martedì 30 giugno 2009

Al Supremo Ingegnere


Non ho quella destrezza necessaria
Per dipingere un quadro
Così - invoco quanto di più amo
I monti
Alture in bella vista
Con orgoglio mostrano i loro campanili
Le guglie – gli abissi
Creati per rallegrare lo sguardo
Perche l'uomo potesse tendere verso l'Alto...
Circondati da teneri paesaggi
Da palpiti alati
Piccole - selvagge creature
E’ loro il cielo
E’ loro questo cuore - l’abbraccio forte
Dentro di me vive l’eco del giovane ruscello
Ora laghetto innevato
Ora stagno
Solo a Valle - è possibile guadarlo…
In me
Vivono candidi - i veli delle nebbie dopo un temporale
O forse
Sono soltanto nuvole
Drappi di cielo a questi occhi
Quasi a voler celare qualcosa…
Ad immaginare qualcosa...
Trasparenze sottili
Quasi un respiro del bosco
Incenso al loro Dio - al mio
Più a valle i cespugli
Timidi arbusti
Ovunque fiorisce il Rododendro
Grande è l’elogio - qui
Al Supremo Ingegnere

Antonio Vivaldi La Primavera Four Seasons
http://www.youtube.com/watch?v=wPxaWendWNA&feature=related

2 commenti:

DR ha detto...

Che non so disegnare è quello che dico sempre anch'io e me ne cruccio - dicono che però mi rifaccio con le parole. Ebbene, vale anche per te. In puro stile Emily questa tua preghiera che sgorga dal contatto con la Natura.

Asia ha detto...

Grazie Ami. Conosci questo cuore e quanto ami la "Divina Emily". Per me - impossibile raggiungerla. Ciò non toglie che io la ami infinitamente. Un abbraccio Renoir.