Si
è svelato a me quel mare in tempesta
Chiedendomi
di non fare parola Ma di urlare – sì
Ho
visto la vastità
Delle
sue profondità Rivelarsi improvvisamente
Non ha mascherato la sua rabbia
Nonostante le magnifiche creature
Che lo popolano - alghe e perle comprese
Ricusa quel passaggio – l’offende
Riappare
qui lo stupore delle ondine
La
loro velocità - Il loro sarcasmoRientrare a forza verso gli abissi
Per sollevarsi poi contro l’inettitudine
Biasimandola
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