lunedì 23 febbraio 2009

Ti ha appena salutato...


 
 
Ti ha appena salutato
E già si riannoda a te questa sua vita
Commuovendosi
Cerca la tua giovane fronte - il tuo sorriso
Intenerita - trema per l’antico affetto
Fuggire vorrebbe lontano – lontano
Ma il suo cuore insiste
Attraversa in punta di piedi la tua serra
Superba landa
Dove nelle profondità - le vastità si ritrovano
Felpata si muove nella tua dimora
Chiede a te di perdonarla
Non ha tenuto in debita considerazione le peculiarità
Assiste alla sera dalla finestra scrutando l’ultima luce
L’incandescente Marte riflette
Ha nostalgia di te - delle tue mani
Ha nostalgia dei baci - dei tuoi sogni
Compresi quelli che non le appartengono
E’ sossopra - nell’imminente incontro
Qualcosa di grande ha consacrato alla sua musa
Non vincerà il pianto questa sera
Veglierà minuziosa sulla ragione
Che con determinazione si attarderà
Conferendoti un dono con mano affettuosa
Incapace com’è di contenerlo
Induce il suo cuore a non trattenerlo
E' così che per te sboccia questo piccolo fiore
Stasera
 
 

3 commenti:

DR ha detto...

È il procedimento con cui nasce una poesia quello che descrivi: l'emozione che urge e impone di trasformarla in versi.

Asia ha detto...

Incidentalmente, mi racconto. Il mio grazie affettuoso Renoir.

Asia ha detto...

Daniele, non sono riuscita a commentare le tue ultime due.
Le ho trovate adorabili entrambe...anche se, la penultima, l'ho trovata più deliziosa nella sua malinconica ironia...Magnifico Ami. Grazie. asia