giovedì 10 maggio 2012

La tua essenza





“...La tua essenza 
tra nuvole di particelle smarrite 
e ioni infuocati  trafigge l'etere  
per generare mondi incantati.”  (I.C.)                          



 
Ho cercato questo silenzio
L’ho voluto
Era quello che cercavo
Non sentirlo straniero - né scortese
Solo i bambini fanno un grande schiamazzo
Per quanto mi riguarda – amo i silenzi
Che  popolo di noi - del nostro tempo 

Porterò la mia parte in questa sofferenza
Ma anche quella briciola di felicità
Ho chiesto del tempo ancora
Prima che tu possa essere un ricordo
Nel mio frutteto resti ancora una primizia

Colmerò questa trafittura con dei fili d’erba
Colmerò il vuoto ascoltando l’usignolo
Placherò questo mio livore  – sei stato da me
Amo la tua ombra – con coraggio
Con speranza ancora

Guarderò verso Marte – osserverò
Quella “crosta vermiglia contenente ossidi ferrosi”
Proverò a intravedere quelle polveri cosmiche rese incandescenti
Acquieterò così questa mia anima
Tra gli infiniti spazi

Ricercherò tra loro quelle spore di felci
A una - a una - te le invierò
Sprigionerò i tuoi cristalli di arsenico
Li curerò con lo stesso  ossido
La vita ha bisogno di linfa vitale
La vita ha bisogno di amore


Non ti legherà oltre in questo affetto
Che  non ama  vincoli 
Solo se - nel tempo - dovessimo incontrarci ancora
Parleremo di come abbiamo interrotto il sogno
Di come entrambi - abbiamo acceso i colori dell’arcobaleno
Tenendo bassa la febbre per non delirare
Spogliandoci
Evidenzieremo la nostra anima ancora pura


fm

2 commenti:

DR ha detto...

il silenzio non è mai straniero: è riflessione, è preghiera, è sentirsi in armonia con il mondo, è amore...

Asia ha detto...

Sì Renoir, come un giorno d'estate.
Un abbraccio a te. asia