giovedì 13 maggio 2010

Ondeggia la tua anima





















Ondeggia la tua anima
La osservo
Mentre disegna sul tuo viso il disagio
Nulla
Non avercela con questa figlia d’Eva
Combatte l’ipocrisia

Per una volta
- per i teneri petali di cui sopra -
Non dondolare
Non chiedere a me chi è?
Sapevi già chi era quel frapporsi

Ora spolvererò questa mia stanza
Sbirciando fuori della finestra
Non mi assoggetterò più al biasimo
Né alle offese grottesche
Semitrasparente
Darò il braccio alla musa

Con le parole farò risvegliare chi dorme
Persisterò nei sogni
Ferma in questo vagare
Calpesterò le zizzanie
Prima che sovrastino il colle
Avrò cura dei gerani nei davanzali
Porrò in rilievo solo l’Universo

Con la sua luce
Con il suo chiaro di luna
In colloquio con la melodia dei campi
Con il pulviscolo in diagonale del primo raggio
Dormirò poco
Per guadagnare ancora te

Solo delle rose coglierò il profumo
Giorno dopo giorno
Notte dopo notte

Immutata resterò
Nella solitudine
Come solo lei sa essere



fm

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