Amici
Sono incespicata nel suo sorriso
Cadendo - ho potuto vedere il suo sguardo
Dal
basso verso l’alto Cadendo - ho potuto vedere il suo sguardo
Levato in diagonale verso l’infinito
Ho colto l’azzurrità più lontana
Quasi a voler raggiungere il sole
A cauzione di uno stabile dominio
Inutilmente ho atteso altre informazioni
Ritenute private - Intime
E ora - decifrando i tratti di quel viso
Chinato, sotto la pressione del suo abbraccio
Non ho potuto porvi rimedio
Non avrei voluto - all’indomani di una solitudine
Può spezzare il cuore, la scoperta
Che
non respingo
Piuttosto, la tratto come
un guanto di seta
Vivendola al riparo della sua stessa ombra
Senza discutere su chi avesse la priorità
Nemmeno l’autorità del vento
Avrebbe avuto presa in quell'attimo
Né il languore della luna
Svelta, svelta, l’ho fatto sedere a tavola
E poi, agile, l’ho fatto scivolare nel mio abbraccio
Non ho dimenticato gli slanci - Né la passione
Che si offrono qui - nel canto
Imparato a memoria come uno spartito
Che a tutt’oggi - ricerco dappertutto
Vivendola al riparo della sua stessa ombra
Senza discutere su chi avesse la priorità
Nemmeno l’autorità del vento
Avrebbe avuto presa in quell'attimo
Né il languore della luna
Svelta, svelta, l’ho fatto sedere a tavola
E poi, agile, l’ho fatto scivolare nel mio abbraccio
Non ho dimenticato gli slanci - Né la passione
Che si offrono qui - nel canto
Imparato a memoria come uno spartito
Che a tutt’oggi - ricerco dappertutto
2 commenti:
dickinsoniana
Emily è la mia Bibbia. Conosco i miei limiti e, lei è insuperabile. Ciao Renoir
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