venerdì 30 ottobre 2009

Rubavamo la pace alla luna




Dove andranno a finire i miei sogni?
A volte invadono la mente - anche dopo...
Conferendo importanza a questa mensa

Li ho invitati personalmente
Insieme: invito colui che vuol fare ritorno
Nel silenzio di questa vastità

A voce bassa ti formulerò dei codici
Per quelle risposte che so avresti voluto significare
A domande inattese

Segreti condivisi
Inverosimili affinità
Ricordi?
Rubavamo la pace alla luna

Balsamo
Al nostro sentire



P.S.:
Le ho riproposte perchè care al mio cuore.
Colgo l'occasione per dare il mio benvenuto a Mary e Albania.
Confidando in sensazioni piacevoli per loro.
Grazie.
Asia

"Tutti abbiamo momenti di polvere. Poi - la profondità"




Seduta davanti al mio desiderio
Lo osservo con l’anima negli occhi
Mi siede di fronte
Protetto dalla parete
E’ lì…
Non ha scampo
Nessuna via di fuga
Ed è ancora la sua voce a cingermi

Lui parla di possibilità
Di piccole confidenze
Di probabili eventualità tra noi
Mi chiede - che veste indossa l’incontro

Che importanza ha
Che importanza può avere
Se il sibilo del vento più non gli racconta
Non ha notizia di me
Che non lo piegherò mai al mio volere
Il patto è - che non chieda a me di metabolizzare

Infatti - è quasi voler cercare vita nell’oceano
Non sono esperta di navigazione
E le onde sono sacre al dio degli abissi
Invano chiederò perché m’è tutto vinto
Inutilmente

Timida verso questo tempo
Dacché l’essenza sua m’è ritrattata
Ne avverto il privilegio
Irrinunciabile

Per questa stessa vita
Non servirà il succedaneo stordimento
Né acquisti privi di reale necessità
Un male esistenziale che non avallerà mai quest’amica

Nessun rifiuto per parte sua
Nessuna esitazione
Pronta a donare tutto
Tutto è obbligato in questa nostalgia

Tutto - E qui ritorna come dono il sogno
"Nei momenti di profondità assoluta"

giovedì 29 ottobre 2009

Senza fine

Senza fine
Soprappensiero
M’intrattengo con il silenzio
Ne ascolto i palpiti
– spingendomi verso il fiume i campi -

Ho chiesto al ruscello il permesso di dissetarmi
Al “patriarca del bosco” ho elemosinato ristoro
Riprendendo la mia conversazione mentale
- con il tuo essere assente -

Divido con te l’aria mite di Ottobre
La gioia novella del tuo casolare
Il respiro del mare
Un vecchio libro
La mia fetta di pane

E’ ancora freddo nell’anima
Ammutolisce il cuore
Avvolto com’è nel tramonto
Nei giorni in cui non mi vivi accanto



fm

E.Sodergran

“Imparerò ad amare quelle lunghe ore malate dell’esistenza,
gli angusti anni di smania,
quanto i brevi momenti in cui il deserto fiorisce”

E.Sodergran.

La mia lettera al Mondo

Amico Caro,

Alla solitudine ho affidato quel lungo spazio che raggiunge il cuore. Nebbie intense, profonde. Lungo è il tempo per apprendere l'amicizia, l'amore. Ho riposato il mio cuore nella poesia. Calata nelle sue gioie, nelle tristezze infinite.
Ho avuto conferme: tante le umani debolezze.
Testimoni oculari nell'incerta strada della comprensione.
La tua amicizia, che ritengo spontanea, mi onora.
Grazie della fotografia. Io, sono solo una piccola donna.
Spero tu voglia ancora leggermi e commentarmi.
Le recensioni sono la parte più complessa dei testi.
E' calarsi nell'immaginario dell'artista e, credo, almeno per quanto mi riguarda, è impresa ardua, pressoché impossibile.
Cercherò fra i mille fiori di poter scorgere quell'Ape che, a occhio, riconosca lo stelo.
Le mie congratulazioni per i testi inattesi, per quest’amicizia nascente, che spero, poter consolidare nel tempo. Di proposito non ti ho inviato l’ultima fatica letteraria.
La ritengo particolare, così, per non accrescere pene ad altre solitudini, mi sono astenuta. Vuoi scusarmi?
Per te, desidero il meglio, quindi confido nel paesaggio, per quello, non c’è bisogno della penna, né della lingua, né dei polmoni. “C’è solo la vista, e se ci fosse oscurata anche questa, avremmo entrambi, gli occhi della mente".

Ti voglio bene, ma questa è altra cosa.
Un piccolo gesto poetico per te.

Il miglior viaggio

A breve
Quando il clima mite sfiorerà le gemme
E d’improvviso colorerà gli spazi
Quest’amica - osserverà i germogli per te
E’ consapevole di non stizzire il tuo mondo
Lei te li offre serenamente
Così – com’è oltremodo serena nel conoscere l’oscurità

Vivi nell’Edificio Sacro
Diletto
Lei ti ricorda sempre
Ha religiosità nel suo conciliare
Come fede ripone nella poesia Te
Il suo miglior viaggio


fm

mercoledì 28 ottobre 2009

E tu mi pensi mai?




Ti penso sai
Complici i giorni di pioggia
I teneri ricordi che ancora oggi
Adescano l’anima
In quest’autunno da vivere

L’anima ha stravaganti ripari
Ricorda come le ore scorrevano felici
Forse tu più non ricordi
Più non hai memoria per i giorni di miele

Eravamo felici
Felici delle sole emozioni
Ci bastava il Cielo
Nomadi
Attraversavamo guadi
Rugiade
Raccogliendo sassi (cimeli a quest’amore)
Recidendo piccole ornature

Era oro quel nostro stare insieme
Continuavamo abbracciati
Su percorsi impervi
Felici
Del solo nostro affetto

Aggrappati a quella felicità
Strappata alle convenzioni
Consapevoli del nostro incontrarci
Voluto
Sofferto

Noi due piccoli compagni
Non avevamo scampo
Noi vivevamo il presente
Inatteso dono della Natura

Ricca di quelle fragili sfumature
Di cui ancora oggi questa tenerezza vive
Nutrendosi
Di bacche spontanee
E di stelle cadenti




fm

martedì 27 ottobre 2009

Memorie di te




Memorie di te


"Come i giorni di sole
e come stelle nella notte
sono le tue parole nel mio cuore"


Sono deserte le mie ore
E il vento siberiano si fa di gelo
Che fai?
Per parte mia aggiungo spezie al dolore
Mantenendo in tensione questo cuore
Sai - privato di te - si aggira malinconico

Si raccoglie la sera - con lei - la mia essenza
Si accinge a riconoscere le stelle
Dove sei?
Con chi privilegi il tuo tempo?
Hai dunque innaffiato?
E dimmi? Apollo ha fatto crescere?

Qui - il tempo si avvale delle tue parole
Non ha più voglia di iniziare quella favola
C’era una volta, c’era un tempo…
Incantata
Confido sempre nel mistero
Nonostante le straripanti infrazioni

Questa vita trema nei riposi assorti
Ascoltando una musica che lentamente sale



fm

lunedì 26 ottobre 2009

Il mio saluto

Non mi lascerò sfuggire
Un saluto attraverso quest'Alba Boreale.







fm

giovedì 22 ottobre 2009

E’ nelle migliori condizioni…




Non badare ai miei silenzi
Da dove scrivo è una piccola oasi
Insolita per la verità
Dove puoi sostare dalle fatiche del giorno
Elaborando le estensioni mentali

E’ un piccolo Eden
Dove le giovani palme ampliano questo immaginare
Viaggi con me in questo presente
Mai deposto nell’idea di questa mente
Non badare alle quieti

Non spegnerò l’affetto
Non lo farò
E’ nelle migliori condizioni
Nonostante le apparenze
Nascondo qui il mio tesoro



fm

mercoledì 21 ottobre 2009

Dove riparerà il vento?







Esercito il pensiero
Acciocché la notte non mi sia straniera
Dopo aver attraversato il giorno
Lasciato gli alberi al colle
E le foreste al diurno gorgheggio

Oh ricordi
Soprattutto voi
Vita tra i monti
Popolati da piccole creature alate
Da orme leggere
Fronde sottili
Dove il piccolo roditore stanco riposa

Succede ai ricordi – riproporsi
Ascoltati come linfa vitale
Che si agita nell’anima
Come la carezza del vento in primavera
Senza ottenere il permesso di andare

Dove andrà mai il vento?
Dove riposerà malfermo?
E’ un cuore grande quello che ama
Non si esaurirà con il tempo
Nutrito da un latte fertile
Non rabbrividirà davanti al freddo della pochezza

Si stringerà attorno
Sentendosi colpevole
D’essere ancora infante
Nonostante le prove
Malgrado tutto
Sebbene l’io grintoso

Proverà ad innalzarsi più in alto
Per perdersi dentro l’infinito


fm

martedì 20 ottobre 2009

Nel frattempo...




Nel frattempo
Ho imparato ad ascoltare il cuore
Soprattutto ora che tutto sembra voglia ferirlo
Tutto contribuisce a quella negazione
Anche adesso che
Non vorrebbe concedersi all’immaginario

La sfida è sua soltanto
Considera te una fortuna
Elemento vitale in questa tenerezza
Non ha chiesto pareri
Né considerazioni
Molti vorrebbero debilitarlo per queste idee

Ma - non possono vincere su me
Né su questo bene
Prosaici
Gente di poco valore

Bramerebbero turbare questo sentimento
Ma la nobiltà dell’anima
Non si lascerà scalfire da una dura scorza
Ne prende atto l’Io
Nella promessa solenne che lentamente formula
“Prenderò lezioni di preghiera”

Auspicando per molti queste attenzioni
E’ difficile depredare l’immensità
Ancor più arduo è contenerla
Essendo i più - piccoli raccoglitori arroganti
Incapaci d’amore

Ed è probabile che
Gradiscano per sé quella visibilità che la vista appaga
Pur riconoscendone una seduzione che non si improvvisa
Poveri
Le sostanze dell’anima non hanno ammontare
Né cifra


01/03/2004
fm

venerdì 16 ottobre 2009

Là dove riposano le nebbie





Al disopra delle nebbie - il Colle
Appare ancora solido il campanile
Nonostante gli anni
Là - il mio Paese
Ricordi avvolti dalla nebbia
Ricostruiti al meglio in questa memoria
Gioie assopite
Innumerevoli sofferenze
Per me che torno

Lo sguardo è fisso su quelle pietre
Dove lo stesso raggio s’intenerisce
Invano cerco tra le mura
- inutilmente -
Resta pur sempre la nostra casetta
Così come l’antica quercia
Dell’Olmo davanti casa non ne ho più notizia
Così come dei lillà
Dell’antica rosa

Dell’infanzia forte il profumo
Mamma - Papà
Sono commossa
Vi rivivo così
Nel contemplare il tramonto

Per ore ascolto l’eco che mi riporta il vostro parlare
Riemergono i sogni
L’appassionata tenerezza di papà
Le amorevoli cure per noi due figlie
Io - "il birichino di papà"
L’odore dei campi
La mietitura
La raccolta delle spighe
Impossibile dimenticare l'afflato

L’amore di mia madre
Profuso nel suo piccolo atelier
Noi due bambine - le sue piccolissime modelle
Frammenti
Un fregio della memoria
Mi è dato solo ricordare
Di quel grande amore
Che - ancora oggi - avverto sulla pelle

Assieme ai colori della giovinezza
Il diverso modo di vivere
La povertà che ci teneva uniti
Oculate le scelte
Nei paraggi ginestre
Tutto intorno è ricordo
Persino l’Albicocco

Ritrovo ancora in questa memoria
Le maestre elementari Lora, Anna
L’amato sacerdote Don Gabriele - parente
Amico di quella povertà tangibile
C’era di conforto
Ma anche agli altri va questa riconoscenza
Sfilano i volti ad uno ad uno
Sorridendo tendo queste mani

Sono ancora lì
Seduti sull’antico muraglione che il piccolo paese cinge
Col passare del tempo non è venuto meno l’affetto
Ricordo chi non c’è più
Non dimentico le carezze di zia Gina né di zio Marzio
Ed ha valore questo ricordo anche per gli altri

Numerosa famiglia
Nella polverosa campagna di quei tempi
Ahimè, troppo lontani
Di cui io son figlia

Avevi un solo vestito papà
- quello delle feste -
E ti sforzavi di mantenerlo giovane
Mamma diceva è un principe di Galles
Un fresco lana di buona qualità
Ammirevole l’impegno

Ogni mansione da lei ultimata
Assumeva quel tocco magico
Non perderò questi cimeli
Nessuna città
- per quanto cara e ospitale -
Saprà allontanarmi dai trascorsi

Aneddoti
Vita vissuta fra le leggende dei nonni
Si accordano qui
Come un dono le tante voci
Che ora dormono
Dormono
Riposando tra le nebbie mattutine


fm

Trionfano nell'armadio...





Sono questi i giorni donati all’amore
Vestiti di questa stagione
Abbelliti da foglie caduche
Da malinconiche esteriorità
Ingentiliti da luci quasi irreali

Trionfano nell’armadio
Disegnati da un Grande Maestro
Vestono il mio corpo
Riscaldandomi l’anima
Nessuna tendenza del momento può competere
Se si esclude l’Autunno

Nessuno è arrivato a tanto
Nessun pittore
Se pur avvicinandosi
Ha colto l’incantevole
Nonostante quel loro lento discendere


Solo la terra può in questo tempo
Accendere le foglie
Affidando alla luce quel piacere
Raffinato

Sfumando i tramonti di quel miele
Intrattenendo piccole creature
Regalandoci ancora canti nella notte
E stelle bianche per dormire


fm

giovedì 15 ottobre 2009

Un po' di me

Ti ho lasciato un po’di me
Non sperderlo
Sfioralo
Con mani invisibili
Scoprilo

Ascoltalo
Nel suo piccolo rivelarsi

Mi sentirai vicina
Escludendo l’impegno
Mi piacerà sostare da te
Magari in quella stanza
Dove il pensiero nasce



fm

Francis Goya

Grazie

Un Buon caffè a tutti Voi




Avere un amore di mia proprietà
È di per sé Beatitudine -
A qualsiasi Regno rinuncio, Signore,
Conservami in questo!
Il tocco della brezza e il firmamento ti salutino,
Nulla oltraggi la tua solitudine.(ED)


P.S:
Emily, non me ne vorrà per aver sostituito la sua "Susan" con la parola amore per me molto importante

mercoledì 14 ottobre 2009

Questo condividere








"Delle nostre gioie più profonde vi è un pudore solenne"
(ED)








fm

martedì 13 ottobre 2009

Più tardi





Più tardi
Quando il cuscino abbraccerà i tuoi sogni
E l’autunno lascerà spazio all’inverno
Saluta per me quel primo fiocco

Per parte mia
Celebrerò quel giorno con discrezione
Imbandirò la mensa
Inviterò i miei commensali
Sarà ricercata nelle stoviglie
Scegliendo un menù adeguato

Alla mia destra tu
Ospite caro
Pasteggeremo pacatamente
Non rivaleggerò con quella differenza
Conosci già i miei limiti
Avallati tutti in una volta sola

Tu
Hai trasmesso l’idea
Sì - attingerò ai colori
Selettiva come sempre
Non saranno insufficienti i fiori

Cercherò di superarmi
Sarò brava anch’io
Reagirò all’insicurezza
Alla stessa frustrazione
Cercando nell’habitat contiguo il particolare
Incorporando la vita

Arginando le aspirazioni
Annullando le distanze
La tua stessa censura
Per una volta esalterò l’io
Da tempo ceduto
Non sarà più inadatto

Anche se ti caldeggerà ancora
Rivolgendoti il piglio
Nelle tue piccole o grandi insufficienze



fm