lunedì 19 marzo 2012

Dove sovente lo sguardo stupisce





In ossequioso ascolto dei giorni che vanno
Con passi felpati disperdo la mia voce
Che dolcemente si racconta al cuore
E’ un mondo ostile - eppure sempre affascinante
Lentamente dilatano le pupille

E’ uno spettacolo inimmaginabile
Paesaggi lunari mi accolgono
Mentre intrepido il vento - i semi disperde

Interminabili scenografie
Mutevoli sempre
Vagabondaggi e feste fra gli alti piani
Popolati da selvagge creature
Fascino sublime - ansiosi sono i tuoi animali

Sovente ha riposato il mio cuore in queste fantasie
Tra l’ospitale accoglienza della gente semplice
Che tuttora vive nel ricordo di quel saluto

Amati monti – quando gli impegni saranno finiti
Sarò più spesso da voi
Nel frattempo - porto con me le vostre vette
La roccia fredda e scura
Di una notte gelida e senza luna
Sebbene all’alba sempre rifiorente

Ho portato con me alcuni sassi
Dove la mica in gran quantità riverbera al sole
Formata qui - in quest’armonia
Il suo silenzio mi dona uno stato d’animo particolare
Rivivendo le celate malinconie

Le avvolgerò con le nuvole - stasera
Spiegherò quel drappo che avvolge i miei pensieri
Dove sovente lo sguardo stupisce
Consolando l’anima

Arriva in fretta - tempo



fm

2 commenti:

DR ha detto...

è una nostalgia che ben conosco... io però invece che i sassi interrogo le conchiglie

Asia ha detto...

Caro Ami, come Emily, rincorro farfalle che non acchiappo. Così come oltremodo bella la tua nostalgia. asia