegnano con le parole
In questa concretezza fatta di sogni
Immediatamente
Condividendone con te il peso
E quanto hanno di più caro
Accetti?

martedì 9 giugno 2009

Non perderò di vista l'incanto

Non perderò di vista l’incanto…
Sarò eccessiva con me stessa
Nessun rimprovero
Nessun dispetto
In questa piccola complessità
Coglierò il presente
Comprendendone il senso
Gli indizi
Frammenti autentici
Per una vita ben congeniata
Velatamente
Innamorata dell’amore
Della vita
Confortata spesso
Da una solitudine voluta
Assoluta
Dove attendere la quiete
E' passione
Circondata dall’amica più cara
L’immaginazione
Nutrimento per questa mente bambina
Che
Sovente inventa una via d’uscita
Vicaria
Alla stessa vita
Dove le interminabili attese
Restano
Riservandole sorprese
Nell’io segreto
Consapevole di una felicità irrinunciabile
Riconosciuta
Nell’Universale Armonia

lunedì 8 giugno 2009

Omaggio alla tua distanza...



Ti mostrerò quel mondo
Dove non cantano le allodole
Né ripari all’ombra del tenero fogliame
Né germogliano fiori
Rifletterai nel Cosmo
Rallegrandoti nel sogno
Riuscirai a vedere quel Cielo…
L’autentica finestra sotto la
Concava Volta
Tra le infinite stelle
Ammassi
Di
Galassie
Sconfinate
Lontani milioni d’anni luce
Osserverai il loro volto
A volte - a spirale
Leggero
Velato
Per noi - soltanto deboli aloni
Che in sé racchiudono
Infinite masse solari
Nei pressi della nostra Via Lattea
Esistono mondi distanti
Inquieti
Solitari
Dove gli stessi venti soffiano caldi
Forti
Pungenti
Gelidi
Ed il pulviscolo che lasciano
Parla di luoghi ancor più lontani…
Andiamoci

Ti racconterà...

Andiamo
Non essere diffidente …
Quel primo fiocco candido e freddo
Ti racconterà del freddo di un’anima
Ti dirà - come la solitudine
Porta con sé un silenzio dolente
Dolente

Ti parlerà di questa Donna
Di come voleva per sé l’Infinito
Ad onta del gelo
A dispetto dell’antico vuoto…

Nonostante i silenzi
Ti svelerà
Di come oggi vive
Vive
Nel giardino smisuratamente amato
Attingendo al pozzo un po’ d’acqua per non morire

Non sfuggirà alla tua attenzione
Questo pensare composto
Né la roccia che - hai appellato “forte dentro”
Avallandone il percorso…
Nel suo procedere levigato

…Oh, se solo tu - fossi qui
O meglio - fossi io da te…

Ti scruterei dentro
Per ritrovarmi nella tua stessa osservazione
Alloggiando da te
Quest’anima
Non avvertirebbe più - quel suo raggelare al sole

venerdì 5 giugno 2009

Non rispondere subito – non ora…


http://www.youtube.com/watch?v=o_YDeDd9_Pk&feature=related


Non rispondere subito – non ora…

…non è necessario che tu - risponda subito
Puoi avvalerti del silenzio
Meglio farmi raggiungere da un notturno
Da una qualsivoglia melodia per piano

Sì – un notturno - adoro Chopin

Abitami al buio
Continuando a provare per me
Quella stessa ammirazione...
Che sia profonda
Che sia anima
Che sia vera

Riscopriti in questo sentire
Lo stesso che aiuta me - ad andare avanti
E’ l’anima nelle mani
E’ la nota che esplode dentro
E’ il mio notturno più intenso

Tattiche - strategie
Chiamano forte
Colmano la distanza
Per questo fragile cuore
Tu
Trovaci equilibrio
Intonazione
Forza
VIGORE

…non rispondere subito
Non ora



giovedì 4 giugno 2009

Così guardo alla vita...


Soffia
Sul mio cuore
Il vento questa sera
Soffia
Tra le mie rose
Sussurrando qualcosa - all’adulta primavera
Che tende i propri orecchi
Tra le foglie lucide e sparse

Esplode
Nei colori mutevoli
Nel breve segnale di maggio
Qui
Nella vita campestre
Cambiando ogni giorno il suo aspetto
Il suo modo di porsi
Boutique
Vestiti innocenti
Oggi
Domani
Un po’ più gualciti…
Nell’aspetto maturo del grano
Trova difesa il turchino di un fiordaliso

Così guardo alla vita
Incapace di mutare alcun che…
Nel bisogno incombente di te
Si erge
L’Io
Alla ricerca di quell’ammissione
Riferita
Alla gioia di una sola parola
La tua




mercoledì 3 giugno 2009

Impronte leggere.....



Ricercala nella notte
Questa voce
Che - per sì grande tempo - hai ignorato
Cercala nelle tue profondità…

Voltati
Guarda verso quella direzione…
E’ ancora immutata
Vive nella tua fantasia
Ti avvolgerà
Ti avvolgerà…

Raggiungendoti
Arriverà al suo obiettivo
Nonostante i divieti
Ti asseconderà
*****
Tutto è racchiuso nella sua forza
Nella sua creatività…

Tu - conserva quel poco di felicità
Io cercherò di amarmi un po’ di più
Per farti piacere
Tuttavia - continuerai ad esistere
Qui
Nelle tue impronte leggere

Un volo


martedì 2 giugno 2009

Alla voce del silenzio



C’è di più
Tu ti proponi come un’emozione
Mai sopita
Mai nebulosa l’icona
Lungamente osservata
Alla luce dei ricordi

Al di dentro del tempo - nella successione d’istanti
Inesauribili
Senza tempo nell’Infinito
Dove più tu non osi
In questa realtà mai soffocata
Comodo
Resti

Cesellando gli argini
Per plaudirmi in silenzio
Pulsante come sempre
Nei sogni più trasgressivi

Dove entrambi
Amiamo perderci
...Tua

lunedì 1 giugno 2009

Adoravo quella brezza estiva

Fieramente – assaporo il mio passato
Valicando le ore - interminabili – se pensate al futuro
Brevi troppo - se vissute al presente
Così rivivo i giorni della mia estate
Mentre l’infinità prende lunghezze

Adoravo quella brezza estiva
Il profumo intenso della campagna
Rievocare quel tempo è una gioia immensa
E’ come fare parte attiva dell’Universo
Me lo suggerisce - l’età matura

E’ un capillare dovere…
Il vento ne purifica il ricordo
Tutto intorno è vita villana
Via - via - che celebro il passato
Assumo le sembianze di una roccia
Di come l’io sia stato forte – determinato
Di come Dio - aiuta nel bisogno

Al sicuro oggi – se lo immagina la rimembranza
Tra i miti di allora
Passa questo presente
E’ già lontano ieri…
Non serve la bussola
Non saprei come orientarla

Ma di una certezza sono appagata
L’ abitudine al dolore
Che non rinnego
Né tralascerò per lui – questa mia fede
Consapevole
Della tua solitudine

“A chi ti e nemico – sono mortale nemica”

Alimentando speranze...


E’ un suolo disuguale
Quello dell’anima mia…
Ed ancor peggio
Ha perduto il suo smalto iniziale
Accomiatandosi dal giorno
Ha perduto i suoi colori
Ed ora - oziosa - si muove assorta
Congedandosi anche dalla stessa notte
Perché suggerire alla mente
Quel pensiero immutabile?
Perché sognare quello che non si può ottenere?!
Cos’è che mi atterrisce?
Se ogni attimo vissuto presso di te mi trattiene?
Vorrei che non vi fosse nessun minuto
Del mio tempo - che non mi riconduca a te…
Vorrei non annoiarmi mai nel tuo pensiero
Ho ancora sete
E lo sa bene la mia bocca
Quanta acqua fittizia
Guada questo percorso