lunedì 19 ottobre 2015

Alla mia Musa





Non lascerò scappare la mia Musa
Sempre pronta ad ammirare il paesaggio
Arcobaleni colorati su sguardi timidi
È una compagna silenziosa
Lieve come una visione
 
Talvolta chiudo gli occhi per pensarti
Per la gioia del cuore e della mente
Accorgendomi del diradare delle nebbie
Fra foglie cadute e il grigiore del tempo

Ciascuno di noi due si osserva di sottecchi
 Misurandosi
- mai mancanti di memoria -
Ci sottraiamo alle spire del momento

Tutto è riportato qui fedelmente
Obbediente all’armonia di un sogno


2 commenti:

DR ha detto...

Continua, Asia. La Musa è la voce di dentro

Renoir

Asia ha detto...

Mi verrebbe da dire: "O sofista - è per te".
Ovviamente, non me ne vogliano le tue lettrici, né, le persone che ami, considerata la stima per la tua filosofia, ritengo di poco conto questo sostantivo.
Ciao e ben ritrovato fra le mie piccole cose. Asia