mercoledì 13 novembre 2013

*****



Amici
Sono incespicata nel suo sorriso
Cadendo - ho potuto vedere il suo sguardo
Dal basso verso l’alto
Levato in diagonale verso l’infinito
Ho colto l’azzurrità più lontana
Quasi a voler raggiungere il sole
A cauzione di uno stabile dominio

Inutilmente ho atteso altre informazioni
Ritenute private - Intime
E ora - decifrando i tratti di quel viso
Chinato, sotto la pressione del suo abbraccio
Non ho potuto porvi rimedio
Non avrei voluto - all’indomani di una solitudine

Può spezzare il cuore, la scoperta
 
Che non respingo
Piuttosto, la tratto come un guanto di seta
Vivendola al riparo della sua stessa ombra
Senza discutere su chi avesse la priorità

Nemmeno l’autorità del vento
Avrebbe avuto presa in quell'attimo
Né il languore della luna
Svelta, svelta, l’ho fatto sedere a tavola
E poi, agile, l’ho fatto scivolare nel mio abbraccio

Non ho dimenticato gli slanci - Né la passione
Che si offrono qui - nel canto
Imparato a memoria come uno spartito
Che a tutt’oggi - ricerco dappertutto



2 commenti:

DR ha detto...

dickinsoniana

Asia ha detto...

Emily è la mia Bibbia. Conosco i miei limiti e, lei è insuperabile. Ciao Renoir