giovedì 20 maggio 2010

Omaggio a ELIZABETH BROWNING


























Come ti amo?



Come ti amo? - Come ti amo?
Lascia che ti dica modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente,
come gli uomini che lottano per la Giustizia.
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode.
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede.
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti.
Ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!
e, se Dio vuole,
ancor meglio t’amerò dopo la morte.




LE MIE LETTERE CARTA MORTA

Le mie lettere! Carta morta, muta e bianca!
Ma vive e palpitanti fra queste mie mani che
trepide stanotte il nastro sciolgono
lasciandole cadere giù, sulle ginocchia.
Questa dice:- Un tempo lui desiderò
avermi per amica; qui fissava un giorno
in primavera, per venire a sfiorare la mia mano.
Un nulla, ma io piansi. Qui, risplende il foglio,
diceva: Mia cara, t’amo; ed io tremai e caddi
come se il futuro di Dio sul mio passato tuonasse.
Qui: Sono tuo! E restando sull’ansante
mio cuore, sbiadito è l’inchiostro.
Questa…Oh, amor mio, le tue parole non avrei compreso,
se adesso rivelassi quanto dice

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