domenica 27 giugno 2010

Insondabili profondità


















Vorrei poter attingere alla forza della persuasione
Per ottenere quella conoscenza
Dove gli elementi sono sorvegliati
In questa Era tecnologica

E’ remoto quel passato - affascinante sempre
Nelle civiltà sempre si ritrova
Nei monumenti - nei templi
Laddove ogni sacrificio era offerto agli dei

Culture andate - dalla sumera all’andina - altre
Rinascimento europeo ti acclama
Ha avuto fede in te la scienza
Da Galilei a Keplero - Copernico - Newton
Sfide celesti - per una filosofia sociale

E’ il mondo della fisica - della chimica
Della geologia - dell’ingegneria quantistica - della biologia
Sovrannaturale sentire
Scienze pulite che non ledono questa nostra sfera
Altri sono i fattori inquinanti
Altri - ad altri le responsabilità...


Tu, hai ancora uno spazio infinito, tranquillo , ordinato
È nuova la tua finestra sul cosmo smisurato
Radioastronomia
E’ d’obbligo l’accoglienza per il radiotelescopio
Salutare per gli oggetti strani non percepibili a occhio nudo
E’ degli anni settanta la scoperta
Di quel telescopio a neutrini che del sole osserva
Le particelle più remote - le Subatomiche - elusive

Raffinato lignaggio è quel telescopio
A onde gravitazionali
Che dei buchi neri la scienza
Ancora timida si muove

Vorrei viaggiare anch’io nei cinquecento secondi
Che dista la luce dalla terra al sole
E sarebbero soltanto centocinquanta milioni di chilometri
Che dal sole mi separano
E incontrare ancora te - oltre questo spazio
Chissà quanto distante ancora sei

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