lunedì 18 ottobre 2010

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Lentamente
Guardando quelle linee
Dove il mare e il cielo si sfiorano
Osservo le piccole nuvole
Dove l’obliquo raggio si rifugia – nascondendosi

E’ lungo il tempo
E lo sarà molto di più se ripetutamente guarderò l'orologio
E’ un sottile ondulare
E’ una carezza lieve quell’arietta
In città non avevo bisogno di niente

Qui – tra l’arenile – mi manca la tua ombra
È un amore senza età
Vede solo se stesso
Nel suo incedere stanco
Alla conquista di te

Tra il tempo che scorre spietato
Tra emigrati eccellenti
Ed esuli affamati
Il silenzio

Vivo anch’io il mio silenzio
Offrendo il mio bene
Tra ceneri calde e rocce

I sogni sono stati celeri
Ed io – a volte - non riesco a precisarli
Ma il tuo volto
Sussisteva nei pressi
Vicinissimo alla costa



fm

2 commenti:

DR ha detto...

L'amore che rimane come un tatuaggio impresso sulla retina, presente nella sua assenza.

Asia ha detto...

Cedevole e dolcissimo – sempre. Lieve come la carezza del vento.
Felice sera Renoir.